La Top XI degli "assenti" all'Europeo Under 21
La prima giornata dell'Europeo U21 è già in archivio, con diverse sorprese e alcune conferme. La competizione, che si sta svolgendo tra Romania e Georgia, ospita i giovani talenti di tutto il Continente. Si affrontano Nazionali come la Germania, che ha dichiaratamente scelto di non convocare calciatori già in orbita nella selezione maggiore, e Nazionali come l'Italia che invece ha richiamato Tonali, Scalvini e Gnonto per provare ad arrivare in fondo.
Spagna e Francia non hanno avuto bisogno di telefonare ai giovani più forti del Paese (la qualità senza di loro non manca) e anche l'Inghilterra ha lasciato a casa giocatori che rientrano tra i migliori al mondo.
Considerando le 16 partecipanti all'Europeo U21 e l'obbligo di convocare giovani nati dopo il 1° gennaio 2000, abbiamo provato a stilare una Top XI degli "assenti" in Romania e Georgia. Una sola scelta obbligata e tante difficili per completare una formazione che lascia "in panchina" e "in tribuna" interpreti eccellenti.
Top XI "assenti" Europeo U21 90min, 4-2-3-1: Patterson; Frimpong, Gvardiol, Saliba, Nuno Mendes; Bellingham, Pedri; Foden, Musiala, Kvaratskhelia; Haaland.
1. Anthony Patterson - Sunderland
45 minuti nell'amichevole contro il Giappone lo scorso 10 giugno e l'esclusione dalla lista per il classe 2000 del Sunderland Anthony Patterson. Nella lista dei portieri U23 è lui il non convocato con la valutazione di mercato più alta.
2. Jeremie Frimpong - Bayer Lverkusen
Quest'anno ha segnato 9 gol e fornito 9 assist in tutte le competizioni, da tornante destro dello schieramento di Xabi Alonso. Numeri eccellenti e una crescita esponenziale, ma è la non convocazione di Koeman con la Nazionale maggiore, per questioni di sistema, a lasciare basiti. È stato eletto giocatore della stagione dai tifosi del Bayer Leverkusen e ha gli occhi dei top club d'Europa addosso da tempo (è un 2000).
3. Josko Gvardiol - Lipsia
"Josko Gvardiol è il miglior difensore centrale al mondo", le parole "leggere" del selezionatore croato Zlatko Dalic. Parole giustificate da un Mondiale in Qatar pazzesco, in cui soltanto Lionel Messi è riuscito a oscurarlo. È nato nel 2002 e gioca nel Lipsia, e ha già nel Palmares la presenza nella Top XI di una Coppa del Mondo; se non è il più forte ora lo sarà molto presto.
4. William Saliba - Arsenal
Uno dei centrali più dominanti della Premier League 2022-23. L'Arsenal l'ha riaccolto dopo il prestito al Marsiglia e lui ha cambiato la solidità difensiva della squadra di Arteta. Il valore del 2001 rispetto a un anno fa è raddoppiato e, quando si è dovuto arrendere a un infortunio alla schiena, i gunners hanno perso la Premier.
5. Nuno Mendes - PSG
Tanti problemi muscolari, ma comunque una stagione da incorniciare per Nuno Mendes che sulla fascia di Mbappé o Neymar, al PSG, spinge come un'ala offensiva. Ha una tecnica in velocità che non è propria di un terzino ed è già tra i migliori al mondo nel suo ruolo (2001).
6. Jude Bellingham - Real Madrid
L'uomo copertina del calciomercato, almeno finora. L'acquisto da più di 100 milioni del Real Madrid di Carlo Ancelotti. Un calciatore del 2003 che gioca come se avesse 10 anni d'esperienza in più. In Qatar è stato probabilmente il migliore della Nazionale di Southgate e presto lo vedremo brillare con i blancos. Sa fare tutto.
7. Pedri - Barcellona
Un altro che con l'esperienza e la serenità di un veterano sembra esserci nato. Nonostante sia del 2002, ha già disputato un Mondiale e un Europeo con la Nazionale maggiore; è il faro del Barcellona in mediana, il calciatore che cambia inerzia, ritmo e occasioni delle partite.
8. Phil Foden - Manchester City
Nella Finale di Champions League, quando Guardiola si è girato verso la panchina per sostituire l'infortunato Kevin De Bruyne, ha scelto lui. Phil Foden, il ragazzo del 2000, con una bacheca che ospita 14 trofei; il ragazzo del Manchester City con più di 200 presenze nel club, condite da un centinaio tra gol e assist.
9. Jamal Musiala - Bayern Monaco
Il Borussia Dortmund ha tragicamente fallito la vittoria della Bundesliga in casa contro il Mainz, ma c'è qualcuno che l'ha consegnata al Bayern Monaco. Quel qualcuno è il ragazzo con il ghiaccio nelle vene, il trequartista Jamala Musiala, che a ridosso del novantesimo l'ha messa all'angolo con una naturalezza da fenomeno. Naturalezza con cui compie la maggior parte delle giocate.
10. Khvicha Kvaratskhelia - Napoli
Il fenomeno del Napoli e della Serie A. Kvaratskhelia ha impressionato al suo primo anno nei Top 5 campionati, umiliando i suoi marcatori in Italia e in Europa e trascinando gli azzurri a suon di gol e assist a un trofeo che mancava da più di 30 anni. Stagione indimenticabile.
11. Erling Haaland - Manchester City
C'è però chi ha fatto addirittura meglio, anche se sembra ingiusto metterlo a confronto con coloro che raggiungono numeri umani. Al suo primo anno con il Manchester City, Erling Haaland ha vinto il Tréble, ha fornito 9 assist e segnato 52 gol in 53 partite. Non vogliamo ancora immaginare come sarà il secondo.
Una Top XI crudele che ci ha obbligato a escludere interpreti veramente forti, scegliendo in qualche caso in base al gusto personale. In età per disputare l'Europeo U21 c'erano anche Botman e Xavi Simons dell'Olanda, Gonçalo Inacio, Gonçalo Ramos e Vitinha tra i portoghesi, Raspadori per l'Italia, Florian Wirtz e Karim Adeyemi tra i tedeschi. Della Spagna "out" mezzo Barcellona, tra cui Gavi, Baldé, Ansu Fati, Ferran Torres ed Erica Garcia, ma anche Nico Williams e Yeremy Pino.
Francia e Inghilterra, come sottolineato all'inizio, hanno troppa qualità e, oltre ai calciatori citati nella Top XI, erano in età per partecipare Tchouameni e Camavinga, Wesley Fofana e Badiashile, ma anche Bukayo Saka e Jadon Sancho, e ancora Conor Gallagher e Jadon Sancho.