La top 5 dei calciatori della 21ª giornata di Serie A

Top 5 21ª giornata di Serie A
Top 5 21ª giornata di Serie A / Gabriele Maltinti/Getty Images
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Il Milan, seppur con qualche difficoltà di troppo, non fallisce l'assist del calendario e torna in testa rispondendo ai colpi di Inter e Juventus. Anche la Lazio risponde presente e aggancia i cugini in zona Champions grazie alla sesta vittoria consecutiva in campionato. Un bel messaggio lanciato alla stessa Inter, che nel turno pre-derby ospiterà la squadra di Inzaghi. Intanto, però, tra i protagonisti della seconda di ritorno ci sono le stelle bianconerazzurre e un ex desaparecido del gol...

1. Nicolò Barella (Inter)

Nicolò Barella
Nicolò Barella / ALBERTO PIZZOLI/Getty Images

Nell’Inter che domina a Marassi sono in tanti a girare, da un Sanchez ritrovato a un sapiente Brozovic in regia, ma è la catena di destra a spaccare fin da subito la resistenza dei viola. Hakimi e Barella l’intesa è sempre più forte e al momento si può parlare di una delle coppie più efficaci del calcio europeo sul piano tecnico e agonistico. L’ispano-marocchino sprinta e regala assist, l’interno sardo è ovunque e continua a segnare: splendido il destro a giro che mette in discesa la partita, poco dopo aver già sfiorato il gol. Non si risparmia quando è chiamato ad attaccare gli spazi e mostra anche progressi sul piano disciplinare, anche se forse nel caso a frenarne la furia è stata la diffida…

2. Mattia Perin (Genoa)

Mattia Perin
Mattia Perin / Maurizio Lagana/Getty Images

Quando oltre a compiere tre parate da urlo la sorte ti assiste salvandoti nelle uniche due volte in cui l’intervento sarebbe impossibile viene il sospetto che la giornata sia di quelle benedette… Guai però a sminuire i meriti di uno dei portieri più in forma del campionato. Una bella notizia per tutto il movimento italiano, trattandosi di una delle promesse più fulgide nel ruolo, fermata per troppo tempo da infortuni e da qualche scelta di mercato non azzeccatissima. Il Napoli sbatte contro un vero e proprio muro, autore di tre interventi da fenomeno su Zielinski e Lozano nel primo tempo e su Demme nella ripresa, tutte in momenti-chiave della partita. Reattività e senso della posizione lo esaltano, mentre a tradirlo è solo il “fuoco amico” di Portanova…

3. Cristiano Ronaldo / Alex Sandro (Juventus)

Cristiano Ronaldo / Alex Sandro
Cristiano Ronaldo / Alex Sandro / Jonathan Moscrop/Getty Images

Se l’Inter ha la sua coppia di assi, in casa bianconera si risponde con un duo non male… Cristiano torna a pungere dopo tre gare di digiuno in campionato, intervallate comunque dalla “perfida” doppietta di Coppa Italia, con ovvio riferimento in particolare al raddoppio sulla papera della difesa interista. La Roma gioca, ma la Juve segna e CR7 è il suo mentore: un gol magico per aprire la scatola giallorossa, una traversa e un’autorete procurata facendo pressione su Ibanez. In mezzo, tanti movimenti per tenere impegnata la retroguardia avversaria e attirare uomini su di sé per liberare i compagni. Non male, però, l’assistenza di Alex Sandro, in forma smagliante: spinta continua, attenzione nella fase difensiva e ispirazione per il primo gol.

4. Musa Barrow (Bologna)

Musa Barrow
Musa Barrow / Gabriele Maltinti/Getty Images

Smentisce i tanti che, forse non a torto, ne avevano bocciato l’utilizzo come punta centrale. Una bella doppietta spazza via i timori di classifica per i rossoblù e consacra il gambiano sui livelli visti nella passata stagione dopo l’arrivo dall’Atalanta. Il primo gol di testa in carriera in A e un tocco di giustezza affossano il Parma e si uniscono a una prestazione di sostanza e utilità con tanto movimento sul fronte offensivo.

5. Ante Rebic (Milan)

Ante Rebic
Ante Rebic / Emilio Andreoli/Getty Images

L’Oscar andrebbe a Ibra, che tocca e supera quota 501 gol in carriera. I numeri di Cristiano Ronaldo restano e resteranno irraggiungibili, ma lo svedese è comunque già una leggenda del calcio. Qualche accenno di troppo di nervosismo però ci spingono a preferire il croato, tornato un riferimento per l’attacco rossonero come nella parte finale della scorsa stagione. Il livello delle prestazioni può ancora salire così come l’apporto nelle due fasi, ma contro l’ultima della classe può bastare l’istinto da bomber, che peraltro non ha sempre avuto in carriera: doppietta in un minuto esattamente un girone dopo l’infortunio che ne ha segnato la prima parte di stagione.

6. Allenatore: Sinisa Mihajlovic (Bologna)

Sinisa Mihajlovic
Sinisa Mihajlovic / Gabriele Maltinti/Getty Images

Chi la dura la vince e allora il tecnico serbo torna dal “Tardini” con un bel po’ di motivi per sorridere. A livello personale la “vittoria” di Barrow come prima punta, pesantemente criticata dalla quasi totalità della critica locale e non solo, a livello di squadra la seconda partita nelle ultime 45 senza gol al passivo. Ok, l’ostacolo non era dei più impegnativi, ma la sensazione è che con Tomiyasu esterno e un centrocampo equilibrato sia stata trovata la quadra per far rendere al meglio un organico privo di stelle, ma che vale una classifica migliore.