Lazio, prima Luis Alberto e ora Milinkovic-Savic: ma se il problema fosse Sarri?

Milinkovic-Savic e Luis Alberto
Milinkovic-Savic e Luis Alberto / Insidefoto/GettyImages
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Non c'è pace in casa Lazio: in una stagione complicata, con risultati ben al di sotto delle aspettative, tiene oggi banco la vicenda riguardante il presunto litigio tra Maurizio Sarri e Milinkovic-Savic. La notizia è stata riportata da TMW e, a quanto pare, il serbo potrebbe essere escluso per la partita contro il Venezia, chiudendo anzitempo il suo 2021.

Non è la prima volta che Sarri ha da ridire contro uno dei top player della rosa biancoceleste, era già capitato a ottobre con Luis Alberto, spesso lasciato in panchina e mandato in campo solo negli ultimi minuti. Stavolta, nel mirino del tecnico c'è finito il serbo che insieme allo spagnolo ha fatto le fortune della Lazio negli ultimi anni.

Secondo quanto riportato dai media, Sarri non avrebbe digerito la fuga di Milinkovic dalla cena natalizia biancoceleste e alcune frasi di troppo proferite durante gli allenamenti: un modo di fare che, a detta dell'allenatore, è da giocatore presuntuoso e arrogante. Nello scacchiere del tecnico toscano non c'è spazio per prime donne e anche un intoccabile come il Sergente può perdere il suo posto se non si comporta da bravo soldato

SS Lazio Training Session
Sarri e Milinkovic-Savic durante un allenamento / Marco Rosi - SS Lazio/GettyImages

Siamo d'accordo nel dire che un allenatore non può tollerare uscite sopra le righe o atteggiamenti poco congrui da parte di un suo calciatore; però, visto che non è la prima volta che si verifica un battibecco a Formello, c'è da chiedersi se il problema non sia lo stesso Maurizio Sarri.

Dal punto di vista tecnico, gli si può dire ben poco: parliamo di un coach con grande esperienza che crede talmente tanto nei propri schemi di gioco da farli apparire quasi dei dogmi. Finora la Lazio non sembra aver metabolizzato il Verbo di Sarri e ha alternato ottime prove a prestazioni irriconoscibili. È prematuro parlare di flop, ma la decisione di Lotito di avviare una conversione al 4-3-3 dopo anni di difesa a tre fa sorgere diversi dubbi.

Ci chiediamo come mai, al momento di scegliere l'erede di Simone Inzaghi, la società ha optato per un profilo come quello di Sarri, e cioè di un allenatore puntiglioso, rigido e poco flessibile: tutte caratteristiche che non coincidono con il tipo di giocatori presenti nella rosa biancoceleste. Non è un caso che i primi "imputati" siano stati Luis Alberto e Milinkovic-Savic, centrocampisti che vogliono essere lasciati liberi di muoversi per inventare ed esprimere tutte le proprie potenzialità.

Qualche mese fa, Sarri ha spiegato come i due non potessero convivere in campo a causa della poca propensione difensiva dello spagnolo. Siamo d'accordo nel dire che il problema della Lazio riguardi gli equilibri della squadra, ma non tanto quelli in campo, quanto quelli tra allenatore e giocatori. Il Mago e SMS hanno fatto le fortune recenti della società e metterseli contro non può che nuocere alla buona riuscita del campionato.


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