Le leggende diventate allenatori dei club di cui hanno fatto la storia
Nel mondo della fiction televisiva c'è un meccanismo che, più di altri, contribuisce a fidelizzare lo spettatore e a generare in lui quel consolante senso di familiarità: il "ritorno del già noto" permette dunque di ritrovarsi in ciò che si vede, di individuare uno schema che ci risulti conosciuto. Un sistema che abbiamo modo di applicare ad altre aree, il calcio per primo ci offre una costante epica del ritorno, esempi di calciatori divenuti simboli e - dunque - legati alla stessa identità di un club, ben oltre il ritiro, oltre il peso degli anni.
Si può notare una comune ricerca dell'effetto revival, di una qualche forma di immortalità, anche a livello societario, con tante parole dedicate (in tono diverso) al ruolo (effettivo o solo auspicato) delle bandiere nei rispettivi club di riferimento: Totti alla Roma, Del Piero alla Juve oppure il caso Maldini al Milan, con un ruolo cardine raggiunto e poi forzatamente abbandonato, con tanto di coda polemica.
Un destino ancor più delicato è quello che appartiene agli ex calciatori che, abbandonato il calcio giocato, scelgono di proseguire come allenatori la loro vita calcistica, un risvolto non sempre agevole che può condurre - tornando al tema iniziale - anche a intrecci suggestivi col proprio passato. Succederà oggi a Daniele De Rossi, con la sua Roma, ed è accaduto ad altri mostri sacri prima di lui.
1. Pep Guardiola - Barcellona
Presenze da giocatore: 384
Partite da allenatore: 247
A differenza di altre leggende prese in considerazione non rientra nella top ten dei più presenti nel club ma è evidente che l'evoluzione di Guardiola come calciatore passi per intero dal Barcellona, a livello giovanile e successivamente per 11 stagioni in prima squadra. Al contempo il segno principale di Pep sul mondo blaugrana passa dalla panchina, dalla capacità di diventare uno dei tecnici più influenti e vincenti dal 2000 in poi. In questo caso, più unico che raro, è chiaro che il percorso da tecnico sia riuscito a superare quello - pur importante e degno - vissuto da calciatore, sia pensando all'impatto sul Barcellona che sul mondo del calcio in senso più ampio, con tanti tecnici che ne fanno tuttora un faro e un modello di riferimento.
2. Johan Cruijff - Ajax e Barcellona
Presenze da giocatore: 327 (Ajax), 180 (Barcellona)
Partite da allenatore: 115 (Ajax), 432 (Barcellona)
Capace di cambiare il calcio da giocatore, indirizzando in modo dirompente il movimento olandese negli anni '70 e lasciando un'impronta indelebile a livello internazionale, e in grado poi di elevare lo status del Barcellona nel corso degli anni '90, lasciando un'eredità preziosa anche per lo stesso Guardiola e per il suo sviluppo come tecnico. Cruijff rappresenta uno dei rari casi di fuoriclasse sul campo come in panchina, portatore di quel concetto di "calcio totale" che consegnò alla ribalta il suo Ajax. Il tutto sottolineando la capacità, senza uguali, di ribadire il proprio status di leggenda in entrambi i club che lo hanno visto protagonista, sul campo come in panchina, a livello di successi ma ancor prima come impronta sul futuro.
3. Franz Beckenbauer - Bayern Monaco
Presenze da giocatore: 582
Partite da allenatore: 20
In questo caso, come nella maggior parte dei prossimi che tireremo in ballo, lo status da giocatore risulta prioritario e ben più rilevante rispetto a quello di tecnico. Parliamo del resto di una leggenda del calcio tedesco, fuoriclasse recentemente scomparso e in grado di cambiare radicalmente - da giocatore - il ruolo del difensore. Per quanto riguarda l'avventura in panchina il momento di massima gloria è chiaramente il successo ai Mondiali '90 (è uno dei tre ad aver vinto il Mondiale da giocatore e allenatore), al Bayern è stato tecnico per sole 20 partite complessive (in due diverse stagioni) ma può vantare la vittoria di una Bundesliga e di una Coppa UEFA.
