Lautaro Martinez si sbilancia sul caso Lukaku e spiega il no alla Saudi Pro League
Un Lautaro Martinez sempre più protagonista e leader, adesso anche capitano, ha preso la parola dalla tournée giapponese dell'Inter e ha parlato dei proprio obiettivi in nerazzurro soffermandosi anche sul noto caso Lukaku, col ritorno che appariva scontato e che invece è saltato per il silenzio del belga (con annessa apertura ad altri club): Queste le parole di Lautaro a La Gazzetta dello Sport:
Che Inter sta nascendo: "Crescendo, diciamo crescendo, il termine giusto è questo. Lo scorso anno abbiamo mantenuto l’asticella alta. Da tanti anni, almeno da quando sono qui io, l’Inter sta lavorando bene: si vedono i risultati, si raccolgono i trofei, con l’ultima Champions abbiamo riportato l’Inter nel posto che merita per la sua storia".
Se ripensa alle occasioni in finale col City: "Ma no, perché sono a posto con me stesso: ho fatto la scelta giusta. C’è chi dice che avrei dovuto passarla a Brozovic, chi a Lukaku. In quel secondo ho deciso così e va bene, ho rivisto tante volte i video con Guardiola già a terra... Ma non è l’unica occasione che abbiamo avuto quella sera, nella testa porto con me quanto di buono abbiamo fatto".
Obiettivo: "Dal momento in cui sono diventato capitano, ho in testa la voglia di vincere il campionato e di alzare io il trofeo. Io e i miei compagni ce lo siamo detti, abbiamo lasciato l’Inter in alto, la gente si aspetta tanto da noi e noi da lì ripartiremo".
Su Thuram: "Marcus è molto intelligente, sa usare bene il corpo, è anche molto tecnico. Ci serve, è un campione, ci darà una grande mano. Speriamo che capisca in fretta il modo di giocare dell’Inter e l’idea del mister, che conosca in fretta i compagni. Marcus è più simile a Edin, gli piace andare a prendersi il pallone lontano dall’area, giocare con la squadra, dialogare. Ma io mi sono sempre adattato con tutti, sia da prima sia da seconda punta".
Caso Lukaku: "Ci sono rimasto male, è la verità. Anche io ho provato a chiamarlo in quei giorni di caos, non mi ha mai risposto, lo stesso ha fatto con altri miei compagni. Dopo tanti anni insieme, dopo tante cose vissute insieme, sono rimasto deluso. Per carità, è una scelta sua. Gli auguro il meglio".
No all'Arabia: "È vero, le proposte sono arrivate. Ma sono felice all’Inter e felice a Milano, non ho motivo per cambiare, la mia famiglia la pensa come me".