Le maglie più belle della storia del calcio
Cosa rende bella una maglia da calcio? Quali sono i criteri estetici che possono, in astratto, consegnare alla memoria una divisa? Diventa complesso scoprire dettami predefiniti, immaginare regole o abbinamenti cromatici che funzionino in sé: la reale forza di una maglia - al presente ma ancor più in una prospettiva dilatata - risiede nella sua forza evocativa, nell'insieme di associazioni d'idee scaturite, dai volti e dalle giocate di un campione che si fondono - appunto - con una certa divisa. Ecco dunque che la bellezza scopre una diversa accezione, arriva a noi come potenza evocativa, tocca l'immaginario più dell'estetica: quali sono le maglie che, nella storia, hanno saputo - tra club e Nazionali - assumere un significato maggiore, quelle in grado di consegnarsi alla storia e di restarvi impresse in modo indelebile?
50. Olympique Marsiglia 1989/91
Fino alla fine degli anni '80 l'OM era caratterizzato dal bianco e dal blu, anziché dal celeste subentrato successivamente: le divise che sancirono un simile cambiamento risultarono poi anche fortunate sul fronte dei risultati, accompagnando l'OM in finale di Coppa dei Campioni nel 1990/91 (coppa vinta poi due stagioni dopo).
49. PSG 1976/77
La realtà del PSG, priva della stessa tradizione di club come OM e Saint-Etienne, è stata ovviamente caratterizzata dalla faraonica rivoluzione che - negli ultimi 10 anni - ha regalato anche soluzioni inedite e sorprendenti a livello di maglie. Si sottolinea però, qui, un classico ancora lontano da ogni stravolgimento: una divisa degli anni '70 con la banda rossa verticale (ispirata all'iconico Ajax) su sfondo blu.
48. Perù 1978
Maglia realizzata da Adidas, si tratta della prima maglia del Perù che riporta il logo dello sponsor tecnico e le note strisce del marchio tedesco. Una divisa che condusse il Perù al secondo turno dei Mondiali del '78 in Argentina, rimasta senz'altro nell'immaginario dei tifosi anche per quella spedizione.
47. Saint-Etienne 1975/76
Torniamo in Francia per una divisa del club che, prima della crescita esponenziale del PSG, era il più vincente del Paese (e che dominava la scena dalla metà degli anni '60). Maglia dal sapore nostalgico per i tifosi dei Verdi (quella del penultimo titolo vinto) ma perfetta nell'accostamento tra il verde e i colori della bandiera francese sul colletto.
46. Borussia Dortmund 1995/96
Già nel caso dell'OM si è visto come le innovazioni estetiche si siano accompagnate ad una crescita sportiva, il lavoro svolto da Nike per il Borussia amplifica ancora il discorso: due titoli consecutivi nei primi anni novanta, i primi nella storia del club, in un momento in cui lo sponsor tecnico optò per un giallo più acceso e per una grande fantasia nel caratterizzare le maniche della divisa giallonera.
45. Lazio 1982/83
Non si tratta di una maglia fortunata a livello di intrecci sportivi, la Lazio la indossò infatti in Serie B, ma a modo suo è divenuta un classico (tanto da essere ripresa in anni recenti). La maglia bandiera rappresenta un felice esempio di tanti tentativi di restyling percorsi nei primi anni '80, tentativi spesso discussi ma divenuti poi oggetto di culto.
44. Valencia 1999/00
Divisa che merita una sottolineatura particolare sia per un discorso meramente estetico che, a conti fatti, per i risultati sportivi a cui viene associata. La maglia che accompagnò il Valencia di Cuper in finale di Champions si caratterizza per il colletto nero a polo e per la presenza dell'arancione nei dettagli, colore presente nella storia del Valencia fin dagli anni '70.
43. USA 1994 (seconda maglia)
I Mondiali di USA 1994 avevano un sé un carico simbolico importante, pensando alla possibilità di "esportare" il calcio in una realtà spesso impermeabile, e le maglie della Nazionale statunitense (la prima a strisce e la seconda caratterizzata dalle stelle) osavano più che mai, andando a discostarsi dalle divise fin lì tradizionali e lineari realizzate da Adidas.
42. Manchester City 1993/94
In questo caso la bellezza delle maglie non trova sponda nei risultati sportivi, ben lontani da quelli a cui ci siamo abituati dal 2010 in poi. I derby con lo United sorridevano ai Red Devils (una vera corazzata all'epoca) ma a livello di divise la situazione era più equilibrata. Da sottolineare positivamente i motivi geometrici presenti sul bordo delle maniche (e sul bordo dei pantaloncini).
