Le partite più spettacolari della Premier League 2022/23

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FBL-ENG-PR-MAN CITY-ARSENAL / OLI SCARFF/GettyImages
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Manchester City campione, Arsenal secondo. Newcastle e Manchester United in Champions League, Liverpool e Brighton in Europa League e Aston Villa in Conference League. Southampton, Leeds e Leicester retrocesse. Haaland capocannoniere, De Bruyne miglior assistman. Ne sono successi di eventi pazzeschi nella Premier League 2022-23, dichiarata conclusa nell'ultimo weekend di maggio.

È stata una stagione in cui si è segnato tanto, tra rimonte e goleade umilianti, tra finali al cardiopalma e verdetti ribaltati. Una stagione che ha regalato certezze e non poche sorprese. Ad esempio nella città di Londra, che avrà una sola rappresentante nelle prossime coppe europee. Scandagliando il calendario a ritroso, abbiamo provato a selezionare le gare più spettacolari dell'anno. Lavoro risolto in 20 partite emozionanti e ricche di gol; riviviamolo in ordine cronologico.

1. Brentford-Manchester United 4-0

Seconda giornata di Premier League. Il Manchester United ha già perso contro il Brighton e viene colpito senza pietà da una prima mezz'ora devastante del Brentford. Svariati pasticci difensivi portano alle reti di Dasilva, Jensen, Mee e Mbeumo. Un poker in 35 minuti che stende i red devils e solleva ombre ingiuste sul nuovo arrivato Ten Hag.

2. Chelsea-Tottenham 2-2

Stessa giornata e subito derby di Londra, tesissimo, tra Chelsea e Tottenham. A Stamford Bridge Kalidou Koulibaly si presenta con un tiro al volo bellissimo ai suoi novi tifosi; il Chelsea spreca e il pareggio lo trova Hojbjerg con un destro chirurgico all'angolino. Prime scintille tra Conte e Tuchel. Dieci minuti più tardi è James a riportare avanti il Chelsea e nel recuperoè Harry Kane a metterci la testa. 2-2 e lite Conte-Tuchel che dopo qualche mese lasceranno le rispettive panchine.

3. Manchester City-Crystal Palace 4-2

Il primo vero assaggio di Erling Haaland. Aveva già segnato tre gol (in trasferta) in altrettante partite, ma non si placavano le voci sul suo difficile adattamento a Manchester. All'Etihad un autogol di Stones e la rete di Andersen mandano i citizens sotto di due all'intervallo. Duplice fischio, cambia tutto. Il Manchester nella seconda parte domina. Accorcia Bernardo Silva con deviazione e poi Haaland si esalta con la prima tripletta in maglia City. Da 0-2 a 4-2 in un secondo tempo perfetto.

4. Nottingham Forest-Bournemouth 2-3

Zone basse della classifica, ma giocate da parte alta. Nel primo tempo i padroni di casa si portano sul doppio vantaggio con Kouyate e Johnson. La ripresa però è tutta un'altra storia. Billing accorcia con un tiro allucinante per la sua violenza, che si insacca sotto la traversa, e Dominic Solanke pareggia in mezza rovesciata. Sul 2-2 è un errore difensivo a propiziare la definitiva rimonta: Solanke accomoda per Anthony che da due passi fa 2-3.

5. Manchester United-Arsenal 3-1

A Old Trafford arriva l'Arsenal di Mikel Arteta, non una prima volta facile per Antony, ma solo apparentemente. Martinelli segna, ma viene annullato e tocca al brasiliano di casa sbloccarla con il suo primo gol con lo United, all'esordio. L'Arsenal preme e trova il pareggio con Nketiah, ma è un tentativo che viene vanificato in contropiede da Marcus Rashford. 2-1 e 3-1, il Manchester United inizia a spaventare.

