La sorprendente statistica della Juve con Rugani in campo

Un solo gol subito nelle ultime 8 gare di Serie A con Rugani titolare.
Rugani
Rugani / Eurasia Sport Images/GettyImages
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È stata indubbiamente la notte di Manuel Locatelli, d'altronde era il 22 ottobre.

Per rendere quel giorno speciale però non bastavano la giocata di Kean, la parata di Szczesny o il rosso ingenuo rimediato da Thiaw nel primo tempo. È servita una prestazione corale da Juventus, una squadra che non ci ha abituato a vedere un calcio spumeggiante e un dominio netto del campo, ma ci ha negli anni costretto a riconsiderare i discorsi sulla concretezza e sulla solidità.

Prima la BBC, creata da Antonio Conte e portata a un livello più alto da Massimiliano Allegri, poi i vari nuovi interpreti che senza la continuità dei predecessori sono riusciti comunque a raggiungere picchi molto alti (Danilo e Bremer).

Tra questi, accanto e questi e spesso dietro nelle gerarchie è sempre stato presente Daniele Rugani (fatta eccezione per la stagione 2020-21 in cui era andato in prestito prima al Rennes e poi al Cagliari). Dal 2015 al 2023 in bianconero con una sola interruzione. Il centrale difensivo nato a Lucca conta 133 presenze, oltre 100 vittorie con la Juventus.

Sì, ma vanno contetualizzate, lo abbiamo letto da più parti. Daniele Rugani gioca meno rispetto ai suoi colleghi dello stesso reparto, ma non è vero che viene utilizzato soltanto per gare in cui si applica il turnover.

Nelle ultime due stagioni di Serie A, quando Allegri l'ha schierato titolare (8 volte), la Juventus ha mantenuto la porta inviolata in 7 occasioni, prendendo un solo gol e perdendo di misura contro il Napoli, futuro Campione d'Italia. Una gara in cui i bianconeri avevano sofferto, sbloccandola con un gol di Di Maria poi annullato dal VAR, e capitolando soltanto al 93° per mano di Raspadori.

Sampdoria, Empoli, Udinese, Spezia e Lecce, ma anche due volte l'Atalanta e in ultima analisi il Milan capolista. Il 92% di passaggi completati, 6 salvataggi e 4 recuperi per Rugani nella notte di San Siro. La gara si è messa in discesa con l'espulsione di Thiaw e la conseguente sostituzione di Pulisic che ha tolto pressione alla difesa bianconera. Tuttavia, come raccontato anche da Allegri nel postpartita, un Rafael Leao in serata è capace di annullare con le sue giocate l'eventuale superiorità numerica.

Daniele Rugani è stato composto, ha operato con l'esperienza maturata negli ultimi dieci anni, ha condotto la sua gara senza bisogno di interventi miracolosi, di recuperi monstre, con ordine. I difensori meno educati (calcisticamente) non sono mai mancati al club bianconero ed è forse anche per questa differenza con i suoi colleghi che Daniele Rugani è stato ed è ancora la riserva a cui nessun allenatore vuole rinunciare.

Sulley Ali Muntari, Daniele Rugani
Rugani a Empoli / Gabriele Maltinti/GettyImages

Quasi 100 partite con Maurizio Sarri, con il quale si è formato a Empoli quando aveva 20 anni e oltre 100 con Massimiliano Allegri. Queste le parole del tecnico bianconero sul centrale dopo la vittoria di misura sul Lecce.

"Rugani ha fatto una partita da uno che è 8 anni alla Juventus, ha fatto una partita differente, di uno che è tanti anni qui. Ha preso fischi anche quando giocava bene, ora non lo sposta più niente."

Allegri su Rugani

Con Danilo ancora acciaccato e senza Coppe europee da dover sostenere durante la settimana, la Juventus sta già preparando la sfida del prossimo weekend contro il Verona. Una sfida delicata, da vincere assolutamente per provare a sfruttare gli incroci delicati di Inter (Roma) e Milan (Napoli); una partita per cui si vocifera già che Allegri possa riproporre Daniele Rugani dal primo minuto.

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Dei 6 gol subiti finora in Serie A, 4 sono arrivati nella batosta subita al Mapei Stadium contro il Sassuolo. Dopo quella sfida i tifosi hanno sorriso davanti a 4 clean sheet consecutivi e la solita certezza che ogni anno sembra più affidabile.

"Daniele in questo momento può giocare sia in mezzo, sia destra sia a sinistra. È un giocatore affidabile, lo è sempre stato e ora ancora di più. È cresciuto sul piano della personalità, quando lo metti in campo risponde sempre presente. Su questo sono sereno."

Allegri su Rugani