La Top 5 dei migliori calciatori della 15ª giornata di Serie A
L'anno solare della Serie A riparte senza sorprese. Vincono tutte le big, l'Atalanta schianta il Sassuolo nell'unico scontro d'alta classifica della quint'ultima d'andata, ma non c'è tempo per fermarsi, perché il consueto turno dell'Epifania è alle porte con il suo altrettanto consueta super-sfida. Milan e Juventus saranno di fronte a San Siro in una gara della verità per entrambe, alle prese però con posizioni di classifica... rovesciate rispetto alle previsioni. Si giocherà forse senza Ibrahimovic, voglioso però di scendere in campo. Del resto gli altri bomber di razza hanno iniziato l'anno alla grande a suon di marcature multiple e prestazioni di spessore. Anche se il gol più bello della giornata l'ha realizzato un talento italianissimo che non gioca in una grande...
1. Lautaro Martinez (Inter)
La prima tripletta in Serie A, cui si aggiunge l’autorete di Marrone provocata, ne alza sensibilmente la media realizzativa, avvicinandosi a quota un gol ogni due partite. Niente male per chi centravanti di ruolo non lo è e che ha passato buona parte della prima stagione italiana in panchina, per poi esplodere e sgonfiarsi nel post-lockdown. La difesa del Crotone non è un test troppo probante, ma la soavità delle giocate del Toro rappresentano un viatico molto incoraggiante per Conte e per i tifosi nerazzurri come inizio dell’anno. L’intesa con Lukaku è come sempre perfetta, la condizione fisica ottima e la determinazione notevole. Si permette anche il lusso di sbagliare un paio di reti…
2. Cristiano Ronaldo (Juventus)
Nulla di nuovo. Dopo aver chiuso il 2020 sconsolato per il tracollo contro la Fiorentina, il numero 7 più famoso del mondo scrive le prime parole del quaderno del 2021. Due reti per inaugurare il 20° anno solare consecutivo in gol e per salire a quota 76 centri solo in campionato con la maglia bianconera, 758 in carriera, uno in più di Pelè. Ok, certe cifre lasciano il tempo che trovano così come i paragoni con ere calcistiche differenti, ma impressiona il fatto che anche in una gara apparentemente poco stimolante il portoghese sia il più motivato dei suoi, in parità e dopo il vantaggio. Serve pure l’assist a Chiesa e corre fino all’ultimo minuto di recupero. Pirlo sa di non poterlo sostituire, ma anche che non potrà segnare solo lui fino al termine della stagione…
3. Duvan Zapata (Atalanta)
Quasi impossibile isolare un solo giocatore nell’ennesima giornata di gloria vissuta dalla Dea, che ridimensiona bruscamente il Sassuolo. Gasperini la incarta a De Zerbi dopo meno di venti minuti e la batteria di attaccanti dei nerazzurri fa il resto. Ilicic ispira, ma non segna, così a stritolare gli emiliani ci pensa… il Lukaku degli altri nerazzurri. Stessa forza fisica, stessa capacità di far giocar bene i compagni fungendo da regista offensivo e di brillare anche spalle alla porta. Ne mette dentro due, che potevano essere quattro…
4. Gianluigi Donnarumma (Milan)
La gemma di Leao varrebbe da sola una nomination tra i migliori della settimana, peccato che prima del gol il portoghese si confermi in linea con i propri standard, ovvero svogliato, inconcludente in attacco e poco utile in fase difensiva. Pioli deve allora fare un monumento al proprio portiere, che sigilla un’altra prestazione da ricordare. Nel secondo tempo il Benevento picchia forte, ma il numero 99 risponde presente in ogni circostanza, in particolare su Lapadula. Dà anche tranquillità a tutto il reparto ed è sempre sicuro con i piedi, fondamentale nel quale è migliorato tanto nelle ultime stagioni.
5. Mattia Zaccagni (Hellas Verona)
Il Verona del primo tempo è quello involuto che aveva chiuso il 2020, anche per merito di uno Spezia come sempre coraggioso. Poi, però, la musica cambia e il guastatore di Juric conferma di stare vivendo una maturazione tecnica e tattica che pare destinata a portarlo presto lontano dal Veneto. La fattura del gol che decide la gara del "Picco" è il colpo di genio che chiude una prestazione in crescendo al termine di una ripresa da protagonista: i suoi strappi e le sue combinazioni con Lazovic stroncano la resistenza degli Aquilotti.
6. Allenatore. Gianpiero Gasperini (Atalanta)
Se ce ne fosse stato ancora bisogno, la squadra dà un’altra prova molto chiara sulla reazione al caso Gomez. Il Papu è il passato, all’interno dello spogliatoio, ma anche in campo, perché quella che distrugge il Sassuolo è una Dea in versione deluxe, come se non meglio l’era in cui l’argentino menava le danze sulla trequarti. La qualità in ogni zona del campo è nota, Gasp ci mette del proprio con le scelte giuste, quella di Ilicic titolare e Muriel di rincorsa e quella che premia ancora Pessina, ma anche sul piano tattico, smontando dopo pochi minuti il piano di De Zerbi e trasformando in un allenamento la temuta partita contro la rivelazione del campionato.
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