Lautaro da Pallone d'Oro e Inter da Champions: Guardiola lusinga i nerazzurri
La Champions League 2024/25 di Inter e Manchester City parte dall'Ethiad e da un affascinante remake della finale di Istanbul, che due anni fa vide i Citizens avere la meglio sui nerazzurri grazie al gol di Rodri. Pep Guardiola ritrova Inzaghi dunque e inaugura così il proprio percorso in questa Champions, con l'intenzione di arrivare fino in fondo alla competizione che, quest'anno, andrà in scena in una versione totalmente rinnovata. Lo stesso Guardiola ha parlato in conferenza stampa presentando la sfida di domani contro i nerazzurri, queste le sue parole:
La nuova formula: "Vogliamo vincere la prima partita, poi la seconda, poi alla fine vedremo. La classifica la vedremo strada facendo. E' nuovo per tutti, quindi l'anno prossimo avremo più esperienza se avremo fortuna di qualificarci. Abbiamo sempre vinto in casa in passato, quindi come minimo dovremo ripeterci" riporta FcInter1908.
Su Istanbul: "Anche lì giocarono una ottima partita. In Italia sono i migliori in assoluto, continuano ad avere lo stesso allenatore che conosce i nostri schemi. Ieri per la prima volta ho riguardato la gara di Istanbul".
Il ricordo di quella finale: "Una bella partita. Dopo aver segnato abbiamo avuto un'occasione, loro ne hanno avute due. Qualcuno ha lanciato una monetina e noi abbiamo vinto per quella volta. Se faccio l'analisi della partita c'è stata poca distanza. La gente ora ha visto l'Inter, sa che è bella, tosta e difficile. Questo comunque non è un girone classico, non ci sarà ritorno".
Il buon inizio di De Bruyne: "Sono d'accordo. Ma anche Haaland ha iniziato bene, sono tornati bene e ci aiutano molto, soprattutto in campionato. Abbiamo giocato solo poche partite, non tutte le settimane possono giocare tutti. Foden? Giocherà al centro, sì. C'è molta competizione tra loro per essere titolari. Voglio fare turnover, ma quando tocca a loro devono giocare bene, altrimenti ne faccio meno. Voglio coinvolgere tutti".
Su Haaland: "Sono numeri importanti, da Messi e Ronaldo. Per me se continua così va benissimo, anche senza migliorarsi. Ovviamente il suo obiettivo è quello di migliorarsi, diventerà un giocatore più forte continuando a giocare con noi. Io ho giocato undici anni da professionista e ho segnato 11 gol, lui in quattro partite ne ha già segnati nove... Arriverà al mio record tra un paio di partite (ride, ndr).
Sull'Inter: "E' una squadra storica, hanno una buona mentalità e sono costruiti per vincere tutte le partite. Hanno vinto molto negli ultimi anni, vuol dire che hanno una certa mentalità. I giocatori sanno di cosa sono capaci. Fanno un pressing abbastanza alto, ma sono anche disposti a soffrire in difesa, non è un problema per loro. Le palle inattive sono molto importanti. Acerbi, Pavard, Calhanoglu, Mkhitaryan, Bastoni sono giocatori che aiutano a partire dal basso. Non so se ci sarà Dimarco, ma sono una squadra completa. Hanno lo stesso allenatore e tanti giocatori che erano a Istanbul".
Il livello dell'Inter: "Prima della finale non mi aspettavo di essere molto più forte di loro. Lo dicevano i media, siete maestri in Italia nel dire di arrivare alle partita più deboli di altri. Sarà una gara diversa, vediamo se possiamo imporre il nostro gioco e giocare una bella partita".
Se Lautaro è da Pallone d'Oro: "Sì, può vincerlo, come no. Mi auguro lo vinca un giocatore della nostra squadra, ma lui senz'altro è di quel livello. Capitano, attaccante, giocatore dell'Argentina, per fare tutte queste cose devi essere speciale. All'Inter ce ne sono tanti di giocatori speciali".
Se è un'Inter da Champions: "Sì. La può vincere".