Le 7 rimonte Scudetto più incredibili della storia della Serie A
Questa sera, la Juventus ha la possibilità, battendo la Lazio, di chiudere, seppur non aritmeticamente, il discorso Scudetto. Vincendo, infatti, andrebbe a +8 sull'Inter di Antonio Conte a 4 giornate dalla fine. Se non dovesse riuscire a portare a casa i tre punti, però, non sarebbe da escludere la possibilità di una clamorosa rimonta da parte degli stessi nerazzurri o, perchè no, di una fra Atalanta e Lazio. Andiamo a vedere i casi più clamorosi della storia del nostro calcio.
1. La fine della Grande Inter
Stagione 1966/1967. Dopo aver dominato la scena italiana ed europea negli anni precedenti, l'Inter di Helenio Herrera non ha intenzione di fermarsi. Inizia benissimo il campionato, vincendo le prime 7 gare e laurendosi campione d'inverno alla fine del girone d'andata. Dietro la Juventus restava sempre a debita distanza e, alla trentesima giornata, servì su un piatto d'argento l'occasione agli uomini di Herrera di chiudere il discorso Scudetto. I nerazzurri, però, non solo non la sfruttarono, ma, nelle successive giornate, le ultime, persero ulteriori punti, con i bianconeri che, a 90 minuti dalla fine, si ritrovarono a -1. L'Inter, a Mantova, perde per una papera di Sarti, mentre la Juventus vince contro la Lazio. E' sorpasso-Scudetto. E' la fine della Grande Inter che, pochi giorni prima, aveva perso anche la finale di Coppa dei Campioni contro il Celtic.
2. Fatal Verona
Stagione 1972/1973. Situazione simile a quella vissuta fino a prima dell'emergenza Coronavirus in questo campionato. A lottare per la vetta, infatti, sono ben 3 squadre: Juventus; Lazio; Milan. I rossoneri di Nereo Rocco vogliono la stella, il decimo Scudetto e, infatti, conduce un grande torneo, riuscendo a tenere staccati i bianconeri di Giovanni Trapattoni. A sei giornate dalla fine, infatti, la Juventus era sotto di 5 punti (in un torneo in cui la vittoria valeva 2 punti). Nelle successive partite, tuttavia, il Milan inciampò diverse volte. All'ultima giornata, la classifica recitava: Milan 44, Juventus e, a sorpresa, Lazio a 43. All'intervallo, i rossoneri, che affrontavano la formazione più abbordabile, l'Hellas Verona, si trovava in svantaggio di ben 4 reti, i bianconeri stavano perdendo contro la Roma, mentre i biancocelesti pareggiavano a Napoli. Nei minuti finali, però, il clamoroso ribaltone. Gli uomini di Trapattoni rimontarono la Roma, la Lazio perse a Napoli, mentre il Milan chiuse con un perentorio 5-3 a favore degli scaligeri. E' il 15esimo Scudetto della Juventus, quello passato alla storia con il nome di 'fatal Verona'.
3. Rimonta 'cittadina'
Stagione 1975/1976. Tre anni dopo la 'fatal Verona', la Juventus si appresta a vincere ancora. Stavolta è lei davanti. A nove giornate dalla fine, infatti, è prima a 5 punti sull'inseguitrice, il Torino dei gemelli del gol Pulici e Graziani. Proprio a quel punto, però, i bianconeri ebbero un crollo. Persero contro il Cesena, dando modo ai granata di portarsi a -3. Settimana successiva, scontro diretto. Altra sconfitta per la Juve e Toro che comincia a crederci, essendo a - 1. L'Inter fa un ulteriore scherzetto a Zoff & Co. I granata sono avanti e prendono il largo, salvo poi perdere, a loro volta il vantaggio accumulato. A 90 minuti dal termine del campionato, il Toro è sopra appena un punto e pareggia contro il Cesena. I bianconeri, però, a sorpresa, perdono contro il Perugia (scenario che rivedremo). Il Torino è per la settima volta campione d'Italia.
