La strategia del Chelsea sul mercato e il caso Omorodion-Osimhen

Una scelta che sembra dipendere principalmente dall'età dei due attaccanti.
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FBL-OLY-PARIS-2024-ESP-EGY / PHILIPPE LOPEZ/GettyImages
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Ad oggi, nella rosa del Chelsea sono presenti 41 calciatori. Un numero esorbitante, quasi due squadre che potrebbero affrontare due differenti stagioni solo con un paio di innesti in più. Una situazione irreale dalla quale i blues fanno fatica a uscire, trovandosi in una costante necessità di cedere giocatori per non perderne totalmente il valore (e l'investimento compiuto in passato).

Per tornare a un numero standard (25-26) basterebbe vendere per una o due sessioni, senza considerare trattative in entrata. Tuttavia, la fame di lottare per i vertici porta la dirigenza a investire cifre importanti in ogni calciomercato, trascinando a Londra i giovani talenti più forti al mondo, nella speranza (forse) di creare una squadra che possa dominare per la prossima decade. Il Chelsea sembra quasi non considerare acquisti che abbiano superato una determinata fascia d'età, con quel modus operandi che chiunque abbia disputato più di una carriera su Fifa ha tentato almeno una volta.

Esagerare con questa pratica ha però l'inaspettata conseguenza di creare una confusione che si incrementa ancor di più se consideriamo anche il via vai di allenatore passati sulle panchine dei blues. Il talento fa fatica ad emergere e reclama presto quel protagonismo che gli era stato forse promesso, cercando altre vie per esprimerlo.

Sono due sessioni di calciomercato consecutive che il Chelsea non acquista un calciatore che abbia più di 25 anni, età limite che alza la media dei nuovi arrivati. Prendendo in esame la finestra di mercato corrente, il denaro investito supera già i 100 milioni di euro e i nuovi volti il cui cartellino ha avuto un costo sono in totale 6. Un numero già alto e destinato a salire, senza considerare gli investimenti per i sudamericani classe 2007 Estevao e Kendry Paez, ufficiali e in arrivo nella stagione 2025-26.

Marc Guiu
Guiu / Thearon W. Henderson/GettyImages

I nuovi acquisti del Chelsea 2024-25

  • Kiernan Dewsbury-Hall (1998) - 35.4 milioni
  • Filip Jorgensen (2002) - 24.5 milioni
  • Omari Kellyman (2005) - 22.5 milioni
  • Renato Veiga (2003) - 14 milioni
  • Caleb Wiley (2004) - 10.1 milioni
  • Marc Guiu (2006) - 6 milioni

La domanda che sorge spontanea e apre altri temi è se il Chelsea possa permettersi di investire così tanto sul mercato. Nella corrente sessione ha ceduto Ian Maatsen, Lewis Hall e Omari Hutchinson per oltre 100 milioni di euro. Tre prodotti dell'U21 che quindi generano una plusvalenza totale, ma a che prezzo? A loro si aggiungerà presto Conor Gallagher e nel passato è toccato anche a nomi del calibro di Fikayo Tomori, Ruben Loftus-Cheek, Tammy Abraham, Marc Guehi, Mason Mount e Billy Gilmour. Il prezzo è l'identità di chi a Londra, con la maglia dei blues, ci è cresciuto nel periodo delle giovanili, salutando per generare plusvalenza e spazio in favore di talenti che spesso si rivelano di un livello simile o addirittura inferiore.

Il caso Omorodion-Osimhen

Che il rumor di Victor Osimhen si sarebbe legato negli ultimi tempi al Chelsea era abbastanza prevedibile. L'attaccante di proprietà del Napoli è definitivamente esploso, portando in Campania uno Scudetto che mancava da 30 anni e dimostrando di avere nei piedi e nella testa cifre e colpi da top player del ruolo.

Tuttavia, l'addio vociferato da mesi sta facendo davvero fatica a definirsi e i blues, che sulla carta erano uno dei potenziali acquirenti, sembra si siano da poco defilati nella trattativa. Non perché Samu Omorodion abbia un livello o un valore maggiori rispetto a quelli di Osimhen, probabilmente perché la punta spagnola rientra tra i profili su cui da diversi anni il Chelsea sta riscostruendo la sua struttura.

Victor Osimhen
SSC Napoli v Bologna FC - Serie A TIM / Francesco Pecoraro/GettyImages

Victor Osimhen è nato nel 1998 e compirà 26 anni a fine dicembre, Samu Omorodion ha visto per la prima volta la luce il 5 maggio del 2004 e ha appena 20 anni. 6 anni di differenza che non rendono ovviamente il nigeriano un calciatore anziano, ma un profilo che forse non si sposa bene con la visione del Chelsea, considerando in generale tuttte le trattative dell'ultimo biennio. Di proprietà dell'Atletico Madrid, Omorodion è attualmente impegnato con la Spagna Olimpica a Parigi 2024, competizione nella quale sta operando come riserva di Abel Ruiz. Nella passata stagione si è messo in mostra nel prestito all'Alavés segnando 8 reti e l'Atleti, che sta per ufficializzare Julian Alvarez dal Manchester City per un'operazione molto onerosa (circa 70 milioni di euro) e che ha già ufficializato Alexander Sorloth (circa 40 milioni), ha bisogno di una cessione importante (si parla di 50 milioni)

Un matrimonio e un addio che non hanno nulla a che vedere con delle preferenze tecnico-tattiche, ma che sembrano legarsi quasi esclusivamente a una dottrina che ringiovanisce ogni sessione la rosa dei blues. Il Chelsea deve sempre sfoltire per creare la squadra potenzialmente più forte del futuro; un futuro a cui la dirigenza dovrà prima o poi anteporre gli obiettivi del presente.