41. Juventus 1995/96 (seconda maglia)
La metà degli anni '90 vide tornare in auge, per la Juve, il blu come colore della maglia away (soluzione da tempo interrotta per lasciare stabilmente spazio al giallo). In questo caso la trovata funzionò sia sul fronte estetico che nella capacità del kit di divenire iconico, associato del resto al successo in Champions League di Vialli, Ravanelli e compagni.
40. Giappone 1998
Appuntamento storico per il calcio giapponese, la prima partecipazione al Mondiale in un momento che vedeva imporsi talenti nipponici anche in campionati importanti (basti pensare al seguito di Nakata in Italia). La maglia realizzata da Asics in quel frangente rese merito all'importanza del momento, grazie alle fiamme che percorrevano le maniche e al colletto a polo bianco.
39. Leeds United 1974/75
Il Leeds rappresenta spesso la quintessenza, almeno nel racconto, della nobile decaduta del calcio inglese: la metà degli anni '70 vide i Whites vincere il secondo titolo della loro storia e arrivare in finale di Coppa dei Campioni. La maglia era ovviamente bianca, con l'iconico logo societario disegnato da Paul Trevillion e col logo admiral (sempre in gialloblù) sulla sinistra.
38. Fiorentina 1998/99
I più puristi rimpiagono le divise degli anni '60 e le soluzioni con maglia viola (un viola più chiaro) e pantaloncini bianchi o neri. Le divise realizzate da Fila per la Fiorentina, sul finire degli anni '90, restano però chiaramente impresse nei ricordi tifosi e appassionati per i campioni che le vestirono (Batistuta e Rui Costa in primis) e per i sogni che quella squadra arrivò a cullare.
37. Tottenham 1985/86
Dopo anni all'insegna di maglie minimal, realizzate da Le Coq Sportif, Hummel sparigliò le carte e osò decisamente di più: frecce sia sulle maniche che sul petto, sopra al main sponsor, e sottili righe in diagonale nella parte alta della maglia. Una divisa suggestiva anche per il fatto che venne indossata (seppur per una sola amichevole) da Maradona: un vero Re Mida nel rendere memorabili le divise.
36. Inghilterra 1994
Il lungo rapporto tra l'Inghilterra e Umbro ha regalato ai Tre Leoni diverse maglie degne di nota, pensando sia alle home che alle away. Rispetto a quanto fatto ad Admiral nei primi anni '80 Umbro optò con continuità per il blu navy e una minor presenza del rosso. Il kit del 1994 rappresenta una buona sintesi in tal senso, col rosso nei dettagli del colletto.
35. Flamengo 1985/86
Fin dall'inizio della propria gloriosa storia il Flamengo è stato caratterizzato dal rosso e dal nero a bande orizzontali (al di là di rarissime eccezioni). Gli anni '80, anni gloriosi soprattutto nella prima parte e segnati ancora dalla presenza di Zico, hanno regalato anche divise leggermente diverse, con bande più larghe rispetto al passato e con un rosso più brillante. Diverse, appunto, ma senz'altro riuscite.
34. Argentina 1986
Si è detto del Tottenham e di come, di fatto, la presenza di Maradona in un'amichevole sia riuscita a rendere iconica la maglia 85/86. Una situazione che - più in grande - si lega a Maradona e al Mondiale dell'86. La maglia dell'Argentina tornerà protagonista più avanti, la classica albiceleste, ma qui citiamo anche la seconda maglia (quella che tra l'altro caratterizzò "il gol del secolo" e "la mano de Dios" contro l'Inghilterra).
33. Newcastle United 1996/97
Gli anni dal '93 al '97 videro il Newcastle emergere come una realtà sorprendente nella neonata Premier League, elevandosi rispetto al proprio status precedente e conquistando posizioni importanti (anche grazie ai gol di Shearer). Una squadra, quei Magpies, caratterizzata da una maglia che ha fatto storia, grazie al colletto alla coreana e alla particolare forma del main sponsor.
32. New York Cosmos 1976
Volti e nomi in grado di elevare in sé il valore di una maglia e di amplificarne l'eco: è il caso, ovviamente, anche di Pelé e della sua avventura negli Stati Uniti. Il rapporto complesso degli USA col calcio, al di là di una MLS oggi più ricca e strutturata, ha regalato anche il breve contributo di Pelé: due anni ai Cosmos che ci hanno permesso di ammirare una divisa che sarebbe altrimenti passata in sordina.
