Le 10 migliori maglie della Nazionale italiana
È solo per la Nazionale che gli italiani mettono da parte ogni forma di campanilismo e rivalità per fare il tifo per un'unica squadra. Col passare degli anni gli Azzurri ci hanno fatto vivere ogni forma di emozione, dalla gioia per la vittoria di un titolo internazionale alla delusione per la mancata qualificazione a un Mondiale.
Quel che è certo è che ognuno di noi ha da qualche parte una maglia dell'Italia. Magari oggi è un po' scolorita, forse ci va un po' stretta e la usiamo solo come pigiama. Però ogni volta che la prendiamo tra le mani e la stendiamo ci basta chiudere gli occhi per tornare a quella grigliata con gli amici, per risentire il sapore amaro della prima birra che ci ha passato papà senza farsi vedere dalla mamma, per risentire i clacson delle macchine durante le feste in centro.
Insomma, ogni maglia è legata a un ricordo e noi non vediamo già l'ora di crearcene di nuovi, magari con la nuova divisa che gli Azzurri indosseranno a Euro 2024. Intanto questa è la top 10 delle divide più belle e iconiche indossate dalla Nazionale Italiana.
10. Euro 2016
La Nazionale del 2016 passerà alla storia come una delle più povere di talento, ma paradossalmente è stata una di quelle che ci ha fatto divertire di più. In panchina c'era Antonio Conte che portò gli Azzurri a un insperato quarto di finale perso poi ai rigori contro la Germania. Per il kit, Puma puntò sull'eleganza inserendo delle linee sottili come pattern e altre più evidenti sulle spalle.
9. Francia '98
La maglia indossata dall'Italia al Mondiale francese del 1998 venne etichettata come troppo anonima, ma in realtà rappresenta uno degli ultimi esempi dell'estremizzazione della tinta unita tipica degli anni '90. A produrla fu Nike che diede vita a un contrasto blu-bianco decisamente gradevole.
8. Argentina '78
Il kit del 1978 resterà per sempre nell'immaginario collettivo perché è uno dei pochi che presenta delle maglie a maniche lunghe. Ovviamente non si trattava di una questione estetica, bensì di una necessità dettata dal clima rigido che c'era in Argentina quando si svolse il Mondiale.
7. Italia '90
La parola d'ordine è italianità. Non solo perché il Mondiale del 1990 si disputò in casa nostra, ma anche perché a produrre il kit degli Azzurri fu Diadora, primo brand italiano a sponsorizzare la Nazionale. Ne viene fuori una divisa dal colore blu scuro con tanto di tricolore su colletto e maniche. Certo, non fu rivoluzionaria dal punto di vista estetico ma Italia '90 è uno dei Mondiali a cui siamo più affezionati.
6. Euro 2000
Nuovo millennio, nuove divise. Se fino agli anni '90 i main sponsor dell'Italia si limitavano a reinterpretare la tradizione, nel 2000 Robe di Kappa apporta una serie di rivoluzioni epocali. In Olanda gli Azzurri sfoggiano per la prima volta una maglia aderente che potesse enfatizzare le trattenute, un modo per assecondare la tendenza tutta italiana di polemizzare con gli arbitri. Non solo: il brand torinese adotta un celeste molto tenue e inserisce il proprio logo sulle maniche sinistra anziché sul petto.
5. Euro 2020
Non possiamo dimenticare il successo più recente degli Azzurri, quello a Euro 2020 (o 2021, fate voi). Note positive di questa maglia sono le rifiniture del colletto e delle maniche di un blu più scuro e i motivi floreali inseriti sullo sfondo del kit. Il contrasto con i numeri dorati offre un effetto di grande raffinatezza.
4. La maglia "verde" del 2019
Come possono gli Azzurri vestirsi di...verde?! È questa la domanda che tanti tifosi hanno rivolto a Puma per aver ideato questo kit che intendeva invece rendere omaggio al Rinascimento italiano. Dopo lo scetticismo, tutti ci siamo innamorati di questa maglia essenziale ed elegante indossata in occasione delle qualificazioni a Euro 2020. A giovarne sono state anche le vendite.
3. Germania 2006
La divisa del Mondiale in Germania ci trasmette subito bellissimi ricordi. Nella notte di Berlino gli Azzurri battono infatti la Francia diventando campioni del mondo per la quarta volta nella loro storia. La maglia indossata dai ragazzi di Lippi è entrata nell'immaginario collettivo. E pensare che molti criticarono Puma per quelle sfumature blu navy in corrispondenza delle ascelle che davano un effetto “macchia di sudore”.
2. USA '94
A inizio anni '90 la Federcalcio cambia stemma adottandone uno orizzontale e riducendo ai minimi termini il tricolore. È Diadora a sponsorizzare la Nazionale ai Mondiali negli USA. Il cammino di Baggio e compagni si ferma a 11 metri dalla gloria, con quel rigore sbagliato contro il Brasile, però quella maglia ce la ricordiamo ancora con affetto.
1. Spagna '82
La maglia con la quale gli Azzurri hanno alzato al cielo la Coppa del Mondo del 1982 è stata prodotta da Le Coq Sportif. Per la prima volta la divisa ha il colletto a polo sul quale il marchio francese inserisce anche delle strisce tricolori. Rispetto alle versioni precedenti cambia leggermente lo scudetto, con l’aggiunta della sigla FIGC nel bianco del tricolore.