Lazio, Immobile (ri)mandato a casa: ore convulse a Formello, il retroscena
Per la Lazio, le ultime, sono state settimane a dir poco difficili. I biancocelesti, infatti, si sono ritrovati al centro dello "scandalo tamponi", con i test negativi secondo il centro di Avellino "Futura Diagnostica" - ora indagato - e positivi sia per la UEFA e sia per il Campus Biomedico. Una situazione altalenante che ha "permesso" a Ciro Immobile di scendere in campo con il Torino (segnando il rigore del pareggio) ma non contro lo Zenit in Champions League (e anche nella gara del 28 ottobre contro il Club Bruges).
Di conseguenza è stato anche il bomber principe della Lazio, suo malgrado, a vivere giorni durissimi. Ieri in conferenza stampa Simone Inzaghi aveva spiegato che per lui Immobile era negativo e quindi abile e arruolabile per la gara con la Juve, salvo poi vederlo tornare a casa per mettersi in quarantena insieme a Lucas Leiva e Strakosha, gli altri due positivi al Coronavirus secondo gli ultimi tamponi.
L'attaccante, secondo quanto rivelato dal Corriere dello Sport, ha chiesto chiarezza al club biancoceleste soprattutto dopo le ore convulse passate ieri a Formello. Immobile si è attaccato subito al telefono, probabilmente parlando anche con il presidente Claudio Lotito per provare a capire la situazione. Ma per il bomber di Torre Annunziata non c'è stato nulla da fare: è dovuto tornare a casa, dove attenderà ulteriori sviluppi.
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