La Spagna, Twitch e le scelte future. Luis Enrique meritava un'altra occasione?

Morocco  v Spain -World Cup
Morocco v Spain -World Cup / Soccrates Images/GettyImages
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Da un Luis a un altro, la Spagna cambia. Luis Enrique non è più il CT della Roja, al suo posto è stato scelto Luis de la Fuente. L'addio si consuma dopo più di 4 anni e, se si pensava fosse una decisione di comune accordo, l'intervista rilasciata dal tecnico aturiano sul canale Twitch di Ibai Llanos (streamer spagnolo più famoso) ha fatto ricredere molti.

Dalla rottura con la stampa alle sue stream. Luis Enrique, dall'annuncio dei convocati alla fine dell'avventura Mondiale contro il Marocco, ha diviso la Spagna creando tanti alleati tra i fan e molti critici delle sue novità tra i giornalisti e gli addetti ai lavori. A un esordio straripante contro la Costa Rica sono seguiti il pareggio contro la Germania e la sconfitta contro il Giappone nell'ultimo turno del girone.

Le accuse per la presunta volontà di evitare il Brasile negli Ottavi e poi la beffa contro la Nazionale africana più forte di sempre (stando ai risultati). Nell'intervista di ieri Luis Enrique ha toccato tanti temi, lanciando anche qualche dardo ai suoi ex datori di lavoro.

Luis Enrique
Morocco v Spain: Round of 16 - FIFA World Cup Qatar 2022 / Amin Mohammad Jamali/GettyImages

Dall'offerta all'addio

Un'offerta di rinnovo era arrivata da parte della Federazione spagnola, esattamente nell'estate dell'Europeo vinto dall'Italia: "Io gli ho detto che la cosa migliore era finire il Mondiale, dopo l'Europeo mi avevano detto che potevo rinnovare e ho rifiutato posticipando a dopo la Coppa del Mondo. Credo che abbia più senso, ti rinnovano prima di una grande competizione come messaggio di fiducia... però se va male poi devono pagarti un indennizzo. In questa situazione invece semplicemente mi dicono che rinnovo e finisce il contratto. Pensavo che avrei dovuto prendere una decisione invece non c'è stato bisogno".

La Spagna è uscita per propri demeriti e per meriti di un Marocco in grado di non subire gol anche contro Belgio, Croazia e Portogallo e ora tra le migliori 4 del Mondiale. Intanto se la Federazione ha risparmiato qualche soldo è proprio grazie al tecnico asturiano, forse più lungimirante dei suoi capi sulla situazione.

Tecnico che non scappa dall'analisi della prestazione con il Marocco: "Evidente che non abbiamo giocato una grande partita, però tiro fuori una lettura positiva. C'è un lavoro fatto da quando ho preso la Nazionale e ora che arriva il tempo di fare i conti sono molto tranquillo, molto soddisfatto. Siamo riusciti a creare entusiasmo e voglia di tornare a vedere la Nazionale, abbiamo dato fiducia a giocatori giovani e a giovani tifosi che sono andati a vedere la selezione e attraverso lo streaming l'ho visto in prima persona. Avremmo potuto fare di più? Chiaramente, ma il mio lavoro è prendere decisioni e ho portaato i calciatori che credevo plasmassero la mia idea".

Twitch: il nuovo palcoscenico

Esprime piena fiducia al nuovo CT Luis de la Fuente che battezza come "Fenomeno" e lo avvisa che gli pioveranno critiche quando dovrà annunciare le convocazioni. Ricorda in più passi dell'intervista quanto gli abbia dato la novità delle stream su Twitch, apprezzando in particolar modo il legame diretto con la gente e i fan che si sono apertamente schierati dalla sua parte.

"Posso dire che non mi avevano mai difeso così tanto sui social. Mi stanno difendendo tutti e io sono il più acido, incredibile. Chiunque si metta contro Luis Padrique dovrà confrontarsi con una legione di seguaci".

La prossima tappa

E il futuro? "Voglio allenare, mi vedo con la voglia di prendere un club e poter sviluppare con più raffinatezza e precisione quello che non ho potuto con la Nazionale. Finisce questa tappa e sicuramente aspetterò la prossima stagione".