4. Frank Lampard - Chelsea
Presenze da giocatore: 648
Partite da allenatore: 95
Terzo calciatore per presenze con la maglia dei Blues, protagonista assoluto della storia del club londinese (con 211 gol segnati). Arrivato nel 2001 dal West Ham e partito al termine della stagione 2013/14, dopo un lungo e vincente percorso riallacciato poi da allenatore senza però gli stessi risultati. In qualità di tecnico ha concluso una sola stagione per intero, arrivando quarto, per poi essere esonerato l'anno successivo. Tornato in panchina tra aprile e giugno del 2023, ha rimediato ben 6 sconfitte su 9 partite complessive, senza dunque trovare il definitivo riscatto sulla panchina del suo Chelsea.
5. Xavi - Barcellona
Presenze da giocatore: 767
Partite da allenatore: 116 (ancora in carica)
L'attuale allenatore del Barcellona è il secondo calciatore, alle spalle del solo Messi, per presenze collezionate con la maglia blaugrana: ben 767, condite da un gran numero di trofei e dalla consacrazione come uno dei migliori centrocampisti di sempre (accanto al "gemello" Iniesta). La sua carriera da allenatore ha seguito fin qui una traiettoria insolita, partita dal Qatar e arrivata proprio al suo Barcellona, dal novembre 2021 in sostituzione di Koeman fino ad oggi. Una posizione non facile quella alla guida dei blaugrana, in un periodo storico non semplice per il club catalano, posizione che Xavi difenderà ovviamente con le unghie con i denti al di là di pressioni e critiche.
6. Guillermo Barros Schelotto - Boca Juniors
Presenze da giocatore: 224
Partite da allenatore: 117
Spostiamoci in Sudamerica per trovare un altro simbolo, parliamo in questo caso del secondo giocatore nella classifica dei più titolati con la maglia del Boca Juniors, capace di lasciare il segno con gli Xeneizes sia da calciatore (dal '97 al 2007) che in panchina. Nel periodo vissuto sul campo Schelotto ha ottenuto ben 6 campionati argentini e ha vissuto anche grandi momenti a livello internazionale: Copa Libertadores in 4 occasioni e 2 Coppe Intercontinentali. Da allenatore, seppur in un periodo più breve (dal 2016 al 2018) Schelotto è riuscito a mantenere fede alla propria storia di vincente, ottenendo 2 campionati argentini alla guida del suo Boca.
7. Ole Gunnar Solskjaer - Manchester United
Presenze da giocatore: 366
Partite da allenatore: 168
Solskjaer non figura nella top ten dei calciatori più presenti nella storia dei Red Devils, considerando il gran numero di leggende dello United - anche in contemporanea col norvegese - ma è indubbio che si tratti di un calciatore in grado di lasciare un timbro indelebile nella storia del club. Il gol che regalò la clamorosa rimonta sul Bayern nel recupero, in finale di Champions, lo rende insomma immortale agli occhi dei Red Devils. Ferguson, quando lo allenava, aveva profetizzato un possibile futuro da tecnico: Solskjaer è riuscito ad arrivare sulla panchina dello United ma l'impatto non è stato epocale come quello del suo mentore. Restano comunque da sottolineare il terzo e il secondo posto delle uniche due stagioni vissute per intero in panchina.
8. Gennaro Gattuso - Milan
Presenze da giocatore: 468
Partite da allenatore: 83
Il peso del diverso periodo storico vissuto dal Milan con Gattuso da calciatore e con Gattuso da allenatore è evidente, impossibile da non considerare. Il bilancio sul campo è di primo piano e vede Ringhio vantare il settimo posto in assoluto per presenze in rossonero, un bilancio che - al di là della nota generosità messa in campo - trova poi nel palmares un timbro ulteriore (tra campionati e Champions League conquistate). Diverso il discorso da tecnico, in un periodo complesso dei rossoneri (anche a livello societario), prima del recente riscatto targato Pioli: per Gattuso un sesto posto da subentrante e un quinto posto.
9. Danny Blind - Ajax
Presenze da giocatore: 493
Partite da allenatore: 64
Anche nel caso di Blind, come in quello di Gattuso, è evidente il distacco tra il periodo da calciatore dell'Ajax e quello (breve) vissuto come tecnico degli stessi Lancieri. Sul campo Blind è il calciatore che vanta il record assoluto di presenze con la prestigiosa maglia dell'Ajax, un record che si impreziosisce ulteriormente osservando il ricco palmares dell'ex difensore (con campionati vinti in sequenza e persino un successo in Champions League, Coppa UEFA e Coppa delle Coppe). Ben più breve e meno fortunata, come nel caso di Gattuso, l'esperienza in panchina: Blind è stato allenatore dell'Ajax dal 2004 all 2006, arrivando secondo da subentrante e solo quarto nel 2005/06.