31. Nigeria 1994
Dagli anni '90 a oggi la Nigeria ci ha regalato, al di là dei vari sponsor tecnici, divise originali e spesso memorabili: la maglia utilizzata a USA '94 (primo Mondiale nella storia della Nigeria) merita una menzione speciale e si caratterizza soprattutto per il motivo presente nella parte superiore (ripreso tra l'altro dalla seconda maglia, altrettanto riuscita).
30. Manchester United 1994/95 (seconda maglia)
Il Manchester United stellare nato negli anni '90 è rimasto nella storia per la guida di Ferguson e per i campioni che formavano uno zoccolo duro difficile da replicare, al contempo si citano anche le divise Umbro: la home troverà spazio più avanti, la away usata dal '93 al '95 era altrettanto meritevole di sottolineatura, con un felice abbinamento tra nero e oro.
29. Inter 1997/98 (terza maglia)
La storia nerazzurra ha regalato senz'altro divise memorabili nel corso dei decenni ma qui si sottolinea curiosamente una terza maglia, quella della stagione 1997/98 realizzata da Umbro. Si tratta di uno dei felici incroci tra resa estetica e risultati sul campo: quell'Inter vinse la Coppa UEFA, trascinata da Ronaldo, e la maglia che ne segnò il trionfo europeo era caratterizzata da strisce orizzontali grigionere. Maglia talmente riuscita da giustificare poi successivi remake.
28. Celtic 1966/67
Da una terza maglia passiamo a una divisa che rappresenta la quintessenza della tradizione, un'associazione automatica come quella tra il Celtic e le bande orizzontali biancoverdi. Una maglia che, nel 66/67, accompagnò la squadra fin sulla vetta d'Europa, con la conquista di una storica Coppa dei Campioni.
27. Danimarca 1986
Così come nel caso del Tottenham, e ancora di più, Hummel ha saputo lasciare il segno sulla Danimarca (e in questo caso lo ha fatto più a lungo). Già dai primi anni '80 Hummel stava realizzando divise originali per i danesi, l'86 sancì un ulteriore salto di qualità con una maglia per metà rossa e per metà a strisce sottili bianche e rosse, il tutto condito dalle tipiche frecce dello sponsor tecnico sulle maniche. Un insieme apparentemente confusionario ma dalla grande resa.
26. Bayern Monaco 1996/97
Una caratteristica peculiare dei club tedeschi è l'assenza di una formula predefinita per le maglie, di uno stile che si ripeta a oltranza: gli anni '90 in casa Bayern si caratterizzarono per un largo uso del blu accanto al rosso, sia come dettagli che (nel 96/97) come strisce vere e proprie. Un riferimento particolarmente riuscito a una maglia già utilizzata negli anni '60 dai bavaresi.
25. Blackburn Rovers 1992/93
I primi anni '90 regalarono grandi soddisfazioni ad un club storico come il Blackburn, capace di arrivare alla conquista del titolo nel 1994/95 (rimasto poi l'ultimo nella storia dei Rovers). Al di là dei grandi risultati sul campo si sottolinea la maglia home di quella stagione, con la classica suddivisione tra bianco e blu (a sinistra e a destra) e con l'efficace inserimento di dettagli in rosso.
24. Roma 1992/93
La resa di una maglia si misura al presente ma anche nell'eco suscitato nei decenni successivi. Un discorso che ci permette di capire quanto la maglia 1992/93 della Roma abbia fatto storia, considerando come sia stata ripresa da Adidas per la stagione in corso, a 30 anni di distanza. Tra le tante maglie iconiche che hanno caratterizzato la storia giallorossa, insomma, questa merita un posto d'onore.
23. Gremio 1984
Club dalla grande tradizione e dal ricco palmares anche sul fronte internazionale, una società che si distingue per un abbinamento cromatico unico a livello mondiale: strisce verticali nere e azzurre con dettagli in bianco. Gli anni '80 videro alternarsi risultati positivi ad annate storte, la maglia del 1984 rimane però tra le più apprezzate.
22. Inghilterra 1966
In questo caso il discorso estetico si affianca a un momento storico per la Nazionale inglese, quello dell'unico Mondiale vinto dai Tre Leoni. Un Mondiale giocato in casa e contraddistinto dal famoso gol fantasma di Hurst in finale: tutti motivi per rendere questa maglia un vero e proprio classico indimenticabile.
21. Barcellona 1975/76
La storia del Barcellona è costellata chiaramente di maglie associate a nomi e momenti iconici, pensando sia ai campioni che hanno vestito la divisa blaugrana che ai risultati ottenuti. Gli anni '70 videro i catalani conquistare un solo titolo ma è evidente che la maglia indossata da Cruyff rappresenti un riferimento unico e di sicuro effetto, andando ad affiancarsi alle maglie più vincenti del Barcellona di Messi.
