Le 'profezie' estive su Beltran e le possibilità per esaltarlo in questa Fiorentina

  • Beltran ancora a secco in campionato e attacco viola in crisi
  • Una prima punta atipica: problema prevedibile in estate?
  • Soluzioni per poterlo recuperare al meglio
Lucas Beltran
Lucas Beltran / Marco Canoniero/GettyImages
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Se le direzioni del calciomercato permettessero di prevedere la riuscita di un colpo, di intuirne la traiettoria a priori, il mestiere del direttore sportivo sarebbe infinitamente più semplice di quanto in effetti sia: le cifre investite non hanno spesso una traduzione immediata nei fatti e le valutazioni, quelle definitive, richiedono un lungo lasso di tempo per maturare, per tramutarsi in sentenze.

Il tempo delle sentenze non è ancora arrivato per Lucas Beltran, sarebbe prematuro e ingeneroso dopo appena 13 partite di Serie A, ma è evidente come l'argentino sia uno dei grandi incompresi di questa prima parte di stagione, come sia rimasto a conti fatti inespresso nella Fiorentina di Italiano.

Beltran a secco: problemi prevedibili?

La prevedibilità, come detto, non appartiene in assoluto alle faccende di mercato ma, al contempo, c'è qualcosa nelle difficoltà di Beltran che poteva essere intuito e previsto, collocandolo come terminale offensivo in un 4-3-3 o in un 4-2-3-1. In un certo senso si stanno rivelando profetiche le parole del nostro collaboratore argentino Diego Yudcovsky ad agosto in merito a Beltran e al suo possibile impatto col calcio europeo: "Un attaccante rapido, che ama mettere sotto pressione le difese avversarie. Non credo sia ancora pronto per una stagione da titolare assoluto in Europa, però è sicuramente pronto per una stagione di transizione".

Lucas Beltran
Beltran contro la Lazio / Silvia Lore/GettyImages

Al contempo, al di là dell'impatto sul calcio europeo e di un ambientamento che già in passato si è rivelato ostico per tanti connazionali poi esplosi col tempo, si sottolineano gli aspetti meramente tattici e collegati alle caratteristiche del Vikingo ex River, alla sua possibilità di rendere al meglio, come prima punta, nel 4-3-3 (o nel 4-2-3-1) di Vincenzo Italiano.

Già ad agosto si sottolineava come il profilo di Beltran non fosse quello del classico centravanti: sarebbe audace non ritenerlo in assoluto prima punta ma, al contempo, la storia del calciatore e quel che abbiamo avuto modo di vedere fin qui ci portano a capire quanto sia complesso sfruttarlo come terminale offensivo solitario. Si tratta di un profilo che, del resto, nelle fasi iniziali della carriera è stato impiegato anche come attaccante esterno, aspetto che ci permette di capire quanto la tendenza dell'argentino sia quella di svariare, di arretrare il raggio d'azione, di non stazionare in area.

Gli appena quattro tiri in porta collezionati fin qui in campionato seguono un po' questo filo conduttore, così come i 177 centimetri di altezza non ci permettono di immaginare l'identikit della punta che aiuta la squadra a salire, che lavora spalle alla porta o fornisce sponde (segreti cruciali per il periodo d'oro di Vlahovic in viola, proprio con Italiano). Il cinismo cresciuto in modo esponenziale nell'ultimo periodo col River non ha trovato continuità nell'impatto in viola, a fronte di qualità tecniche apprezzabili e della capacità di dialogare coi compagni sulla trequarti.

Come sfruttare Beltran in viola?

Arriviamo dunque a un interrogativo, di fronte a una crisi realizzativa evidente dei viola (2 gol nelle ultime 5 partite, tutti segnati in una sola partita): quale può essere il modo ideale per valorizzare al meglio Beltran, per non rimpiangere l'importante investimento fatto in estate? Possiamo individuare più strade, tutte in linea col passato del calciatore e dunque (almeno sulla carta) non fantascientifiche. Da un lato si potrebbe immaginare un impiego come ala destra, soluzione percorsa solo sporadicamente nel River un paio di anni fa con Gallardo, con Nzola prima punta e Nico Gonzalez a sinistra (oppure invertendo le fasce dei due argentini, facendoli giocare a piede invertito).

Italian Serie A football match AC Milan vs Fiorentina in Milan, Italy
Vincenzo Italiano / Anadolu/GettyImages

Al contempo, ricollegandosi alle partite in cui Beltran ha giocato in coppia con un'altra punta, potremmo immaginare in linea teorica una sorta di 4-4-2 con l'argentino insieme a Nzola oppure lo stesso assetto tattico con una coppia tutta albiceleste, composta da Beltran e da Nico Gonzalez. Si tratta più di speculazioni che non di piste concrete, con l'idea di un impiego sulla trequarti nel 4-2-3-1 a supporto di Nzola come ulteriore alternativa (forse la più percorribile almeno a partita in corso). Le possibilità in senso assoluto non mancano, resta però da riconoscere come ognuna di queste possa andare a minare equilibri a cui Italiano non ha mai voluto rinunciare, compromettendo altri elementi chiave dei viola (come Bonaventura sulla trequarti, un vero irrinunciabile).

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La sensazione complessiva, al di là delle possibili contromisure tattiche attuabili in teoria, è che la Fiorentina avverta in modo sensibile la mancanza di un riferimento offensivo in grado di unire struttura fisica da centravanti e capacità di dialogo coi compagni, una prima punta tecnica ma anche capace di sostenere l'urto con le difese italiane: il dualismo Nzola-Beltran fa sì che, costantemente, Italiano si trovi costretto a rinunciare a uno dei due aspetti, senza trovare il bandolo della matassa.