Le 3 soluzioni per il Napoli in caso di esonero di Mazzarri
Il gol di Ngonge nel finale ha risparmiato al Napoli una clamorosa sconfitta interna col Genoa, nel sabato di Serie A, ma è evidente che il pari agguantato in extremis non cambi la sostanza di un bilancio magro per Walter Mazzarri dal suo ritorno in azzurro: ben 5 le sconfitte rimediate dall'esperto tecnico e una situazione di classifica che vede ormai complessa anche la rincorsa al quarto posto (con un'Atalanta in fuga e un Bologna che continua a sorprendere).
Anche il ruolo del traghettatore, di un "normalizzatore" in grado di condurre in porto la nave, sembra dunque in bilico per Mazzarri e non mancano voci sempre più insistenti legate a un possibile esonero, il secondo dopo quello ai danni di Rudi Garcia. Una situazione sicuramente delicata, data l'imminente sfida contro il Barcellona in Champions League in uno dei crocevia fondamentali di una stagione più ricca di ombre che di luci, dopo quella dello storico Scudetto.
L'arrivo di Mazzarri, anche al di là dei risultati, non ha saputo ricreare quella magica alchimia che ha caratterizzato la stagione scorsa e, a questo punto, le soluzioni in ballo sembrano comunque provvisorie: ancora traghettatori, dunque, rinviando all'estate ogni discorso più a lungo termine, ogni ipotesi di progetto e di profilo più ambizioso (e più gradito alla piazza).
Le possibili soluzioni per sostituire Mazzarri
Ma quali sono a questo punto i possibili candidati per la panchina del Napoli? Prendiamo in considerazione nello specifico cosa riportano oggi il Corriere dello Sport e Il Mattino, tre soluzioni diverse ma tutte - a modo loro - sicuramente sorprendenti.
Partiamo da quello che viene individuato come candidato principale, da quel Marco Giampolo ormai fermo dalla disastrosa esperienza alla guida della Sampdoria (con esonero dopo 2 punti in 8 giornate di campionato, nel 2022/23). Nonostante le ultime esperienze deludenti, secondo il Corriere dello Sport, Giampaolo sarebbe da ritenere il candidato "più autorevole e accreditato" in caso di ribaltone.
Anche le alternative suonano piuttosto curiose o comunque difficili da leggere in ottica futura: da un lato c'è l'idea di affidarsi all'attuale CT della Slovacchia, Francesco Calzona, col supporto di una bandiera azzurra come Marek Hamsik (in qualità di vice). Si tratterebbe di due ritorni: non solo quello del centrocampista, chiaramente legato alla piazza, ma anche quello di Calzona che - a Napoli - ha vestito i panni del vice di Sarri e poi di Spalletti (dopo l'esperienza a Cagliari con Di Francesco).
D'altro canto, sottolinea Il Mattino, la burrascosa chiusura tra De Laurentiis e Rudi Garcia non precluderebbe a priori ad un ritorno del francese in panchina: il presidente vorrebbe evitare un simile epilogo ma, secondo il quotidiano, anche un colpo di scena del genere non sarebbe da escludere in toto.