La storia del legame tra l'Inter e Pirelli attraverso advertising e divise

La storia tra l'Inter e Pirelli, tra varie pubblicità e kit diventati indimenticabili tra gli amanti del calcio.
Ronaldo
Ronaldo / Getty Images/GettyImages
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Era il 1995 quando l'F.C Internazionale Milano e Pirelli decisero di "scendere assieme in campo". Il famoso brand che opera nel settore automobilistico, producendo prevalentemente pneumatici, diventò main sponsor del club nerazzurro, esibendo il proprio marchio in bella vista sui kit home e away. Pirelli ha sempre avuto una corsia preferenziale nella società all'epoca guidata da Massimo Moratti, complice l'ottimo rapporto tra il patron e il vice-presidente esecutivo Marco Tronchetti Provera.

Un connubio, tra la multinazionale con sede in Italia e la squadra milanese, che si è protratto nel tempo attraverso campagne pubblicitarie, iniziative e presentazioni in grande stile di diversi calciatori che hanno fatto - nel bene o nel male - la storia dell'Inter. Il club nerazzurro non ha mai smesso nel corso della presidenza Moratti di affidare determinate scelte di valorizzazione del marchio alla famosa casa di produzione di pneumatici, automobili, moto e biciclette: il primo successo in termini di visibilità, sia del marchio Pirelli che dell'Inter stessa, lo si deve all'approdo ad Appiano Gentile di Luis Nazario da Lima Ronaldo, meglio conosciuto come "Il Fenomeno". Arrivato a Milano per l'astronomica cifra di 48 miliardi di lire nell'estate del 1997, Pirelli decide di 'lanciare' uno spot con lo slogan "Power is nothing without control", ovvero "La potenza è nulla senza controllo". Una frase accompagnata anche dall'immagine del Cristo Redentore di Rio de Janeiro, raffigurante però proprio il calciatore brasiliano con la maglia dell'Inter, con una traccia di pneumatico sotto il piede.

Non è l'unico caso dell'unione speciale tra i due marchi: il più recente lo si può riscontrare nella stagione 2019-2020 quando, in occasione della presentazione della terza maglia da trasferta, l'Inter sorprende tutti: l'ispirazione viene dalle annate più gloriose del club (il 1998, anno della Coppa Uefa vinta a Parigi, e il 2010 culminato con il cosiddetto 'Treble'), anche se il third kit non riprende i colori sociali del club. Casacca completamente nera e bordi del colletto e delle maniche gialle. Un omaggio al mondo delle corse e anche al brand stesso, main partner della Formula 1. Il kit va a ruba e, nel corso del lancio al Nike Store di Corso Vittorio Emanuele, arrivano anche le parole di Javier Adelmar Zanetti. "È un legame forte, fa parte della nostra famiglia", ha affermato l'argentino da sempre al fianco della Beneamata.

L'ultimo esempio, sempre negli ultimi vent'anni, è quello della presentazione di Gabriel Barbosa: il brasiliano non ha lasciato un bel ricordo in nerazzurro, complici le aspettative troppo alte e il mancato adattamento in Italia. Pirelli decise di mettere a disposizione l'Hangar Bicocca, uno spazio espositivo dedicato all'arte moderna e contemporanea proprio nel quartiere del capoluogo lombardo. La presentazione ricalcò in certi versi quella di Ronaldo, e nella press conference presenziò anche Tronchetti Provera. Per l'occasione il vice-presidente e il calciatore finirono nell'obiettivo di tutti i fotografi. Il motivo? La posa dell'atleta e del dirigente con in mano un modello del pneumatico "Pirelli Cinturato" interamente colorato di nero e di azzurro.

L'Inter, dopo aver visto Massimo Moratti passare la mano a Erick Thohir, ha avuto - almeno fino alla stagione 2021-2022 - il marchio Pirelli in bella vista sulle maglie. Poi il passaggio a Socios, e infine a Digitalbits e a Paramount Plus. La storia del main sponsor nerazzurro è cambiata radicalmente dunque, il legame tra la multinazionale lombarda e la realtà nerazzurra resta però ancora impresso nella mente di ogni sostenitore accanito. E forse di tutti gli amanti del calcio, come un binomio iconico.

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