Lautaro contro Alvarez, oltre Inter-City: uno dei due sarà bicampeon
Ci sono 9 giocatori che hanno vinto Mondiale, Champions League e Pallone d'Oro in carriera, altri 11 che hanno vinto Mondiale e Champions nello stesso anno. Solitamente si gioca prima la competizione europea e soltanto in estate quella riservata a tutte le Nazionali del Mondo. La stagione 2022-23 si è pero rivelata abbastanza particolare.
La Coppa del Mondo in Qatar ha bloccato i campionati europei, congelando le stagioni di tutte le squadre di club per due mesi e restituendo, poco prima di Natale, un'Argentina in festa per settimane. È stato senza dubbio il Mondiale di Lionel Messi, poi di Emiliano Martinez, di Lionel Scaloni, Angel Di Maria, Enzo Fernandez e di tutti gli altri componenti della rosa.
Un Mondiale iniziato male, con la sconfitta contro l'Arabia Saudita che ha subito modificato le gerarchie dei titolari, per culminare poi con la partita più bella del XXI secolo, la Finale contro la Francia. A contendersi il ruolo di prima punta titolare negli schemi di Lionel Scaloni c'erano Lautaro Martinez e Julian Alvarez, due attaccanti eccellenti in periodi di forma diversi. La domanda principale di novembre e dicembre era: "chi gioca meglio con Messi"? Ora, a Mondiale acquisito, uno dei due argentini sarà bicampeon nella stagione 2022-23 e verrà aggiunto alla lista di cui sopra. Chi la spunterà?
Lautaro Martinez
Durante la stagione, con Samir Handanovic ormai riserva di André Onana, e la vicenda del PSG che ha tolto la fascia a Milan Skriniar, è diventato lui il vero leader e capitano dell'Inter. Un'Inter che ha faticato in Serie A perdendo 11 volte, le stesse di Udinese e Atalanta, una sola in meno rispetto a Torino, Monza, Fiorentina e Bologna; un'Inter incapace di pareggiare (soltanto 3), e vittoriosa negli altri 21 incontri disputati in campionato. Una squadra che ha vinto la Supercoppa contro il Milan e raggiunto la Finale di Coppa Italia battendo la Juventus. Salvo sorprese, dovrebbe centrare un posizionamento tra le prime quattro del campionato, ma non è comunque l'ottimo percorso in patria a cambiare il ritmo dei cuori nerazzurri.
Lautaro Martinez è tra i migliori della Serie A per gol segnati, secondo solo a un Victor Osimhen difficilmente raggiungibile. In Champions è a quota 3 reti e 3 assist, ma, se è vero che i gol si pesano e non si contano soltanto, i suoi sono muri portanti di un percorso che condotto l'Inter in Finale di Champions League 13 anni dopo l'ultima volta.
Il momento topico del suo Mondiale può rintracciarsi in quel calcio di rigore, l'ultimo, calciato con estrema freddezza contro l'Olanda, e capace di regalare la Semifinale con la Croazia; per quanto riguarda la Champions invece ne abbiamo diversi. C'è la prestazione da incorniciare al Camp Nou, con un gol e un assist che hanno eliminato il Barça dalla fase a gironi. Il passaggio per Barella e il gol della sicurezza nella sfida di ritorno in casa contro il Benfica e, per ultima, la rete esperta, di uno che ha segnato tanto, nella Semifinale del Meazza contro il Milan. La Finale di Istanbul la giocherà da titolare, da certezza offensiva della coppia dell'attacco che sceglierà Inzaghi e, soprattutto, da principale speranza dei tifosi nerazzurri.
Julian Alvarez
È complicato essere la riserva di Lautaro Martinez e poi quella di Erling Haaland. Per quasi tutti sarebbe praticamente impossibile cambiare le gerarchie e regalare il proprio ricordo ai tifosi. Quasi tutti però, perché questo discorso non riguarda Julian Alvarez. Al Mondiale ha impiegato poco a superare l'attaccante nerazzurro nella testa di Scaloni e ha concluso l'evento con la Coppa in mano e 4 gol, di cui 2 in Semifinale contro la Croazia. Al Manchester City non si è limitato ad applaudire i 50 e passa gol stagionali del collega norvegese. Ha accettato un ruolo di secondo piano e negli spezzoni concessi da Guardiola (in totale 2.310 minuti), ha siglato 16 gol e fornito 5 assist in tutte le competizioni. Complessivamente si tratta di 21 partecipazioni dirette alle reti del Manchester City, una ogni 110 minuti, entrando ben 25 volte a gara in corso.
In Premier ne ha fatti 8, in Champions ne ha segnati quanti Lautaro. Uno nella goleada dell'Etihad al Copenhagen, un altro condito da due assist contro il Siviglia. L'ultimo nella Semifinale contro il Real Madrid, con un solo minuto più recupero da giocare. Julian Alvarez non ha il killer istinct o lo strapotere fisico di Erling Haaland, e gli manca anche l'esperienza ad alti livelli di Lautaro Martinez. Ha 23 anni, la voglia di far gol e quella capacità innata di saper sfruttare ogni momento, ogni piccolo spazio concesso. Per Guardiola ovviamente non si tratta di un'opzione dall'inizioe, uno come Haaland non si potrà togliere dal campo nell'ultimo atto del Champions League, ma l'ex River è una risorsa a cui il catalano potrà affidarsi con piacere a gara in corso a Istanbul, magari spostato sulla fascia.