Lassina Traoré, made in Ajax
Quando sabato è arrivata a tutti la notizia che l'Ajax avesse battuto il VVV-Venlo per 0-13, la situazione mi ha ricordato molto la famosa scena del secondo (tragico) film di Fantozzi, quando, mentre tutti fanno finta di guardare il noiosissimo film proposto dal professor Guidobaldo Maria Riccardelli, tra gli spettatori serpeggia la notizia che l'Italia stesse vincendo per 20 a 0, e che avesse segnato anche Zoff, di testa, su calcio d'angolo. Mi sono sentito come catapultato in quella stessa situazione irreale e nonsense, al limite del grottesco, ma era tutto vero. L'Ajax aveva vinto segnando tredici gol. Sul tabellino, è segnato cinque volte questo nome: Lassina Franck Traoré.
Oltre ai cinque gol, Traoré non ha fatto complimenti, e ha servito anche tre assist per i suoi compagni, entrando quindi in otto reti della squadra in una sola partita. Ma chi è Lassina Traoré? Classe 2001, Traoré è un giocatore burkinabé, cresciuto calcisticamente nell'Ajax Cape Town, squadra sudafricana affiliata all'Ajax, che pesca da lì le migliori promesse per portarle ad Amsterdam. Traoré é stato notato subito da un osservatore nelle giovanili di una squadra locale, e l'Ajax Cape Town riesce a portarlo tra le sue fila, come trampolino di lancio per arrivare pronto nel calcio europeo, sia a livello tecnico-tattico, sia a livello culturale, imparando la lingua.
L'accademia sudafricana ha permesso al giovane talento di crescere bene e prepararsi al grande salto, che è affettivamente avvenuto nel 2019, compiuti i 18 anni. Dopo pochi mesi nella squadra U23 dell'Ajax, che gioca nella seconda divisione olandese, viene già chiamato in prima squadra, ed esordisce il 12 maggio 2019 contro l'Utrecht. Questi anni li ha trascorsi dividendosi tra prima e seconda squadra, mostrando spesso di essere decisamente pronto per prendersi il posto da titolare tra i Lancieri. Dopo l'ultima partita, dubito che qualcuno avrebbe da ridire.
In passato però, nonostante il suo talento cristallino, Marc Overmars l'aveva bocciato, a causa del suo peso eccessivo, ma grazie alla sua forza di volontà, ma anche all'Ajax stesso che gli ha messo accanto degli esperti, è riuscito a recuperare un peso accettabile, e a trasformare il resto in muscoli. Traoré è un giocatore estremamente "piazzato", uno di quelli difficili da tirar giù, un fisico gli permette di sfondare qualsiasi linea difensiva, ma, anche guardando solo pochi sprazzi di partita, si nota come sia un giocatore estremamente eclettico: un po' punta di peso, un po' fantasista assist-man, un po' punta che aiuta la squadra, Lassina Traoré sembra essere un attaccante che fa tutto, che ha dalla sua parte tecnica e opportunismo, e nei cinque gol al Venlo mette in mostra tutto il suo repertorio.
L'Ajax non vede arrivare una punta di così alte aspettative dalle sue giovanili da molto, è vero, ma purtroppo si è già iniziato a parlare di Traoré come "erede di...", un atteggiamento da parte del giornalismo che porta spesso a non comprendere le caratteristiche peculiari di un giovane calciatore, e che rischia di portarlo troppo presto alle luci della ribalta. Per carità, difficile rimanere nascosti dopo una partita così tanto straripante, ma Traoré ha fatto molto bene fin ora ed è uno dei maggiori prospetti che ci siano in Europa, ma è ancora molto giovane e sappiamo bene quanti dei nostri feticci preferiti, quei ventenni che sembravano dover spaccare il mondo, siano finiti nel dimenticatoio.
La sua giovane età e la conseguente versatilità dovranno essere incanalati adeguatamente, senza pressarlo inutilmente, perché Lassina Traoré potrebbe essere il nuovo fenomeno che sbuca fuori dal vivaio della squadra di Amsterdam, dopo i recenti De Ligt, De Jong e Van De Beek. A proposito, fu proprio l'attuale difensore della Juventus a provinarlo e a dare l'ok arrivato in Olanda. Una storia ciclica, vedremo (con calma e pazienza) come Traoré riuscirà ad evolversi e migliorare. Lui dice di aver preso il talento dalla madre, ex capitano della nazionale femminile del Burkina Faso. Io non ho mai visto giocare sua madre, ma il talento c'è e si vede, ora sta a lui cercare di farlo fruttare il meglio possibile, e all'Ajax proteggerlo da quei media che rischiano di intossicare una bellissima storia come questa con paragoni davvero poco azzeccati a campioni affermati come Van Basten o Kluivert. Comunque sia, di sicuro, la prossima partita dell'Ajax non me la perderò neanche per sogno.
Segui 90min su Facebook, Instagram e Telegram per restare aggiornato sulle ultime news dal mondo della Serie A.