4. Inizia l'era Sacchi
Stagione 1987/1988. Il Napoli di Maradona ha vinto il suo primo Scudetto l'anno precedente e sembra in procinto di iniziare un ciclo di vittorie. In quella stagione si aprirà effettivamente un'era, ma non quella dei partenopei. Il Milan del neo allenatore, Sacchi, infatti, dopo una partenza a handicap, comincia a risalire la classifica, raggiungendo il secondo posto alle spalle dei partenopei che, tuttavia, a 5 giornate dalla fine della Serie A, sono a + 4. Le speranze di rimonta sembrano poche. Invece Maradona e compagni incappano in una sconfitta e un pareggio. Allo scontro diretto, il Milan giunge con una sola lunghezza da recuperare e vince, sorpassando il Napoli. I rossoneri pareggeranno qualche partita, ma, ormai, i partenopei non ci credono più. Inizia l'era Sacchi.
5. La rimonta cauta di Zaccheroni
Stagione 1998/1999. L'ambiziosa Lazio di Cragnotti, guidata da Sven Goran Eriksson, conduce un campionato fantastico. Dopo tanti sforzi economici, sembra arrivato il momento di festeggiare l'impresa: la Lazio sul tetto d'Italia. I biancocelesti, infatti, si ritrovano a fare una corsa quasi su sè stessi. A 7 giornate dalla fine si ritrovano a + 7 sul Milan di Zaccheroni che, al contrario, non aveva iniziato il torneo nel migliore dei modi, ma, ora, stava infilando, quatto quatto, diverse vittorie. Punti che, nonostante ormai sembrassero inutili, portarono, a sorpresa, i rossoneri a - 1 dalla Lazio, nel frattempo, incappata in due sconfitte. Gli uomini di Eriksson, ritrovatisi di punto in bianco col fiato sul collo, non ressero la pressione e, a 4 dal termine, si fecero superare dal Milan che, con la vittoria a Perugia all'ultimo turno, festeggiarono il loro 17esimo Scudetto.
6. La rivincita biancoceleste
Stagione 1999/2000. Se l'anno prima, la Lazio, dovette subire una cocente rimonta da parte del Milan, la stagione immediatamente dopo si prese la sua rivincita. La Juventus di Ancelotti, infatti, a 8 giornate dalla fine del campionato, sono stabilmente in vetta con un margine di ben 9 punti sulla seconda. La Lazio, però, non si arrende, continua a vincere e, alla 27esima, grazie alla vittoria del Milan sui bianconeri, si porta a - 6. Passano sette giorni e i biancocelesti battono la Juve, -3. Gli uomini di Eriksson, poi, pareggiano a Verona, tornando a - 4, ma, a 2 turni dalla fine, i bianconeri perdono proprio con l'Hellas. Ultima giornata, Lazio a - 2. I biancocelesti battono la Reggina e aspettano notizie da Perugia, dove la Juve, causa pioggia, sta giocando posticipatamente. I ragazzi di Ancelotti vengono trafitti da Calori e, così, la rivincita biancoceleste è servita.
7. 5 maggio 2002
Stagione 2001/2002. L'Inter di Hector Cuper può contare su un attacco da favola. Davanti ci sono Ronaldo e Vieri. Tuttavia, entrambi si infortunano spesso. Nessun problema, i nerazzurri vincono ugualmente e, dopo aver sorpassato la Roma, a cinque giornate dal termine si ritrovarono a + 3 sui capitolini e a + 6 sulla Juventus. Lo Scudetto sembrava assegnato. Invece no. L'Inter perde con l'Atalanta e, a due turni dalla fine, pareggiano con il Chievo. Al fischio d'inizio dell'ultima partita, la classifica recita: Inter 69, Juventus 68, Roma 67. I nerazzurri, comunque, sono ancora super favoriti. Di fronte, infatti, hanno la Lazio con cui c'è uno storico gemellaggio e che non ha più nulla da chiedere al campionato. Invece il crollo. I biancocelesti battono 4-2 l'Inter che finisce addirittura terza dietro a Juventus (campione d'Italia) e la Roma.
Segui 90min su Facebook, Instagram e Telegram per restare aggiornato sulle ultime news dal mondo della Serie A!