Le pagelle finali del mercato invernale 2023/24 in Serie A
Il mercato invernale si è finalmente concluso ieri. Alle 20:00 la chiusura ufficiale, con tanto di conto alla rovescia, della porta a due ante dell'Hotel Sheraton di Milano. È stato un mese intenso rispetto ad altri campionati, con diverse novità tra campo e trasferimenti, una Supercoppa e un paio di turni di Coppa Italia ad accompagnare le giornate di Serie A.
Da oggi però, e fino al termine della stagione, le rose dei 20 club non potranno più cambiare (salvo esclusioni o colpi a parametro zero). Chi si è mossa meglio tra tutte le squadre del campionato italiano? Ecco le nostre pagelle del calciomercato invernale.
Atalanta - 6
Isak Hien per poco meno di 10 milioni dall'Hellas Verona. L'Atalanta di Gasperini aveva bisogno di un colpo in difesa e ne è arrivato uno che conosce la Serie A e che era seguito da diverso tempo. Non un prestito tappabuchi, ma un investimento per il presente e il futuro. Quello di Zortea a Frosinone potrebbe invece far bene a tutte e tre le parti.
Bologna - 8
Il rischio, quando una squadra di media classifica esalta a tal punto, è di veder partire i pezzi pregiati. Invece i rossoblu hanno investito oltre 15 milioni per portare in Italia Santiago Castro dal Velez, Mihajlo Ilic dal Partizan e un altro Karlsson dall'Halmstads (Svezia), e tutti hanno meno di 21 anni. Dall'Az Alkmaar è arrivato anche Jens Odgaard, nuova linfa per Thiago Motta, che saprà sicuramente come valorizzare alcuni dei nuovi acquisti.
Cagliari - 5
Male il Cagliari, in piena lotta retrocessione e senza colpi che esaltano. Gaston Pereiro e Goldaniga sono volati verso la Serie B e a occupare il loro spazio la società ha presentato Yerry Mina e Gaetano, due che con Fiorentina e Napoli hanno messo a referto pochissimi minuti da inizio stagione.
Empoli - 6.5
Sufficienza piena per l'Empoli. La squadra toscana ha salutato il giovane Tommaso Baldanzi che, ripensando alle dichiarazioni di un anno fa, forse poteva essere venduto meglio, ma non è rimasta immobile sul mercato in entrata. Zurkowski si è presentato con una tripletta, Cerri ha convinto e Niang è tornato in Serie A con la numero 10 sulle spalle. C'è curiosità invece attorno al nome del georgiano Saba Goglichidze, difensore centrale.
Fiorentina - 6
La Fiorentina si è scatenata negli ultimi giorni, ha conquistato la sufficienza, ma poi i tentativi falliti per Gudmundsson o un altro trequartista/esterno da regalare a Italiano non gli hanno permesso di spiccare. L'acquisto di Belotti è intelligente se il tecnico ha intenzione di passare a un attacco a due, quello di Faraoni è già stato approvato dal campo. L'addio di Yerry Mina non è stato numericamente colmato.
Frosinone - 6.5
Ghedjemis, Vural e Demba Seck, oltre a due nomi più esperti come Emanuele Valeri dalla Cremonese e Kevin Bonifazi dal Bologna. Anche Di Francesco è stato bravo nel valorizzare i tanti giovani arrivati in ciociaria in questa stagione, ora la dirigenza ne ha trovati altri che il tecnico proverà a inserire nelle gerarchie nei prossimi mesi. Il primo obiettivo resta la salvezza.
Genoa - 7.5
Era inevitabile perdere una pedina importante dopo le esaltanti prestazione individuali. È partito Radu Dragusin per circa 30 milioni, non lo ha fatto Albert Gudmundsson per una cifra che sarebbe stata più o meno simile. Il Genoa ha resistito e ha usato il denaro incassato per prendere Malinovskyi e Messias a titolo definitivo, per investire sul nigeriano Ankeye per il futuro e rinforzare l'attacco con un profilo come Vitinha, dal Marsiglia.
Inter - 6
In alcuni casi è meglio non toccare gli equilibri. È il caso dell'Inter che lotta per lo Scudetto a velocità impressionanti. La rosa è completa. Serviva un nome per sostituire Juan Cuadrado ed è arrivato Tajon Buchanan agli inizi del nuovo anno. Nessun acuto, ma anche nessun caso scomodo.
Juventus - 6.5
Diversa la questione della Juventus che ha agito con calma e ha poi stupito tutti nel finale. Dean Huijsen è volato a Roma per fare esperienza e trovare spazio, Tiago Djaló è arrivato più per il futuro che per il presente (visto il lungo infortunio al crociato da cui sta rientrando). Questi i colpi di inizio mercato, poi l'operazione Carlos Alcaraz, che a tratti esalta e a tratti lascia sbigottiti. Un prestito molto oneroso (circa 4 milioni) con un diritto di riscatto monstre (50 milioni) lascia il dubbio che possa essere un nuovo crack della Serie A.
