Le linee guida sul mercato per la Juve del futuro (e il ruolo della Next Gen)

Cristiano Giuntoli e Manna
Cristiano Giuntoli e Manna / Nicolò Campo/GettyImages
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L'approvazione da parte del CdA del bilancio relativo alla stagione 2022/23, per la Juventus, rappresenta anche l'occasione - perlomeno mediaticamente - per ragionare su quelle che saranno le prospettive future del club bianconero e, soprattutto, per provare a capire quale approccio avrà il club torinese sul mercato.

Si proseguirà sulla linea già intrapresa, quella votata alla sostenibilità, o si sogna un ritorno a qualcosa di differente e a nomi dal maggiore lustro? L'edizione odierna di Tuttosport in questo senso appare piuttosto chiara e pone la continuità come una certezza: il ricambio generazionale e il costante monitoraggio del monte ingaggi rappresentano insomma delle fondamenta cruciali a cui accostare ovviamente il rendimento sportivo, col ritorno in Champions League come faro.

L'obiettivo sul mercato resta dunque quello di spendere quanto si incassa o persino di chiudere in positivo le varie sessioni, un'idea che di fatto punta ad avere un club che risulti meno dipendente dai risultati delle singole annate o dal rendimento di uno o due singoli particolarmente pesanti per il bilancio.

Il ruolo della linea verde appare cruciale in questo senso, sia pensando agli acquisti futuri che a quei giocatori che emergeranno dalla Next Gen ed entreranno a far parte più o meno gradualmente delle rotazioni della prima squadra, andandosi ad affiancare a qualche elemento più esperto. L'idea di base è quella di costituire una rosa globalmente meno costosa rispetto al passato, con un livello medio comunque importante, e individuare 2-3 giocatori su cui investire maggiormente.