Le idee di mercato dal gruppo I di qualificazione a Euro 2024
Il gruppo I di qualificazione a Euro 2024 prometteva spettacolo visto che era uno dei pochi a vantare sei nazionali anziché cinque. Tuttavia, le aspettative non sono state mantenute e a una giornata dal termine i verdetti sono già certi: Romania e Svizzera hanno infatti staccato il pass per la Germania, anche se si daranno battaglia per la lotta al primo posto, mentre a Israele toccherà aspettare gli spareggi. Non c'è invece niente da fare per Kosovo, Bielorussia e Andorra il cui unico posto prenotato è quello sul divano per seguire l'Europeo da lì.
Volete una buona ragione per seguire l'ultimo turno del gruppo I? Ecco allora un giocatore per squadra da seguire perché ne sentiremo sicuramente parlare in ottica mercato.
Romania - Radu Dragusin
Fino a qualche tempo fa il suo nome era solo uno dei tanti tra le plusvalenze fittizie che hanno visto protagonista la Juventus, ma col senno di poi ci verrebbe da dire che i 5 milioni di euro spesi dal Genoa per acquistare un allora 19enne Radu Dragusin sono più che proporzionati al talento di un centrale moderno, che coniuga una mole imponente e una grande forza fisica a delle interessanti doti in fase di palleggio. Il classe 2002 è il perno della difesa di Gilardino, che lo impiega indipendentemente in una linea a tre o a quattro. Adesso il suo cartellino vale 10 milioni di euro, qualche settimana fa si diceva che il Newcastle fosse pronto a offrirne addirittura 40 ma poi non se n'è parlato più. Quel che è certo è che a giugno il Grifone dovrà fare i salti mortali per trattenerlo.
Svizzera - Zeki Amdouni
La Svizzera è una nazionale che negli ultimi anni ha vissuto una discreta fortuna (noi italiani lo sappiamo bene, purtroppo), poiché trascinata da una delle generazioni più talentuose della sua storia. L'unica sfortuna che le ha impedito di compiere un salto di qualità è stata la mancanza di un centravanti che la mettesse dentro con continuità. Poco importa però se i vari Xhaka, Shaqiri e Schär stanno invecchiando, alle loro spalle ci sono delle nuove leve molto promettenti, tra i quali non si può non menzionare Zeki Amdouni, un classe 2002 che la scorsa estate si è trasferito al Burnley per quasi 20 milioni di euro e sulle cui spalle si aggrapperà l'attacco del futuro dei rossocrociati. Per ora ha segnato un solo gol in Premier League, ma con la sua nazionale i centri in 10 partite sono già 6.
Israele - Oscar Gloukh
Scorrendo la rosa della nazionale israeliana ci si accorge che l'età media dei convocati è piuttosto alta per una squadra che non lotta per chissà quale obiettivo e che in teoria potrebbe concedersi il lusso di far giocare giovani interessanti con continuità. Forse il problema è più ampio e rimanda a una generale latitanza di giocatori promettenti. L'unico fiore nell'asfalto è Oscar Gloukh, trequartista classe 2004 che gioca nel Salisburgo e che quindi, nell'universo RedBull, ha l'opportunità di crescere e diventare il punto di riferimento per il suo paese già nel prossimo futuro.
Kosovo - Vedat Muriqi
Ormai abbiamo imparato che il mercato agisce secondo vie misteriose e che il trasferimento no-sense è sempre dietro l'angolo, soprattutto se parliamo di attaccanti. Dopo un paio di stagioni da meteora alla Lazio, Vedat Muriqi si è rilanciato al caldo delle Baleari, dove con la maglia del Mallorca sta segnando una valanga di gol in Liga. Rimane sempre il centravanti sgraziato che avevamo visto in biancoceleste, ma la sua efficacia è davvero impressionante. Ormai il Pirata va per i 30 anni, ma magari un top club alla ricerca di un bomber affidabile potrebbe affidarsi a lui e mettere sul piatto i 15 milioni di euro del suo cartellino.
Bielorussia - Vladislav Morozov
Due gol in 9 partite non sono proprio un bottino entusiasmante ma Vladislav Morozov ha tutte le carte in regola per poter essere la macchina da gol della Bielorussia. A soli 23 anni è il perno offensivo della Dinamo Minsk, club abituato a giocare in campo europeo e che gli ha dato l'occasione di mettersi in mostra in Conference League, dove ha raccolto 1 rete e 1 assist in due gare. Non diventerà il nuovo astro del calcio dell'est Europa, ma qualche soddisfazione può senz'altro togliersela.
Andorra - Iker Alvarez
A chiudere uno dei gruppi più noiosi di queste qualificazioni è Andorra, un piccolo principato incastonato tra Spagna e Francia che non ha molto da dire quando si parla di calcio. Certo, l'ex Barcellona Pique è il proprietario dell'omonimo club, ma per ora l'unica nota lieta del Principato è Iker Alvarez, un portiere di 22 anni che gioca nella seconda squadra del Villarreal e che ad oggi sembra l'unico abbastanza forte nel suo paese da poter sgomitare nel calcio professionistico. È cosa buona e giusta che una nazionale destinata a incassare valanghe di gol abbia un estremo difensore affidabile, no?