6. Liverpool-Brighton 3-3

È la prima di Roberto De Zerbi sulla panchina del Brighton ed è bellissima. Ad Anfield l'eroe è Leandro Trossard che in 17 minuti segna una doppietta portando gli ospiti sul doppio vantaggio. Dopo la mezz'ora risorge il Liverpool sulle spalle di Roberto Firmino: il brasiliano ne fa due e i reds vanno avanti con lo sfortunato autogol di Webster. Sembrerebbe finita ma l'esterno belga del Brighton non ci sta e pareggia i conti nel finale con un pirotecnico 3-3 (tripletta).

7. Manchester City-Manchester United 6-3

Nella stessa giornata è tempo di lezioni. E quella di Guardiola a Ten Hag è abbastanza rumorosa. Alla vigilia tutti si chiedono come finirà tra il solito City e uno United in forma in Premier League in un deerby di Manchester apparentemente equilibrato. Finisce con una masterclass di Haaland e Foden (due triplette) e i gol che servono a consolare, poco, di Antony e Martial (doppietta).

8. Tottenham-Leeds 4-3

Antonio Conte è già in discussione e, al Tottenham Hotspur Stadium, vive un film thriller dal finale felice. Summerville segna, Kane pareggia, Rodrigo rimette il Leeds avanti e Ben Davies pareggia ancora. La prima ora va via così e quando mancano una quindicina di minuti segna ancora lo spagnolo per gli ospiti. La squadra di Marsch sembra vicina al colpo grosso, ma non ha fatto i conti con Rodrigo Bentancur che in due minuti la ribalta per gli spurs.

9. Manchester United-Manchester City 2-1

L'asimmetria dei calendari presenta il secondo derby di Manchester alla prima di ritorno. Nel primo tempo non segna nessuno, nel secondo Grealish illude di testa i citizens. Rashford fa esplodere Old Trafford grazie a un gol probabilmente da annullare per la posizione di Bruno Fernandes, e Garnacho si inventa la giocata per Martial nel definitivo 2-1 che vale la vittoria dei red devils.

10. Manchester City-Tottenham 4-2

Si prospetta una serata difficile per il Manchester City all'Etihad contro il Tottenham di Conte che sfrutta due errori difensivi e segna due gol con Kulusevski ed Emerson a ridosso del termine del primo tempo. Come spesso accade però, dopo la pausa entra in campo un altro City: una squadra capace di ribaltarla in 18 minuti con Julian Alvarez, Haaland e Mahrez, che poi con un tocco morbidissimo la inchioda sul 4-2.

11. Arsenal-Manchester United 3-2

Una delle notti indimenticabili della stagione dei gunners. Contro lo United l'Arsenal va sotto con una meraviglia di Rashford, ma impiega sette minuti per pareggiarla con Nketiah. Inizia la ripresa ed è Saka a inventarsi il vantaggio con un mancino a giro e Lisandro Martinez a pareggiarla di testa su corner. Nel momento cruciale, quando si avvicina il triplice fischio, il giovane attaccante inglese è di nuovo al punto giusto e l'Emirates esplode di gioia per una vittoria fondamentale nella corsa alla Premier.

12. Aston Villa-Arsenal 2-4

Dopo Manchester, l'Arsenal si ferma tre volte e rischia di cadere anche a Birmingham. Watkins porta avanti l'Aston Villa con il mancino, Saka pareggia con lo stesso piede, ma Coutinho riporta in vantaggio i padroni di casa. Nel secondo tempo Zinchenko pareggia subito con un mancino chirurgico da fuori area e il pari regge fino al recupero. Jorginho pesca il jolly e la schiena di Emiliano Martinez, il Villa si riversa in avanti e Martinelli scappa in contropiede, esulta prima di tirare e congela sul 2-4.

