Le armi di Inghilterra e Germania nella finale dell'Europeo Femminile
L'Europeo Femminile è arrivato al suo atto finale, nella migliore cornice possibile per chiudere il sipario su questa edizione: lo scenario è quello di Wembley, stadio che si preannuncia gremito e che spera di accompagnare l'Inghilterra alla sua prima affermazione in un Europeo, approfittando appunto della spinta dei tifosi.
Dall'altra parte, con l'intenzione di rovinare i piani inglesi, c'è la Germania: formazione che - nonostante l'enorme tradizione nel calcio femminile - è arrivata a quest'ultimo atto persino in sordina rispetto ad altre realtà fin qui più reclamizzate ma che hanno dovuto abdicare tra quarti e semifinali (come Francia, Spagna, Olanda o Svezia). Vediamo dunque, a poche ore dalla sfida che deciderà la vincitrice, quali potrebbero essere gli aspetti in grado di dare una spinta fondamentale alla Nazionale guidata dalla Wiegman o a quella di Martina Voss-Tecklenburg.
Le armi dell'Inghilterra
Innanzitutto una potenziale arma a doppio taglio, come del resto sperimentato dai colleghi maschi poco più di un anno fa proprio a Wembley: la spinta del pubblico, con uno stadio pronto a spingerti verso il successo, può da un lato permettere di cavalcare l'entusiasmo e di indirizzare i momenti più duri di una partita ma, d'altro canto, non mancano le insidie di una pressione chiaramente spostata proprio sulle inglesi. Valutando i numeri, eccellenti sia pensando all'Inghilterra che alla Germania in questo Europeo, balza chiaramente all'occhio il potenziale offensivo delle inglesi, anche al di là dell'impatto della Mead.
L'Inghilterra è di gran lunga la squadra che detiene il miglior bottino di reti, addirittura 20, e a seguire le inglesi è proprio la Germania, ben distante, con 13 gol fatti. Oltre alla Mead, a quota 6, troviamo anche Alessia Russo con 4 gol e una serie di calciatrici a quota 2 gol fatti (Stanway, White, Kirby) a dimostrazione dei tanti pericoli potenziali per le difese avversarie, anche se solide come quella tedesca. Rispetto alla Germania, poi, è evidente che appaia ancor più clamoroso il rendimento tenuto fin qui: già detto dei gol a valanga, si sottolinea anche la tenuta difensiva, con un solo gol subito (statistica identica a quella tedesca). Ma non finisce qui: l'Inghilterra è stata la miglior Nazionale del torneo, dopo la Spagna, a livello di precisione dei passaggi e di possesso palla, risultando tra le più precise ed efficaci anche nei cross.
Le armi della Germania
Passando alla Germania e alle potenziali armi a disposizione, come già accennato, potremmo vedere il rovescio della medaglia di uno stadio ad ampia prevalenza inglese: il ruolo di guastatrici si può certo associare perfettamente alla tedesche, intenzionate a rovinare la festa delle avversarie proprio sul più bello e a sfruttare le minori pressioni mediatiche.
Un possibile paradosso dunque: outsider per un giorno, parlando della Nazionale più titolata del calcio femminile e con una tradizione ben superiore a quella inglese pensando anche ai soli Europei (ben 8 i titoli conquistati, il più recente nel 2013). Sul fronte delle statistiche, al di là di una implacabile Popp (miglior marcatrice insieme alla Mead, a quota 6) si sottolineano la grande tenuta difensiva, già citata, ma anche il cinismo e la capacità di pressare in modo efficace e aggressivo le avversarie, un'arma potenzialmente letale contro un'Inghilterra che - sulla carta - potrebbe tenere in mano il pallino del gioco fin dalle prime battute.
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