Le parole di Farris su Inzaghi, sullo staff e sulla stagione dell'Inter
L'Inter batte il Torino all'inglese e prosegue i suoi festeggiamenti per lo Scudetto sotto la Nord a fine partita. La gara si sblocca soltanto nel secondo tempo, a seguito dell'espulsione di Tameze, ed è decisa da una doppietta di Hakan Calhanoglu, la seconda del turco in Serie A nella corrente stagione. Le parole del secondo del tecnico nerazzurro Massimiliano Farris nel postpartita di Dazn.
Sul ciclo: "Simone l'ha già detto. Sono 3 anni che questa squadra lotta per qualsiasi obiettivo. Abbiamo centrato coppe, una Finale di champions sfuggita. Al primo anno ci siamo lasciati sfuggire qualcosa che potevamo portare a casa. È stato lo scotto che lo staff al primo anno in una società di questo livello ha pagato. Però ci siamo ripagati in questa stagione, divertendoci così, giocando così"
Sulla formazione titolare di oggi: "Oggi c'era un'atmosfera incredibile, da brividi. 90 e passa minuti di festa. Era giusto che la nostra gente vedesse in campo la squadra che ci ha portato fin qui. Non che gli altri non siano stati fondamentale, anzi. Arnautovic, Sanchez e dovrei dire il nome di tutta la rosa. Oggi la gente si aspettava questo. Per quanto riguarda i record, la serietà della squadra si è vista. Ringrazio il Torino che ha fatto una cosa molto bella (passerella). E un altro complimento va alla terna arbitrale che non ha sbagliato praticamente niente".
Sull'importanza dello staff: "Oggi sono qui e questo deve far capire chi è Simone Inzaghi. Non ha cali di voci, tensione, ha voluto mettere me che sono il suo secondo in prima linea. Sono anni che lavoriamo insieme, è uno staff rodato che discute animatamente e che cerca sempre soluzioni. Quello che si è visto quest'anno è la chiusura di un ciclo soltanto per quanto riguarda il gioco. Questa squadra potrà lottare ancora per tanti anni".
Sull'arrivo dei nuovi: "Noi cerchiamo di creare il clima giusto, ma quest'anno siamo fortunati per i ragazzi subentrati, che si sono messi a disposizione subito e si sono fatti voler bene. Quest'anno è stato un piacere quotidiano andare al campo a lavorare. Il piacere del condividere i vari momenti, i ritiri e grandi meriti sono stati dei ragazzi".
Sul metterci la faccia: "Ci siamo sempre divisi equamente le colpe. Simone è stato spesso in prima linea ad assorbire le critiche. I discorsi fatti l'anno scorso hanno posto le basi. Ci siamo detti 'siamo l'Inter' e non si poteva più perdere le partite come succedeva. Da lì è nata la cavalcata in Champions League e anche probabilmente qualcosa di questa stagione".
Su Inzaghi demone: "Se vogliamo prenderlo in giro lo chiamiamo così. È il nostro condottiero, ha tenuto la barra dritta per tutta la stagione e oggi possiamo goderci di più anche i due anni precedenti. Dobbiamo essere bravi a goderci questo finale di campionato che sarà una passerella".