13. Arsenal - Bournemouth 3-2

L'inizio della gara contiene già del dramma in sè. Billing segna il gol del vantaggio dopo qualche secondo (la seconda rete più veloce di sempre in Premier) e gela l'Emirates. All'ora di gioco Senesi raddoppia e ha la conseguenza di svegliare l'Arsenal. Partey accorcia in mischia e Neto si esalta su White, ma non quanto basta perché la sfera è entrata. In pieno recupero, quando manca qualche secondo al triplice fischio, Reiss Nelson si trasforma nell'uomo della provvidenza e spara all'incrocio il gol da tre punti.

14. Liverpool-Manchester United 7-0

Nella stessa giornata, il Liverpool si costruisce uno dei pochi ricordi felici di questa stagione ed è un ricordo dolcissimo. Schiantare i rivali con un netto 7-0 ad Anfield è un qualcosa difficilmente cancellabile. Segnano Gakpo (2), Salah (2), Nuñez (2) e Firmino, e Klopp sorride nonostante i risultati stagionali.

15. Tottenham-Bournemouth 2-3

Quando gioca il Bournemouth, ormai l'avrete capito, ci si diverte spesso. Le cherries visitano il Tottenham Hotspur Stadium e lo espugnano con un pirotecnico 2-3. Son porta avanti gli spurs e l'ex Roma Viña pareggia con il suo primo gol in Premier. Nella seconda parte è Solanke a trovare il vantaggio per gli ospiti e Danjuma a fare 2-2 a ridosso del novantesimo. La beffa per il Tottenham si chiama Ouattara: il Bournemouth vince una partita illustre.

16. Arsenal-Southampton 3-3

L'Arsenal accusa il rush finale e, dopo due pari, arriva il terzo consecutivo contro il fanalino di coda Southampton. All'Emirates gli approcci mancano e dopo un minuto i gunners vanno sotto per un errore di Ramsdale sfruttato da Alcaraz. Ne passano altri 13 e l'ex storico Theo Walcott raddoppia, con Martinelli che qualche minuto più tardi limita i danni. Caleta-Car triplica e in due minuti, a ridosso del novantesimo, Arteta pareggia con Odegaard e Saka. A recupero inoltrato la traversa di Trossard infrange i sogni di Premier.

17. Newcastle-Tottenham 6-1

Per chi ha tempo, ecco i primi 21 minuti di gara di Newcastle-Tottenham, uno spezzone in cui i magpies hanno distrutto gli spurs con 5 gol. Murphy, Joelinton, Murphy, Isak, Isak. È questo l'ordine dei marcatori del primo quarto di partita, al quale si aggiungono Kane e il solito Callum Wilson a scrivere il definitivo 6-1 che rimarrà indimenticabile per entrambe le squadre.

18. Manchester City-Arsenal 4-1

La gara che ha deciso la Premier League, in maniera ideale e reale. Il Manchester City nel miglior momento contro l'Arsenal nel peggior momento. Doppietta e assist per Stones di Kevin De Bruyne, rete di Holding e 4-1, definitivo, di un Haaland con i capelli al vento.

19. Liverpool-Tottenham 4-3

Quando mancano 5 giornate al termine sono ancora Liverpool e Tottenham a farci divertire. Ad Anfield apre Curtis Jones, raddoppia Luis Diaz e triplica Salah. Partita chiusa? Assoultamente no. Kane fa 3-1, Son 3-2 e Richarlison 3-3 (al 93°). Ora sembrerebbe davvero finita, ma non nella testa di Diogo Jota che si esalta un minuto più tardi e regala ai reds un'altra vittoria storica.

20. Southampton-Liverpool 4-4

Se avesse giocato soltanto con le big, forse il Southampton sarebbe ancora in Premier, competizione che saluta con un pirotecnico 4-4 in casa con il Liverpool di Klopp. Nel primo tempo, a Jota e Firmino rispondono Ward-Prowse e Sulemana, 2-2 e parità. Il secondo si apre alla stessa maniera: Sulemana si inventa un gol pazzesco e Armstrong, appena entrato, sigla il 4-2. Il Liverpool però non molla mai: Gakpo segna il terzo e ancora Jota congela il risultato sul pari.