La strategia dell'Inter sul mercato: sacrificabili e obiettivi da raggiungere

Cedere per comprare: il ritornello in casa Inter non cambia
Ausilio, Marotta, Antonello
Ausilio, Marotta, Antonello / Pier Marco Tacca/GettyImages
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Dall'euforia per lo Scudetto e per la seconda stella alle incognite legate a un cambio di proprietà insolito, non connesso a un nuovo compratore ma al passaggio di mano forzato da Suning al fondo Oaktree. Incognite che, almeno stando a quanto riferito dai diretti interessati, dovrebbero sciogliersi presto e lasciare spazio alla continuità, con l'intenzione insomma di continuare a competere ai massimi livelli. L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport prova a entrare nel merito della strategia di mercato di Marotta e Ausilio, andando a ripercorrere un discorso già noto in casa Inter: cessioni (più o meno dolorose) necessarie per fare cassa e per muoversi poi anche in entrata.

Una strategia che fin qui è riuscita a pagare, sul campo come a livello di bilancio, e che nella prossima sessione estiva dovrebbe portare i nerazzurri a incassare circa 70 milioni di euro complessivi, utili poi da reinvestire per gli acquisti. Chi sono i sacrificabili? Si parte da Valentin Carboni, reduce dal prestito al Monza e valutato ben 30 milioni di euro dai nerazzurri, considerato insomma come un elemento di prospettiva su cui tante squadre vorranno investire già nei prossimi mesi.

Oltre a Carboni i nomi in ballo per un possibile addio sono Dumfries, Arnautovic e Correa. Il primo piace all'Aston Villa e viene valutato circa 25 milioni di euro, l'attaccante austriaco potrebbe tentare un'esperienza in Arabia Saudita mentre Correa potrebbe essere tentato da un ritorno in Argentina. I nomi in uscita non finiscono qui e sfociano anche in profili utilizzabili potenzialmente come contropartite per colpi in entrata: ci riferiamo nello specifico a Satriano, Oristanio, Stankovic, Zanotti e ai fratelli Esposito (Sebastiano e Pio).

Quali sarebbero invece gli obiettivi in entrata di Marotta e Ausilio? Il quotidiano cita in particolare due profili, uno valido per la porta e uno per l'attacco (o per il centrocampo, in base alle scelte di Inzaghi). Si tratta del brasiliano Bento e del genoano Albert Gudmundsson, da tempo accostato ai nerazzurri o comunque al grande salto in una big e utilizzabile sia come seconda punta che come centrocampista offensivo.

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