20. Arsenal 1996/97
Il Manchester United iniziava a cannibalizzare la Premier ma l'Arsenal di Wenger rimane una squadra memorabile, per quanto meno titolata: la prima stagione del francese sulla panchina dei Gunners (prima di quella che portò al titolo) era caratterizzata da una divisa più lineare e semplice rispetto alle precedenti (senza fantasie tono su tono e con maniche più in linea con la tradizione del club).
19. Parma 1998/99
Succede spesso che un club veda il proprio periodo di gloria racchiuso in un breve lasso di tempo e il caso del Parma, in questo senso, appare emblematico: la seconda metà degli anni '90 vide il club emiliano rendersi protagonista di pagine sorprendenti di calcio, in Italia come all'estero, con giocatori di primo piano e con una divisa in particolare rimasta nella storia.
18. Real Madrid 2001/02
Da un club che racchiude la propria epoca d'oro in pochi anni a uno che, da sempre, fa della vittoria la propria cifra distintiva. Le maglie del Real Madrid rappresentano l'emblema di divise minimal e classiche, interamente bianche e con poco spazio per fronzoli ed esperimenti. I primi anni 2000, con Adidas, regalarono al Real maglie all'altezza della squadra di campioni che scendeva in campo. La maglia del 2001/02 ci riporta immediatamente alle giocate di Zidane e all'eurogol del francese in finale di Champions.
17. River Plate 1984
Tra le maglie storiche e influenti nella storia del calcio non può mancare quella del River Plate, una maglia che adesso associamo spontaneamente alla banda rossa in diagonale su fondo bianco ma che - nel corso della storia - ha regalato anche soluzioni diverse. Gli anni '80 sancirono l'approdo definitivo alla soluziione che tutti conosciamo, abbandonando altre strade (come le strisce verticali).
16. Liverpool 1999/00
I primi anni 2000 tornarono a regalarci un Liverpool vincente ma le basi vennero poste già nella seconda metà dei '90, con maglie rimaste memorabili (realizzate da Reebok) sia per il main sponsor Carlsberg che per il tipico colletto bianco. I Reds ci hanno regalato tanti classici nel corso della loro storia, ponendoci davanti al proverbiale imbarazzo della scelta per individuare un kit particolarmente rappresentativo.
15. Manchester United 1994/95
La maglia away di quel Manchester United, nera con dettagli oro, ha senz'altro lasciato il segno ma è evidente che i Red Devils vengano associati automaticamente alla maglia home, soprattutto se con colletto a polo nero. Un colletto divenuto iconico grazie a Cantona, calciatore che più di altri ha saputo guidare la crescita del club ma anche dell'intero movimento calcistico inglese, elevando il livello della Premier.
14. Croazia 1998
Una delle maglie più particolari del panorama internazionale, grazie agli scacchi rossi su fondo bianco. Una soluzione che trovò la migliore rappresentazione nella seconda metà dei '90 anche grazie all'exploit della squadra ai Mondiali del 1998 (con un clamoroso terzo posto). Una maglia divenuta subito un classico, tanto difficile da reinventare - in seguito - senza rovinarla.
13. Milan 1988/89
Se nel caso dell'Inter si è citata una terza maglia, bella quanto vincente, per i rossoneri optiamo per un grande classico e per la maglia Kappa di fine anni '80. Una divisa che porta con sé ricordi di gloria, considerando le due Champions League conquistate tra l'88 e il '90 e l'automatica associazione coi campioni che caratterizzavano il Diavolo in quegli anni.
12. Francia 1984
Maglia di grande modernità quella della Francia del 1984, divisa che associamo automaticamente a Platini e che è stata poi ripresa in modo più che mai fedele da Adidas per i Mondiali giocati proprio in Francia nel 1998 (vinti dai Bleus). L'estetica della maglia, già riuscita in sé, trova dunque un ulteriore motivo di attenzione nei risultati che accompagnò.
11. Juventus 1984/85
Restiamo negli anni di Platini e dalla Francia ci spostiamo a Torino, per la maglia della Juventus. Una divisa più che mai classica per i bianconeri, realizzata da Kappa e caratterizzata dall'ampio colletto bianco a polo. Si tratta di fatto di una maglia che - con piccole variazioni - ha caratterizzato un intero decennio di storia bianconera.
