La Top 5 dei migliori calciatori della 17ª giornata di Serie A
Il nuovo anno inizia nel segno della Juventus, che dopo aver chiuso il 2020 con l'etichetta di regina pronta ad abdicare, prende cinque punti in due partite all'Inter, tre al Napoli e due alla Roma tornando in corsa per lo scudetto. Fino a quando? Lo dirà l'esito del recupero contro il Napoli, ma soprattutto la super-sfida contro l'Inter, alla quale però i nerazzurri arrivano con preoccupazioni di varia natura. Si aggiunga il Milan-Atalanta che chiuderà il girone di andata ed ecco che si prospetta un gennaio caldissimo, se non decisivo. Intanto le big si coccolano i rispettivi campioni: il Milan il giovane e talentuoso protagonista della settimana, l'Inter uno dei migliori interpreti del mondo nel ruolo di esterno e la Juventus... il collettivo, risorsa forse inattesa cui attingere in queste settimane in cui Cristiano Ronaldo si limita all'essenziale, se non qualcosa in meno...
1. Josip Ilicic (Atalanta)
Quello segnato al “Vigorito” è solo il secondo gol stagionale in campionato dopo quello alla Roma, che si somma alla rete di Liverpool. Ma mai come in questo momento nel quale la Dea ha perso il faro Gomez l’apporto del fuoriclasse sloveno va oltre l’aspetto realizzativo. Gasp lo ha battezzato come leader tecnico della squadra e Josip sembra avere trovato la continuità necessaria per illuminare di continuo. Contro la squadra di Inzaghi vince quasi da solo, entrando anche nelle azioni degli altri tre gol dopo aver sbloccato il risultato e facendosi sempre trovare dai compagni.
2. Achraf Hakimi (Inter)
Il periodo di ambientamento è definitivamente alle spalle. Il giocatore spaurito dell’autunno è un ricordo, all’Olimpico arriva il sesto gol stagionale in campionato, peraltro di sinistro, un concentrato di tecnica e potenza degno di una vera ala. Vince nettamente il duello con Spinazzola, crescendo alla distanza dopo un primo tempo sottotono. Nella ripresa trascina letteralmente la squadra fungendo da vero regista esterno.
3. Pau Lopez (Roma)
La Roma alla spagnola tiene testa all’Inter. In verità per fermare l’emorragia di sconfitte negli scontri diretti serve il guizzo nel finale di Mancini quando tutto sembrava perso, ma in una giornata poco positiva per Spinazzola e Dzeko Fonseca deve ringraziare la classe di Gonzalo Villar, rivelazione di giornata, e i guizzi del portierone ex Betis, alla miglior partita della fin qui poco esaltante carriera in giallorosso. Senza colpe sui gol, sono almeno tre gli interventi da fuoriclasse che salvano la squadra in momenti-chiave della partita. Da urlo in particolare il riflesso su Lukaku in avvio. D’incanto è sicuro anche nelle uscite e tutto il reparto ne trae giovamento. Un (grosso) problema in meno, almeno per il momento
4. Danilo (Juventus)
Il brasiliano conferma il feeling speciale con il Sassuolo, contro il quale era già andato a segno nello scorso campionato, ma in trasferta. Questa prodezza però vale di più in una giornata di forte emergenza per il reparto difensivo e, in corso di gara, anche degli altri settori del campo. Nel suo gol fondamentale per gli equilibri della partita c’è tecnica e potenza, ma la sua gara è anche altro: assist per Ronaldo nel recupero e soprattutto solidità in fase difensiva, come già successo a Milano e in generale da inizio stagione.
5. Federico Dimarco (Hellas Verona)
Solo gol di classe per l’esterno scuola Inter, che dopo aver timbrato solo una volta nelle prime 56 partite in A, in verità molte delle quali da subentrante, firma due reti, pardon due prodezze, in tre giorni, chiara conferma di come il calcio viva anche di fiducia. Non era facile emulare la magia realizzata sul campo del Torino, ma l’ex Parma ci va molto vicino con il super-gol al Crotone, nel quale oltre alla tecnica del colpo di esterno, alla precisione e alla potenza del sinistro c’è l’astuzia dell’anticipo sull’ingenuità di Golemic. Lo score aggiornato è di due reti e tre assist vincenti in meno di un girone…
6. Allenatore: Davide Ballardini (Genoa)
Sei punti in tre partite, tre dei quali in uno scontro diretto all’esordio e altri tre in uno… potenziale più una sconfitta rocambolesca. La quarta avventura del tecnico romagnolo sulla panchina rossoblù è iniziata nel migliore dei modi e conferma il feeling dell’allenatore con la piazza. Il recupero di Destro era già in essere, ma il Balla ci mette del proprio nell’insistenza su Radovanovic centrale difensivo e in generale nel presentare un 3-5-2 solido, ma anche tecnico con Zajc variabile impazzita nel ruolo di interno. La squadra gioca con la mentalità di chi si deve salvare, ma sa anche esprimere buone trame. Il cammino è lungo, ma l’ottimismo si fa largo.
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