"La Serie A rischia di essere falsata", la confessione di un arbitro a Le Iene

Jonathan Moscrop/GettyImages
facebooktwitterreddit

Nuovo scandalo alle porte per la Serie A. Un arbitro attualmente in attività, ma rimasto anonimo, ha denunciato alcuni aspetti sul sistema arbitrale italiano. Lo ha fatto tramite la trasmissione Le Iene, andata in onda nella giornata di ieri (23 gennaio, ndr). Queste le accuse del direttore di gara (probabilmente interpretato da un attore nella trasmissione, per una questione di riservatezza.

"Quest'anno ci sono stati tantissimi errori arbitrali in campo e al VAR che sono davvero inspiegabili, soprattutto per noi che siamo degli addetti ai lavori. Se hai delle immagini chiare davanti agli occhi e hai la possibilità di rivedere l'episodio con tante telecamere a disposizione come fai a non accorgerti dell'errore commesso dall'arbitro in campo? Per esempio è il caso del rigore negato al Bologna contro la Juventus, o il fallo di mano di Pulisic prima del suo gol contro il Genoa o ancora il recente fallo di Bastoni su Duda contro il Verona, poco prima che l'azione proseguisse e si arrivasse al tanto contestato gol dell'Inter. In tutti questi casi, inspiegabilmente, non ha sbagliato solo l'arbitro in campo ma anche il VAR che, nonostante le immagini chiare, ha deciso di perseverare nell'errore commesso".

"Questa situazione è diventata insostenibile e sta condizionando le carriere di molti di noi. Da come viene valutato un arbitro dipende il fatto che questo continui o meno ad arbitrare. Se le valutazioni dipendono da dinamiche, diciamo politiche, allora in questo modo c'è il rischio che si falsino i campionati. Molti di noi hanno la forte sensazione che non sempre i voti, le valutazioni e le eventuali retrocessioni o dismissioni a fine anno dipendano esclusivamente dalle nostre prestazioni. Se chi valuta gli arbitri sbaglia, siamo poi sicuri che fanno carriera solo e sempre i più bravi e che vengono quindi retrocessi i più scarsi?"

"Attualmente ci sono almeno cinque, tra arbitri e assistenti di Serie A e Serie B che stanno ricorrendo per vie legali per denunciare l'Associazione Italiana Arbitri per quelle che riteniamo gravi irregolarità. Per esempio, c'è chi sbaglia e continua ad arbitrare il turno dopo come niente fosse e c'è chi invece viene fermato, che è l'unica vera punizione che colpisce l'arbitro dal punto di vista economico, ma anche di carriera".

Sul mancato rosso a Gatti contro il Verona

"Si vede che c'è una chiara manata di Gatti nei confronti di Djuric. In questo caso si configura una condotta violenta che comporta l'espulsione del difendente. Qui il VAR non è intervenuto, da protocollo sarebbe dovuto intervenire e far rivedere l'episodio all'arbitro e far chiaramente sanzionare il calciatore della Juventus, Gattu, con il provvedimento di espulsione".

Il gol di Rabiot contro la Roma

"Per capire se il giocatore della Juventus che realizza il gol è in fuorigioco o meno, il VAR ha scelto il frame del primo momento in cui il piede di Vlahovic tocca il pallone. In questo istante viene tracciata la linea per capire se il giocatore juventino sia in posizione regolare o meno. Dopo il primo contatto con il pallone però, se fate attenzione, la gamba di Vlahovic compie un movimento, è solo in questa posizione finale che il pallone si stacca dal suo piede. Badate bene, in questo spazio temporale che intercorre dal primo contatto a quando vediamo che la palla si stacca dal piede cambia tutto lo scenario per determinare il fuorigioco. Quindi ci chiediamo: come mai è stato scelto il frame che il VAR ha mostrato in tv, piuttosto che il primo frame che a rigor di logica sembrerebbe quello corretto?".

La replica dell'AIA alle accuse dell'arbitro

"L'Associazione Italiana Arbitri ritiene inaccettabili le accuse lanciate ieri sera, peraltro in forma anonima, tramite una trasmissione televisiva. Si tratta di illazioni che non hanno alcun fondamento concreto. La gestione tecnica del CAN, così come di tutte le altre Commissioni Nazionali, si basa su precise valutazioni riferite alle prestazioni arbitrali".

"Se qualcuno ritenesse di avere elementi concreti su quanto dichiarato durante la trasmissione, da parte di una persona con il volto nascosto e la voce alterata, si faccia avanti e segua i canali ufficiali portando le prove. Noi confermando la fiducia a Gianluca Rocchi e a tutta la sua Commissione, riteniamo che invece vi sia assoluta insussistenza delle accuse lanciate, volte a gettare un'ombra su un importante lavoro che si sta portando avanti. Riteniamo che se dietro a tale mossa ci fossero motivi di politica interna, sarebbe un fatto molto grave perché questo significherebbe non volere bene a questa Associazione".