Lazio, il doppio impegno pesa: c'è il rischio 6°-7° posto a fine stagione?

Centrare la qualificazione ai gironi di Champions League, dopo aver lottato con la Juve per lo scudetto nella scorsa stagione, è stato già un gran traguardo per la Lazio, che mancava da tanti dalla massima competizione europea per club. Un trampolino di lancio per la squadra di Simone Inzaghi, che ha poi centrato anche la qualificazione agli ottavi di finale dopo aver passato, da seconda, il girone con Borussia Dortmund, Zenit e Club Bruges. L'urna di Nyon però, lunedì scorso, non è stata benevola visto che ha riservato ai biancocelesti l'avversario peggiore possibile: il Bayern Monaco campione in carica.

Ci sarà tempo per pensare alla sfida a Lewandowski e compagni che si giocherà a febbraio, ma ora per la Lazio il problema è un altro. Il rallentamento in campionato che il doppio impegno ha imposto ai biancocelesti, reduci dalla sconfitta casalinga con il Verona e il pari di Benevento nella sfida tra i fratelli Inzaghi. Un ruolino che ora vede la Lazio all'ottavo posto, con una partita in più.

La rosa è stata potenziata dal presidente Claudio Lotito, ma sempre con (troppa) parsimonia: fino ad ora si è rivelata insufficiente a sostenere con gli stessi risultati (anche a causa di qualche infortunio di troppo), il doppio impegno Europa-campionato. E ora i biancocelesti rischiano di non centrare l'obiettivo minimo del 4° posto, visto che l'asticella si è alzata dopo la grande stagione scorsa.

Il campionato è ancora lungo e c'è tutto il tempo per recuperare il terreno perso, ma se la Lazio dovesse eliminare il Bayern Monaco e accedere ai quarti servirebbero altri innesti. Il discorso è che la sfida ai tedeschi, l'andata all'Olimpico, si giocherà a metà febbraio, dopo la chiusura della sessione di mercato invernale.

Diversamente, in caso di eliminazione, la rosa sarebbe tranquillamente in grado di affrontare campionato e Coppa Italia. Non si può prevedere il futuro, ma la programmazione è d'obbligo: Lotito ha due strade, quale percorrerà? Attendere o intervenire?

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