Lazio - 5
L'unica squadra di Serie A che non ha accolto nuovi giocatori. L'arrivo di Ryan Kent dal Fenerbahce sembrava cosa fatta, ma è saltato a pochissimo dalla chiusura del calciomercato. L'addio di Basic era previsto e non lascia particolari rimpianti. Ci si aspettava qualcosa in più dal club biancoceleste viste le mosse degli altri che competono per un posto in Europa.
Lecce - 5.5
La cessione di Gabriel Strefezza al Como, in Serie B, impedisce di dare un giudizio positivo al mercato pugliese. Ha salutato chi nella passata stagione è stato decisivo per la salvezza ed è stato sostituito con il giovane argentino Santiago Pierotti dal Colón. Poi nessuna modifica, quando un colpo in mediana avrebbe potuto fare la differenza.
Milan - 6
Nessun grande cambiamento anche per il Milan, premiato con la sufficienza soltanto per la tempestività negli acquisti. Servivano un paio di difensori e il club rossonero ha richiamato subito Matteo Gabbia dal prestito al Villarreal e investito qualche milione su Filippo Terracciano dall'Hellas Verona. Il secondo si è presentato nel peggiore dei modi a San Siro, ma avrà tempo per rimediare.
Monza - 7
Nessuna cessione importante e diverse pedine per rimodellare lo scacchiere di Palladino in avanti. Zerbin dal Napoli è un prestito intrigante, così come Daniel Maldini. Popovic per 6 mesi dovrà trovare il tempo di ambientarsi, mentre Milan Djuric è la ciliegina dell'attacco brianzolo. Uno con le sue caratteristiche mancava per dare continuità dopo l'altalenante rendimento di Colombo.
Napoli - 6
Che voto dare al Napoli? De Laurentiis aveva promesso colpi; i colpi sono arrivati, ma non hanno entusiasmato. Via Elmas, Zanoli, Zerbin e Gaetano, dentro Traoré, Mazzocchi, Ngonge e Dendoncker. Numericamente ci siamo, e anche la qualità sembra migliorata (per aver speso in totale quanto incassato dalla cessione di Elmas), ma per la squadra Campione d'Italia forse i tifosi speravano in qualcosa in più.
Roma - 7.5
Belotti era una riserva di lusso con poco spazio (sta tornando Abraham e a breve tornerà anche Azmoun dalla Coppa d'Asia), Kumbulla non sembrava poter dare garanzie a breve termine e la cessione di Viña al Flamengo è stata una boccata d'ossigeno inaspettata per le casse giallorosse. Sulla carta Tiago Pinto si è mosso bene nell'ultimo mese della sua avventura nella Capitale. Dentro Huijsen in prestito dalla Juventus, ma soprattutto Angeliño in prestito dal Lipsia e Tommaso Baldanzi dall'Empoli, nei tre ruoli in cui la Roma necessitava rincalzi.
Salernitana - 5
Un' insufficienza con delle riserve. Sabatini è tornato a Salerno per provare un nuovo miracolo salvezza. Nella prima occasione portò in Campania giocatori come Mazzocchi o Ederson, in questa ha assicurato quasi dieci nomi nuovi a Filippo Inzaghi. Pasalidis, Pierozzi, Basic, Pellegrino, E. Vignato, Zanoli, Gomis, Weissman, praticamente tutti in prestito, oltre ovviamente a Jerome Boateng, per dare un nuovo leader alla difesa salernitana.
Sassuolo - 5.5
Ci si aspettava qualcosa in più anche dal Sassuolo di Alessio Dionisi, che non sta navigando in acque sicure. Risultati e prestazioni scarseggiano e tra tentativi di difesa a tre e assenze pesanti (Berardi), per rinforzare il club neroverde Carnevali ha puntato su Josh Doig dal Verona e Marash Kumbulla dalla Roma.
Torino - 6
Una sufficienza conquistata in extremis. Tameze non si dovrà più adattare nel ruolo di braccetto dei tre dietro: vestiranno granata Matteo Lovato e Adam Masina, che può ricoprire anche la posizione di quinto a destra o sinistra. David Okereke è di nuovo in Serie A, con la scommessa Uros Kabic dalla Stella Rossa. L'addio di Radonjic è il più grande what if della stagione del Toro.
Udinese - 6
In foto quello su cui dovete soffermarvi è a sinistra. Si tratta di Lautaro Giannetti, che nella sua carriera ha sempre e solo indossato la maglia del Velez Sarsfield; ha 30 anni, è un difensore centrale ed è l'unico acquisto dell'Udinese in questa sessione invernale. E allora perché la sufficienza? Perché trattenere Nehuen Perez, Lazar Samardzic e Roberto Pereyra nonostante l'interesse di molte big italiane, non era per niente scontato.
Verona - 4.5
Il voto peggiore alla squadra che ha cambiato più di tutte e che ha vissuto una rivoluzione completa della rosa. Baroni lotta con un Verona che ha salutato 15 giocatori in totale, mezzo club. L'attacco è nuovo, e della formazione ideale di inizio anno restano giusto Montipò, Dawidowicz, Duda e Lazovic. Dalla decina di nuovi arrivati serviranno almeno un paio di talenti per cambiare una stagione che sembra ormai destinata al peggio.