La Top 5 dei migliori calciatori della 4ª giornata di Serie A
Quella di un campionato senza padrone, per la prima volta dopo nove anni, sembra tutto meno che è una sensazione. Una Juventus in ricostruzione sul piano tecnico, ma anche… economico e un’Inter alle prese con i soliti malumori avvolgono nell’incertezza la già di per sé strana Serie A 2020-2021. A guardare tutti dall’alto è per il momento il Milan, trascinato da un leader quasi 40enne, ma soprattutto da un allenatore che alle parole preferisce i fatti, stessa caratteristica di Eusebio Di Francesco, un altro che ha lasciato il graffio sulla giornata…
5. Tommaso Augello (Sampdoria)
Il 4-4-2 sarà anche un modulo desueto, ma la verità è che con i giusti interpreti ogni assetto può dare soddisfazioni. La Samp di Ranieri ne è la dimostrazione così ecco lo scacco matto alla Lazio attraverso le ottime prove degli esterni. Su tutti l’ex Spezia, ormai titolare dopo che il tecnico lo ha proposto a piccole dosi fin dalla scorsa stagione. Spina nel fianco continua sulla destra della Lazio, sforna un assist, firma un gran gol con l’esterno sinistro e per poco non ne segna un altro crossando. Argento vivo…
4. Nahitan Nandez (Cagliari)
C’era una volta un mediano. A Torino Di Francesco lancia l’uruguaiano in versione esterno offensivo, in apparenza un azzardo per un classico interditore seppur con piedi non disprezzabili. Ebbene, l’ex Boca risponde presente oltre ogni aspettativa, seppur a proprio modo. Tanta corsa, ma pure qualche taglio di qualità: il risultato è che il Cagliari sfonda proprio da quella parte e che Rodriguez, non un elemento privo di esperienza, passa una giornata d’inferno al pari di Linetty. Esperimento da rivedere con curiosità
3. Pedro (Roma)
Il modulo scelto da Fonseca è il suo pane e lo spagnolo dimostra che per i giocatori di classe l’ambientamento in un nuovo campionato può anche durare molto poco. La Roma contro la squadra di Pippo Inzaghi soffre giusto il tempo del breve svantaggio, poi sale in cattedra Lui, uno il cui palmares è tale da non intimorirsi di fronte a una neopromossa… Un gol di classe e da uomo d’area, ma soprattutto tante giocate utili alla squadra e dialoghi sopraffini con Mkhytarian. Tecnicamente ha pochi rivali non solo nella rosa giallorossa. Se starà sempre bene ci sarà da divertirsi…
2. Hirving Lozano (Napoli)
Chissà se dal suo osservatorio inglese Carlo Ancelotti masticherà amaro o sarà contento per il suo collega e allievo Rino Gattuso, di sicuro con un Lozano così anche lo scorso anno l’avventura del tecnico emiliano a Napoli sarebbe proseguita di più. La difesa dell’Atalanta non è proprio impermeabile, ma il messicano è una delizia. Giocate virtuose in velocità, visione di gioco, senso del gol e opportunismo: il primo gol è da rapace, il secondo è classe pura. Se gioca sempre così è anche più forte delle aspettative…
1. Zlatan Ibrahimovic (Milan)
Se si trattasse solo della doppietta sarebbe lo stesso mago Zlatan a bacchettarci per averlo inserito tra i migliori, visto anche il rigore sbagliato e che la seconda rete è facile facile per un calciatore “normale”, figurarsi per una… divinità. No, nel derby maestoso del numero 11 rossonero c’è molto di più, c’è tutta la personalità del soggetto e la voglia di caricarsi sulle spalle un gruppo ancora magari non pronto per lottare per il titolo, ma che ha la giusta dose di classe e “ignoranza” per dare fastidio a tutti con poco da perdere, se non il (quasi) obbligo di tornare in Champions. Nella ripresa contro l’Inter lo svedese è fondamentale per come riesce a tenere alta la squadra con tante spizzate e raccogliendo parecchi falli ai danni di un De Vrij solitamente impeccabile…
Allenatore: Eusebio Di Francesco (Cagliari)
La prima vittoria in campionato del suo Cagliari è anche uno sblocco psicologico per il tecnico abruzzese, che non avrà passato bei momenti dopo il rigore iniziale di Belotti... Alla fine, però, i tre punti arrivano e nel modo preferito dal tecnico abruzzese, ovvero attraverso gioco e personalità. Rimonta subito lo svantaggio, va avanti, è rimontato, ma alla fine torna con la vittoria in tasca grazie a un 4-2-3-1 ibrido con Nandez “finto esterno”, Joao Pedro letale e Simeone finalmente valorizzato per le sue caratteristiche. Chissà se c’era anche Nainggolan…
Segui 90min su Facebook, Instagram e Telegram per restare aggiornato sulle ultime news dal mondo della Serie A!