Le partite contro PSG e Lecce saranno decisive per il futuro di Pioli al Milan?

Stefano Pioli
Stefano Pioli / Ivan Romano/GettyImages
facebooktwitterreddit

I fischi piovuti dopo la sconfitta contro l'Udinese - la seconda consecutiva tra le mura di San Siro - difficilmente verranno dimenticati dai giocatori del Milan, che li avranno probabilmente sentiti riecheggiare anche nel corso dell'allenamento di ieri.

I rossoneri non hanno avuto infatti nemmeno il tempo di metabolizzare la brutta figura con i friulani che già si sono dovuti ritrovare per preparare il prossimo impegno - e che impegno! -, quello di domani sera contro il Paris Saint-Germain.

Come riporta l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, a Milanello mancavano sia Moncada che Furlani, una decisione coerente rispetto a quanto pattuito la scorsa estate, quando la dirigenza ha scelto di fare di Stefano Pioli il punto di riferimento di tutto il centro sportivo. Presentarsi quindi dopo la brutta sconfitta con l'Udinese sarebbe stato solo un modo per delegittimare l'allenatore e portare ancora più caos.

feed

Nonostante i tre passi falsi nelle ultime quattro partite, Pioli gode ancora della fiducia di dirigenza e proprietà e fino ad ora non è mai stato messo in discussione. Tuttavia, la storia del calcio ci insegna che quando le cose non funzionano per il verso giusto il primo a pagare è sempre l'allenatore. Pertanto, è lecito chiedersi cosa succederebbe se il Milan non riuscisse ad avere la meglio sul PSG, vedendo ridotte sensibilmente le possibilità di qualificarsi agli ottavi di Champions, e se non riuscisse a vincere nemmeno nella prossima partita di campionato contro il Lecce.

Come riferisce ancora GdS, domani sera non si baderà esclusivamente al risultato, quanto alla reazione dei giocatori. I parigini sono più attrezzati dei rossoneri - è evidente - e se, in caso di sconfitta, i rossoneri mostrassero un moto d'orgoglio, allora si guarderebbe comunque il bicchiere mezzo pieno.

A destare preoccupazione nella gara contro l'Udinese non è stato tanto il risultato, quanto la prestazione priva di mordente o qualsiasi forma di agonismo. Se si vedesse ancora un Milan così slegato, allora sì che il futuro di Pioli sarà in bilico.