Le 7 salvezze a stagione in corso di Davide Ballardini

È la notizia delle ultime ore. Davide Ballardini sta per tornare in Serie A. Dopo l'esonero di Alessio Dionisi sarà il Sassuolo a riportare nel massimo campionato italiano uno degli allenatori iconici del XXI secolo, almeno per gli appassionati di salvezze. Se la capacità di incidere a stagione in corso fosse il metro principale per misurare la bravura di un tecnico, ci sarebbe un abisso tra Ballardini e tutti gli altri.

15 stagioni in Serie A, esclusa la corrente, senza mai completarne una. Una storia di esoneri e subentri, di ritorni e salvezze a stagioni iniziata che rendono la sua carriera ineguagliabile. Il Sassuolo ha salutato Dionisi dopo oltre due anni e mezzo di gestione, accompagnandolo alla porta a causa di 10 sconfitte nelle ultime 13 gare e una situazione bollente. Il club neroverde è terzultimo in classifica, a quota 20 punti. Un qualcosa di recuperabile visto che le altre non sembrano correre a perdifiato verso la salvezza, ancor di più dopo che Carnevali si è assicurato il maggior esperto su questo tema.

Davide Ballardini ha festeggiato la salvezza 7 volte in carriera dopo essere subentrato a stagione in corso. Ci riuscirà ancora?

Le 7 salvezze di Davide Ballardini

Zio Balla per i tifosi del Genoa e, per estensione, per tutti coloro che si sono appassionati alla sua particolare storia. Nato a Ravenna nel 1964, Ballardini ha iniziato la sua carriera da allenatore molto giovane, a 24 anni, partendo appunto dal settore giovanile del Bologna. 16 anni con i ragazzi prima del grande salto, prima delle avventure negative e delle salvezze che l'hanno reso indimenticabile.

Il primo approccio tra i pro è con la Sambenedettese, in C1, in un campionato a due gironi in cui erano presenti anche Massimiliano Allegri (SPAL) e Maurizio Sarri (Sangiovannese). La prima e ultima stagione completa della carriera di Davide Ballardini. Poi il salto complicato in A, a Cagliari, durato solo 9 turni, e la retrocessione in cadetteria con il Pescara (6 giornate).

La storia delle salvezze di Davide Ballardini inizia nel 2007 quando viene chiamato per la seconda volta sulla panchina sarda, a ridosso del girone di ritorno di Serie A. Sostituisce Nedo Sonetti e nelle 21 gare alla guida del Cagliari ottiene 32 punti, con una media di 1.52 a partita e le vittorie illustri contro Napoli, Lazio e Fiorentina, oltre al pari con la Juventus.

La stagione seguente è la sua migliore in Serie A, ma anche in questo caso non possiamo citarla come completa. Zamparini concede una sola gara di campionato (e due sconfitte in Coppa Italia) a Stefano Colantuono prima di puntare, dalla seconda, su Ballardini. Con il Palermo il tecnico di Ravenna disputa 37 panchine ottenendo 57 punti, con una media di 1.54 e un campionato rilevante al punto che lo porterà a firmare per la Lazio nella stagione successiva.

Come potrete immaginare le annate che iniziano dalla prima giornata si traducono in dei fallimenti e per il terzo acuto di Zio Balla occorre attendere la stagione 2010-11. Il Genoa esonera Gian Piero Gasperini e comincia la storia d'amore con il tecnico che la salverà in totale 4 volte. Nella prima ottiene 40 punti in 28 partite, con una media di 1.40 a gara e lo smacco alla Sampdoria nel derby che condanna i blucerchiati alla retrocessione. Torna a Genova due anni più tardi e delle 17 partite in panchina nella stagione 2012-13 ne perde soltanto 4, ottenendo i 21 punti necessari per piazzarsi al 17º posto. Un miracolo e la matematica certezza arrivata in uno 0-0 casalingo contro l'Inter.

Per la salvezza seguente occorre attendere altre 3 stagioni ed è nuovamente in una piazza che conosce. Il Palermo di Zamparini accoglie 6 nomi diversi in panchina e tra questi c'è ovviamente anche quello di Ballardini, che resta alla guida dei rosanero per un totale di 13 partite, le ultime 7 girone d'andata e le ultime 6 di quello di ritorno. Il bilancio è di 18 punti, 11 quali conquistati nelle ultime 5. Una salvezza insperata che gli vale la permanenza anche nella stagione seguente.

A Genova cominciano ad abituarsi. E quando torna alla 13ª giornata della stagione 2017-18, inverte subito la classifica del Grifone. La squadra ha una solidità che gli permette di incassare soltanto 24 gol in 26 giornate e conquistare 35 punti che conducono a una salvezza con ampio margine, al 12° posto in classifica. L'ultimo ritorno è molto recente. Risale alla stagione del Covid, 2020-21, con stadi mezzi vuoti e un Genoa che fa ancora molta fatica. Di gare ne disputa 25 e di punti ne ottiene sempre 35, salvandosi all'11° posto e interpretando, volente o nolente, il ruolo di Re delle salvezze, genio delle situazioni impossibili.

Nella sua carriera sono mancati periodi negativi, inizi brucianti o esoneri scontati, ma a stagione in corso, mentre sta per accomodarsi sulla panchina di un Sassuolo che punta a riprendersi, la narrazione corretta deve necessariamente concentrarsi sul suo anomalo numero di retrocessioni evitate.