La Seconda Vita del calcio: Max Sardella ci porta nella prossima era del football
Nietzche diceva che il futuro è in grado di influenzare il presente tanto quanto il passato. In questo senso il 2021, sembra esser stato per il mondo del calcio un anno spartiacque. Da una parte i tifosi, sempre più innamorati del gioco e del campo, che continuano a sognare il colpo di mercato che possa cambiare le sorti di una stagione, senza chiedersi però più di tanto come i club possano sostenere le proprie ambizioni. Dall'altra le società, che colpite pesantemente dalla pandemia, guardano al futuro - che non è più così futuro - per generare nuove forme d'introito e stare al passo con i tempi e con i sogni dei propri sostenitori.
Ecco quindi, che in un anno in cui gli eSports hanno registrato un record di ricavi che ammontano a oltre 180 miliardi di dollari, la piattaforma di Fan Token Socios è entrata prepotentemente nell'industria calcio siglando quasi 50 accordi di partnership con club e nazionali e il Manchester City ha siglato un accordo con Sony per costruire uno stadio nel Metaverso che la domanda sorge spontanea: stiamo viaggiando verso un futuro in cui l'avatar di Cristiano Ronaldo avrà più follower di Ronaldo stesso?
Per capire di più sui nuovi trend dell'industria calcio, abbiamo deciso di affidarci a Max Sardella, massimo esperto d'innovazione sportiva che ci racconta le nuove frontiere del football 3.0
Crypto, NFT, Metaverso: siamo davvero pronti per il calcio del futuro?
"Domanda difficile, nemmeno io all'inizio riuscivo ad accettare questo cambiamento che mi sembrava molto speculativo. Grazie a un caro amico che si chiama Salvo mi si è accesa la lampadina. È vero che c'è tanta speculazione come è normale che sia in un'industria come quella del calcio in cui girano tanti soldi , ma ci sono anche tanti progetti interessanti. Se parliamo di sport ed intrattenimento per esempio, mi viene in mente una realtà come Chiliz che merita di essere seguita con attenzione. Io credo che dove c'è valore, l'innovazione debba essere accolta a braccia aperte. Se su 100 progetti, ce ne sono anche 10 che hanno valore, ben venga l'innovazione. Anche le blockchain, sempre più presenti nel mondo del calcio, sono una ventata d'aria fresca e meritano di essere seguite attentamente".
A cosa dobbiamo questi trend?
"Io credo che siano conseguenze naturali del cambiamento che sta avvenendo nel mondo. Il processo di rebranding voluto da Zuckerberg, ci ha inevitabilmente proiettato in una nuova dimensione in cui il Metaverso reciterà un ruolo da protagonista in tutti gli ambiti, quindi anche in quello calcistico. Strumenti come Oculus, sono sempre più destinati a far parte della quotidianità di tutti noi. La pandemia poi, non ha fatto altro che accelerare questo processo di digitalizzazione".
Vediamo Avatar che hanno collaborazioni con tanti brand,Adidas e Nike hanno lanciato la propria linea NFT. Sarà così anche per i calciatori?
"È già così per i calciatori. Oggi nel mio lavoro mi capita di ricevere richieste in merito. Lo abbiamo visto anche di recente nell'ultima edizione dei Globe Soccer Awards a Dubai, che con Shirtum era possibile acquistare NFT (Non Fungible Token) per vivere un'esperienza calcistica completamente innovativa. L'NFT è l'opera d'arte del futuro. Chissà magari un giorno ci sarà una Coppa del Mondo NFT disegnata da qualche artista famoso e per i fan sarà possibile acquistare dei piccoli frammenti di quest'opera d'arte digitale".
Assieme a Gianluca Di Marzio sei stato l'artefice della rivoluzione social in ambito di calciomercato. Credi che la rivoluzione digitale a cui stiamo assistendo, arriverà a coinvolgere anche il mondo dei trasferimenti?
"Io credo che dovremo prepararci al Metamercato, ovvero l'acquisto di calciatori in Metaverso. Magari un giorno (sorride ndr) anche squadre che non possono acquistare top players nel mondo reale potranno acquistare i loro avatar nel Metaverso, facendo sognare ugualmente i tifosi".
In relazione a quanto detto fino ad ora, quale sarà il prossimo step dell’industria degli eSports?
"Sento spesso dire che gli eSports sono il futuro. Io direi il presente. Qui e ora. Basti pensare che l'ultima edizione della Games Week di Milano, che ormai rappresenta l'evento di cultura pop più importante del nord Italia, era sold out, registrando oltre 70.000 visitatori in un periodo particolare come questo. Se parliamo di futuro, oltre al progetto Mkers che è una realtà consolidata, mi affascina molto il progetto Qlash di Luca Pagano che sta lavorando in maniera innovativa soprattutto nell'organizzazione degli eventi e, aspetto da sottolineare, gestisce i propri gamers come influencers".
Visto che sei sempre un passo avanti nell’intuire quali saranno i trend futuri, quali saranno secondo le innovazioni più importanti in ambito di comunicazione calcistica nei prossimi 5 anni?
"L'innovazione più importante dipenderà da noi e di come accetteremo questa seconda vita e saremo in grado di mettere questi strumenti a disposizione della nostra quotidianità, non solo in ambito calcistico. La prima era del calcio, fatta di stadi e tifosi andrà avanti, ma ci sarà una nuova era fatta di Metaverso ed esperienze virtuali che dovremmo accettare che ci piaccia o no".
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