La Top 5 dei migliori calciatori della 12ª giornata di Serie A
Il Milan di Sacchi è passato alla storia anche per la sua difesa. Linea perfetta a livello tattico e composta da giocatori tra i più forti del mondo nei propri ruoli. Oltre 30 anni dopo i rossoneri tornano a far parlare di sé per la retroguardia, ma a livello... realizzativo. Una squadra che segna quattro gol consecutivi con difensori non è un fatto molto comune, ma tanto basta, almeno per ora, per conservare il primo posto. Ecco allora che sugli scudi c'è la terza linea della capolista in una giornata a dir poco propizia per tanti portieri e nella quale gli attaccanti più illustri si sono presi un'inattesa vacanza...
1. Samir Handanovic (Inter)
Insieme all’atalantino Gollini è il top gun della serata. Per stoppare il Napoli e permettere alla squadra di avvicinare ancora il Milan lo sloveno non compie parate impossibili o sensazionali, ma conferma le qualità che gli hanno permesso di vivere una carriera ad alti livelli, ovvero senso della posizione e freddezza. La squadra di Gattuso mette a lungo in difficoltà l’Inter sul piano del palleggio, faticando però ad affondare i colpi. Tre, tuttavia, le occasioni nitide create, tutte neutralizzate dal capitano nerazzurro, super nei riflessi sul tacco di Insigne, efficace sul forte tiro dell'avvelenato ex Politano e elastico nel negare con le gambe l’1-1 a Di Lorenzo nel finale. L’ennesima risposta a chi ne ingigantisce i rari errori
2. Remo Freuler (Atalanta)
Mentre un capitano… canta dalla panchina, il suo probabile successore si carica la squadra sulle spalle, in tutti i sensi. Lo svizzero bagna quella che sembra una promozione a tutti gli effetti al ruolo di leader della squadra disputando una prova con i fiocchi sul campo della Juventus. Il gran gol è solo la ciliegina sulla torta, anzi è la sintesi della sua partita di lotta e di governo: spettacolare la conclusione imprendibile, non di meno il modo in cui riconquista il pallone, mostrando a Rabiot e Morata come si combatte al limite dell’area, che sia la propria o quella avversaria. Il tutto incastonato in una partita in cui si fa trovare dappertutto, orchestrando il pressing alto, raddoppiando sistematicamente e risultando anche il più verticale dei centrocampisti con inserimenti che mandano in crisi centrocampisti e centrali della Juve.
3. Gianluigi Donnarumma (Milan)
Dice il saggio che se il migliore è il portiere c'è (quasi sempre) da preoccuparsi. Il concetto non va preso troppo alla lettera, ma due punti contro Parma e Genoa con rimonte sofferte sul finale non fanno stare tranquillo Pioli, che registra problemi in tutti i reparti. L'attacco segna il passo senza Ibrahimovic (quattro gol su quattro dai difensori negli ultimi 180 minuti) e la difesa lascia troppi spazi, in mezzo e al centro. Per fortuna c'è Gigio, provvidenziale a Marassi in un paio di interventi, l'ultimo proprio al 90' su Scamacca. Vero che per vincere serve anche un portiere fuoriclasse, ma senza abusarne...
4. M'Bala Nzola (Spezia)
In dieci giorni si sblocca anche nelle partite “casalinghe”, ammesso che questo termine possa essere usato per una squadra che non solo gioca a porte chiuse come tutte, ma che ha ritrovato il proprio stadio, quello della promozione, solo poco prima di Natale. Così dopo i tre gol in campo esterno, ecco l’inutile rete contro la Lazio e soprattutto la doppietta che illude gli Aquilotti contro il Bologna. Non certo gol difficili, ma comunque segnali che il pupillo di mister Italiano in A ci può stare eccome anche grazie alla propria fisicità e a una duttilità che gli consente di essere letale da esterno con le sue accelerazioni e puntuale sottoporta nello sfruttare il lavoro dei compagni. Ormai imprescindibile.
5. Gonzalo Escalante (Lazio)
I biancocelesti masticano amaro per la rimonta subita a Benevento che rallenta il riavvicinamento ai primi posti e conferma la stanchezza del gruppo post-Champions. La bella notizia della serata arriva però dalla prova dell’argentino, al debutto da titolare in A al posto di Leiva. Dopo il pessimo approccio contro il Verona, l’ex Eibar risponde presente riuscendo a non far sentire la mancanza di uno dei giocatori più continui dell’inizio di stagione della Lazio. Filtro eccellente davanti alla difesa grazie a senso dell’anticipo e posizionamento. Efficace nei contrasti, è anche autore di alcune belle aperture da regista. Risorsa.
6. Allenatore: Claudio Ranieri (Sampdoria)
L’aggiustatore colpisce ancora riportando serenità in un ambiente turbato dalle tante giornate senza vittoria e dal caso Candreva che aveva scosso la vigilia. La risposta è di quelle importanti, sia perché afferma la solidità del gruppo, sia perché conferma ancora una volta la bravura del tecnico romano, non solo a livello tattico. Contro una squadra parsa sì un po’ scarica, ma comunque rivelazione del campionato e scomoda da affrontare per tutti, la Samp si dispone con intelligenza, senza farsi mandare fuori giri dalla corsa dell’Hellas e sfruttando le proprie caratteristiche, solidità difensiva e ripartenze. Così arriva il secondo gol, segnato dall’ex Verre, una delle scelte indovinate di Ranieri, che si permette di mandare in panchina Yoshida e Quagliarella senza farne risentire gli equilibri di squadra.
Segui 90min su Facebook, Instagram e Telegram per restare aggiornato sulle ultime news dal mondo della Serie A!