Per molti questo club è l'Atletico Madrid, ormai da una decade con il Cholo Simeone in panchina e con molti colchoneros desiderosi di un cambiamento di stile. La sensazione però è che Luis Enrique, tra Barcellona e Spagna si sia guadagnato l'apprezzamento di molti e che quella eventuale dell'Atleti non sarà l'unica offerta ad arrivare.

La lotteria dei rigori vissuta seduto in panchina guardando il tabellone con tutti i suoi ragazzi in piedi e la sensazione che la Spagna abbia perso una grande occasione: "Veniamo da 4 anni con un gruppo molto giovae per arrivare al Mondiale e sento che abbiamo perso una buona opportunità perché guardo alle semifinaliste e non vedo nessuno più forte di noi. Per il livello calcistico penso che abbiamo perso una grande opportunità. Abbiamo provato a convincere i giocatori che c'erano opzioni reali. Fatta eccezione per quei 12 minuti contro il Giappone nel girone, credo che abbiamo mostrato un buon livello, poi con il Marocco abbiamo avuto difficoltà. Sono il massimo responsabile e prenderò le cose in positivo".

Luis Enrique
Morocco v Spain -World Cup / Soccrates Images/GettyImages

Quel che resta del Mondiale...

Interrogato su chi preferirebbe vedere sul tetto del Mondo, si divide tra il troncho a Messi e l'entusiasmo che susciterebbe un'eventuale vittoria del Marocco, senza però sbilanciarsi troppo. Qualche rimorso legato al Mondiale c'è e riguarda l'esterno Pablo Sarabia e un calciatore lasciato a casa per portarne un altro.

"Credo che in questo Mondiale avrei dovuto dare molti più minuti a Pablo Sarabia, però ho dovuto prendere delle decisioni. Lui arrivava dall'essere importante, nell'Europeo era stato spettacolare, nel PSG aveva giocato 0 e nella gara contro la Giordania non era molto ispirato. A posteriori lo avrei messo anche da titolare... però è la stessa questione di sempre, sicuramente avremmo perso lo stesso, ma in termini di giustizia avrebbe meritato di giocare di più".

Pablo Sarabia
Morocco v Spain: Round of 16 - FIFA World Cup Qatar 2022 / BSR Agency/GettyImages

"Farei un cambio, c'è uno che non porterei. Nei porterei 25 e ne toglierei uno mettendone un altro. Sicuramente saremmo stati eliminati ugualmente, però c'è uno che mi che mi sarebbe piaciuto e un altro che l'ho visto che non...è una brava persona però".

Il giocatore che l'ha sorpreso di più al Mondiale è il centrocampista della Fiorentina Amrabat, così come Ziyech e Ounahi, mentre Pedri è Harry Potter. Tornerebbe ad allenare la Nazionale e scherza sul messaggio ricevuto dal CT dell'Italia Roberto Mancini dopo l'eliminazione: "Mi ha scritto Roberto Mancini dopo l'eliminazione dicendomi 'ci vediamo a giugno' però adesso credo di no. Due Mondiali di seguito senza l'Italia. La cosa peggiore è che io pensavo che se non mi fossi qualificato al Mondiale mi avrebbero impalato".

Roberto Mancini, Luis Enrique - Soccer Coach
Italy v Spain - UEFA Euro 2020: Semi-final / Visionhaus/GettyImages

Per l'ennesima volta un Luis Enrique senza peli sulla lingua, ora per di più libero da qualsiasi vincolo e di parlare apertamente dando le sue opinioni. Avrebbe meritato un'altra occasione? Visti i risultati ottenuti con la Spagna nell'Europeo (contro ogni pronostico) e la difficoltà di tutte le squadre del Mondiale nel battere il Marocco, probabilmente avrebbe meritato almeno un'offerta. Da rifiutare in caso, ma che inquadrasse tutto il suo percorso con la selezione e non si focalizzasse soltanto sull'ultimo mese, su un torneo anomalo in cui si sono verificate diverse sorprese. Ora è disposto a tornare sulla panchina di un club, presto ci avviserà (su twitch?) quale sarà.


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