10. Napoli 1985/86
Si torna a Maradona come Re Mida nell'elevare il peso di una maglia, il suo senso storico. Un fenomeno associato ovviamente all'Argentina ma anche al Napoli, una sorta di sintesi senza paragoni pensando a quanto ancora oggi risuoni l'immagine del Pibe de Oro con la maglia del Napoli. Divisa essenziale e caratterizzata dall'iconico sponsor Buitoni: di fatto è l'emblema assoluto della maglia del Napoli.
9. Germania Ovest 1990
Nei giorni scorsi ha fatto scalpore la notizia dell'interruzione del rapporto tra la Germania e Adidas, un legame storico e ricco di divise rimaste nella mente dei tifosi (non solo tedeschi). Tra le maglie più riuscite si sottolinea ovviamente quella di Italia '90, anche al di là dell'esito vittorioso per la Germania Ovest. Una soluzione ideale per valorizzare i colori della bandiera sulla tipica maglia bianca.
8. Italia 1982
Si resta nell'ambito della maglie tanto belle quanto vincenti e si passa dunque agli Azzurri e alla spedizione vittoriosa di Spagna '82. Una maglia azzurra con dettagli tricolore sul colletto e sulle maniche, si tratta di una divisa che associamo spontaneamente a diverse fotografie che hanno fatto epoca e che - di fatto - rappresenta un costante metro di paragone per tutte le maglie dell'Italia realizzate in seguito.
7. Messico 1998
Non si tratta in questo caso di una maglia associata a vittorie ma, è innegabile, resta una divisa entrata nella storia e di un perfetto esempio di valorizzazione della cultura popolare di un Paese. Maglia verde con dettagli bianchi e rossi, caratterizzata dal volto del Dio azteco del sole e indossata tra gli altri da Blanco ed Hernandez. I Mondiali del '98 la fecero conoscere al mondo e la resero subito un desiderio dei collezionisti.
6. Ajax 1991/92
La maglia dell'Ajax anni '90 rappresenta uno dei grandi classici di quel decennio: il binomio con Umbro come sponsor tecnico e la particolare disposizione del main sponsor ANB-AMRO hanno fatto la storia di un club capace di trionfare anche a livello internazionale (vincendo la Coppa UEFA, la Champions e la Coppa Intercontinentale). Qui mettiamo in evidenza nello specifico la prima maglia di quel ciclo speciale, quella del 1992.
5. Boca 1980/81
Torniamo in Argentina e dopo il River citiamo anche i rivali del Boca. La maglia blu con banda orizzontale gialla è senz'altro unica e viene automaticamente accostata al club argentino, in particolare si citano le maglie realizzate da Adidas fin dai primi anni '80, rappresentate idealmente al meglio dalla divisa dell'81-82.
4. Sampdoria 1991/92
A proposito di maglie uniche non può mancare, tra le prime da prendere in considerazione, la divisa blucerchiata della Sampdoria. Spesso indicata come una delle maglie più belle del mondo, al di là di un anno specifico di riferimento, diventa evidente che la Samp scudettata di Vialli e Mancini rappresenti un pezzo di storia e ci permetta al meglio di apprezzare anche quell'abbinamento cromatico così peculiare.
3. Argentina 1986
Maglie indelebili, maglie consegnate automaticamente alla storia. Il carico simbolico associato al trionfo argentino ai Mondiali del 1986 è sotto gli occhi di tutti, pensando soprattutto ai gol di Maradona e al peso dello stesso Pibe de Oro in quella specifica era calcistica. Diventa evidente come quella maglia, realizzata da Le Coq Sportif, risulti tra le più apprezzate e popolari di sempre.
2. Olanda 1976
Si rimane nell'ambito delle maglie iconiche e dei grandi classici, arrivando sul podio, e da Maradona si passa a Cruyff. Una Nazionale tanto bella e influente quanto poco premiata dalla sorte, soprattutto in quel decennio così decisivo per il suo uomo simbolo e per diffondere il concetto di "calcio totale". Una maglia che ha fatto storia, in questa specifica cornice, è quella indossata da Cruyff e compagni agli Europei del '76, realizzata da Adidas e caratterizzata dal colletto nero.
1. Brasile 1970
Chiudiamo sempre all'insegna delle maglie che ci portano ad andare indietro nel tempo, nello specifico al 1970 e al trionfo del Brasile nel Mondiale messicano (in finale contro l'Italia all'Azteca). Il Brasile di Pelé, Rivelino, Jairzinho e Tostao, una squadra più che mai ricca di talento consegnata alla storia come una delle Nazionali più forti di sempre. Una Nazionale che, di fatto, ha contribuito a rendere così iconica la maglia del Brasile, rendendola stabilmente sinonimo di spettacolo, creatività e talento.