Le maglie più brutte dei Mondiali di Qatar 2022

Embolo con la Svizzera
Embolo con la Svizzera / Eric Alonso/GettyImages
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La curiosità legata alle nuove maglie (con annessi giudizi) tocca inevitabilmente ogni stagione e trova il suo massimo, come risonanza e come varietà dei kit da valutare, in occasione dei Mondiali.

La collocazione atipica dei Mondiali di Qatar 2022, in programma dal 20 novembre al 18 dicembre, non cambia in tal senso le carte in tavola e non lo fa nemmeno la dolorosa assenza azzurra: accanto a divise sicuramente riuscite, dal certo successo commerciale, spiccano anche trovate fin troppo audaci, maglie senz'altro meno azzeccate (e meno gradite ai tifosi).

Proviamo a vedere, nello specifico, quali maglie di Qatar 2022 detengano il poter - non da poco - di rendere meno amara l'idea di non esserci.

12. Serbia (maglia away)

Non si può certo dire che Puma compia scelte prevedibili o scontate per le maglie away, discorso valido negli ultimi anni per i club e ora più che mai per le Nazionali. A fronte di divise home più riuscite è chiaro che quelle away, compresa la Serbia, siano a dir poco azzardate: non sarà la sola di questa "serie" presente in classifica, a causa dell'enorme badge centrale.

11. USA (maglia home)

Luca de la Torre
USA-Giappone / Lars Baron/GettyImages

Niente di trascendentale rispetto ad altre divise prese in considerazione ma, a conti fatti, lo swoosh Nike e lo stemma spostati rispetto alla collocazione classica (uno sulle maniche, l'altro al centro) non bastano a rendere memorabile la divisa degli Stati Uniti per i prossimo Mondiali. Da segnalare la parte inferiore al colletto in "stile Inter" (discorso valido anche per l'Olanda).

10. Uruguay (maglia away)

Dopo la Serbia è il turno anche di un'altra maglia away realizzata da Puma, con la scelta di "rivoluzionare" il concetto stesso di maglia da calcio, percorso anche nella stagione scorsa per le terze maglie di importanti club. Un azzardo dagli esiti non convincenti, sorprendente senz'altro ma non in positivo.

9. Inghilterra (maglia home)

Raheem Sterling
Sterling / Visionhaus/GettyImages

La divisa away dell'Inghilterra per i Mondiali in Qatar sembra destinata a diventare di culto, per quel gusto retrò che riprende la Umbro di Italia '90, ma la home ha raccolto pareri meno entusiastici pensando soprattutto alle maniche così atipiche per la maglia inglese.

8. Croazia (maglia home)

Lovro Majer, s Luka Modric, Marcelo Brozovic
Croazia / Pixsell/MB Media/GettyImages

Una delle maglie in sé più particolari e riconoscibili come quella della Croazia resta senz'altro legata alla propria identità (senza stravolgimenti) ma, stavolta, perde per strada dei riquadri rossi e regala così un effetto asimmetrico tutt'altro che gradevole.

7. Spagna (maglia away)

Ferran Torres
Ferran Torres / Gualter Fatia/GettyImages

La maglia home della Spagna per Qatar 2022 mette tutti d'accordo, emergendo come una delle più riuscite, mentre la away regala reazioni alterne: il design può appagare qualche appassionato del vintage ma, per altri, potrebbe ricordare troppo da vicino delle tende anni '70. Non per tutti.

6. Canada (maglia home e away)

FBL-WC-FRIENDLY-2022-QAT-CAN
Canada / JOE KLAMAR/GettyImages

Il problema in questo caso non è tanto estetico quanto di principio: tifosi e giocatori sono rimasti infatti delusi dal fatto che Nike non abbia realizzato un nuovo kit per celebrare, giustamente, l'approdo alla fase finale dei Mondiali che mancava dal 1986. Un vero e proprio caso che ha anche causato un'esultanza polemica.

5. Argentina (maglia away)

Lionel Messi
Messi / Eric Espada/GettyImages

Le scelte cromatiche non sono certo il problema di questa seconda maglia dell'Argentina, ripercorrendo del resto altre maglie già viste per l'Albiceleste, ma lascia qualche perplessità il design fiammeggiante (nelle intenzioni riprende i raggi del sole).

4. Olanda (maglia home)

Virgil van Dijk
Van Dijk / James Williamson - AMA/GettyImages

Che la maglia degli Orange sia un classico è fuori discussione e, ovviamente, andare a toccare un classico porta con sé tanti rischi. La maglia home dell'Olanda per i Mondiali 2022 presenta un tono su tono che riprende la criniera del leone, certo rappresentativo, ma regala un effetto esteticamente rivedibile o quantomeno destinato a dividere.

3. Svizzera (maglia away)

Michel Aebischer
La maglia away della Svizzera / Eric Alonso/GettyImages

Torniamo allo stesso discorso trattato in precedenza, quello della Puma e dei badge ingombranti posti al centro della maglia: anche nel caso della Svizzera, come in quelli citati in precedenza, l'esperimento è da considerare bocciato.

2. Portogallo (maglia home)

Bruno Fernandes
Bruno Fernandes / Gualter Fatia/GettyImages

Una scelta sicuramente originale quella del Portogallo e della Nike per i Mondiali in Qatar. In genere la divisa dei lusitani non regala grandi stravolgimenti ma in questo caso ecco, a sorpresa, una maglia divisa obliquamente, con parte superiore rossa e inferiore in verde (come i pantaloncini). Non sempre, però, sperimentare significa colpire nel segno.

1. Belgio (maglia home)

Zeno Debast
La maglia home del Belgio / BSR Agency/GettyImages

Il ricorso alle fiamme e a motivi simili non è inedito per Qatar 2022, basti pensare anche al look dell'Argentina away, ma in questo caso trae ovviamente spunto dall'appellativo di Diavoli che contraddistingue il Belgio. L'effetto delle fiamme sulle maniche, però, rischia di generare un'aria un po' kitsch.