Le aspettative di Pioli per il ritorno e le idee sul mix giovani-esperti al Milan
Il Milan di Stefano Pioli non sbaglia nella prima sfida di Serie A del 2024. Tre gol per stendere l'Empoli e tornare alla vittoria in trasferta. Nel primo tempo apre Loftus-Cheek su assist di Leao e raddoppia Giroud su rigore; nel finale di partita la chiude Chaka Traoré in contropiede. Le parole del tecnico rossonero Pioli nel postpartita ai microfoni di Dazn.
Sulla vittoria e la gestione: "Dobbiamo stare attenti per tutta la partita. Richiamavo l'attenzione. Abbiamo fatto bene a gestire il pallone, ma bisognava anche puntare la porta avversaria perché chiuderla voleva dire fare il terzo gol, perché venivamo da esperienze brutte. Però sicuramente abbiamo messo in campo una prestazione e un atteggiamento positivo".
Sul girone di ritorno: "Dobbiamo fare un girone di ritorno nettamente superiore a quello dell'anno scorso. L'anno scorso buon girone d'andata, ma soltanto 32 punti nel ritorno. Quest'anno dobbiamo fare meglio. Passato un momento delicato, adesso vogliamo tornare a giocare come sappiamo e a fare tanti punti".
Sul momento negativo alle spalle: "Le stagioni hanno momenti negativi e positivi. Quello negativo credo sia alle spalle, non possiamo sempre continuare a pensare a cosa potevamo fare. Ci sono tante partite e possibilità perché questa stagione possa essere positiva. Bisogna continuare a lavorare e a migliorare. La squadra ha ora un buon livello e ci aspetta una bella partita in Coppa Italia con l'Atalanta in una competizione importante".
Su Theo e Loftus-Cheek: "Theo è un giocatore fortissimo, con intelligenza sul campo e fisicità che pochi nel mondo hanno. Si sta applicando con intensità e attenzione da centrale, in un modo che a volte da terzino non ha fatto sul campo. Sta facendo prestazioni di altissimo livello negli interventi e anche in costruzione, poi vedremo, ma ci sta dando veramente tanto in quel ruolo quindi è giusto continuare così per ora. Loftus è un giocatore che deve segnare, riempire l'area, ha fisicità, tecnica, tempi d'inserimento. Non lo facevo così offensivo all'inizio dell'anno. Non dico doppia cifra, ma ha tutte le capacità per fare tanti gol".
Sui giocatori esperti e giovani: "Quando giocavo io i giocatori esperti si allenavano un po' da soli. Invece adesso sono quelli più professionali, che si vogliono allungare la carriera, più disponibili. A volte i giovani vogliono tutto subito e non sono così disposti a meritarsi qualcosa. È stato svolto un grande lavoro nel settore giovanile del Milan, che ha portato questi ragazzi nella rosa del Milan. Siamo contenti e orgogliosi perché si è formato un gruppo importante, senza vecchi, giovani, nuovi. Un gruppo che vuole lavorare bene e dare il meglio in ogni partita".