La Top 5 dei migliori calciatori della 2ª giornata di Champions League
Giunta a un terzo del suo insolitamente forzato cammino, la Champions League 2020-2021 guarda al futuro con la speranza di poter arrivare a Istanbul, ma anche respirando a pieni polmoni l'aria di gioventù portata dalla nuova ondata di talenti. Per un Cristiano Ronaldo costretto ai box e un Messi solo ordinario in casa della Juventus, ecco un nuovo record di velocità per un triplettista, l'atteso sbocciare di un altro aspirante fuoriclasse portoghese e le giocate da veterano dell'ultimo campioncino scovato, ma questa volta non prodotto, dal Barcellona. I tempi cambiano...
1. Joao Felix (Atletico Madrid)
La gavetta è, forse, finita. Dopo una stagione deludente, ma con tante attenuanti, dal peso… del proprio cartellino alle difficoltà di squadra, il talento portoghese sembra pronto al decollo. Tre reti nel primo scorcio di stagione tra campionato e Champions, la metà del bottino della prima annata in maglia atletista, ma soprattutto la sensazione di essere più integrato negli schemi di Simeone, come dimostrato dall’ottima prova contro il Salisburgo, tra traversa iniziale, doppietta e le tante iniziative. Merito, va detto, della buona intesa nata subito con Suarez. El Pistolero, deludente contro il Bayern, veste contro gli austriaci i panni del rifinitore e sembra il partner ideale di Joao: suo l’assist per la seconda rete dell’ex Benfica, che aggiusta definitivamente la serata dei Colchoneros e il girone.
2. Marcus Rashford (Manchester United)
Rifilare cinque reti alla capolista del campionato tedesco (davanti anche al super Bayern) che ne ha subite solo tre nelle prime cinque giornate di Bundes fa tornare in mente ai tifosi dei Red Devils per una notte i tempi gloriosi dell’era Ferguson, al momento inavvicinabili viste anche le difficoltà nel primo scorcio di Premier. Intanto però a Old Trafford si possono godere il passaggio agli ottavi virtualmente in cassaforte e il talento di super Marcus, autore di un tris in 18 minuti. Non è il primo nella storia della Champions e neppure in quella dello United, visto che a riuscirci era stato un certo… Ole Gunnar Solskjaer, ma nessuno nella storia della competizione era riuscito a fare hat trick in così pochi minuti. Il tecnico norvegese aveva tenuto inizialmente a riposo il proprio gioiello, già decisivo in stagione contro Psg, Brighton e Newcastle, in vista delle partite contro Arsenal ed Everton. Un azzardo contro una delle big d’Europa, semifinalista della Champions 2020, ed il ragazzo del vivaio risponde con i fatti, trasformando in una passeggiata.
3. Pedri (Barcellona)
A meno di un mese dal 18° compleanno, il talentino rappresenta il classico raggio di sole che filtra da una finestra appannata dopo ore di pioggia e pazienza se per una volta non si tratta di un talento della Masia, ma di un ragazzo scoperto alle Canarie. Il temporale in casa Barça non pare ancora finito, viste le inquietudini societarie e il generale momento di transizione, ma quello che sembra essere l’erede di Iniesta impressiona per maturità, sicurezza dei propri mezzi e confidenza tanto nel gestire il pallone che nel dialogo con i compagni di squadra. In casa della Juventus fa la parte del professore, riuscendo sempre a dare equilibrio alla zona di campo sulla sinistra tra il centrocampo e l’attacco, proprio quella calpestata per anni dall’Illusionista, rispetto al quale l’ex Las Palmas sembra tuttavia più offensivo. Ma il tempo per plasmarne il ruolo, vista la materia prima a disposizione, non manca…
4. Duvan Zapata (Atalanta)
Quattro reti in due partite e… nord Europa sverniciato. Dopo la Danimarca, anche l’Olanda conosce le qualità del colombiano, ormai bomber di spessore internazionale. E se il Midtjylland non era un ostacolo significativo, i numeri della partita contro l’Ajax smentiscono anche gli ultimi scettici per palloni toccati e sponde effettuate. Il vero regista dell’attacco di Gasperini, l’intesa con Gomez fa ormai invidia alle migliori coppie gol della storia del calcio italiano. E poi, la fattura della doppietta ai Lancieri: stacco imperioso di testa da fermo e portentoso destro ad incrociare. Precisione, potenza e controllo.
5. Moise Kean (Paris Saint-Germain)
Impatto bruciante per l’attaccante vercellese nella realtà Psg, dedicato a chi ne aveva pronosticato una stagione in panchina. Se la bravura di un calciatore, in particolare di un attaccante, si vede anche nel saper approfittare del poco spazio che si ha a disposizione l’ex juventino si è dimostrato implacabile tanto nei confronti dei portieri avversari quanto di… Mauro Icardi, fermo per un serio infortunio al ginocchio, ma ora preoccupato in ottica gerarchie offensive dallo stato di grazia del compagno di squadra, autore di quattro reti in cinque giorni. Due doppiette decisive contro Digione e Basaksehir, non certo gli avversari più temibili d’Europa, ma impressionano la freddezza nello sfruttare le poche occasioni a disposizione e l’ottima intesa già raggiunta con i compagni. La Juve mastica amaro, Mancini prende nota.
6. Allenatore: Simone Inzaghi (Lazio)
Seconda presenza su due nella nostra Top per il tecnico biancoceleste, che dà un’altra bella dimostrazione di duttilità. Dominante contro il Dortmund con tutta la rosa a disposizione in Belgio c’era da stringere i denti vista l’emergenza da Coronavirus e questo è puntualmente successo. Merito, certo, di chi è sceso in campo, ma anche della capacità del mister nel compattare i ranghi ridottissimi e nel fare le scelte più giuste a livello tattico e anche nei momenti in cui effettuare le poche sostituzioni a disposizione. La campagna di Champions era un esame, ad un terzo del cammino siamo ai pieni voti…
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