Le punte a secco e le possibili soluzioni alternative per la Fiorentina

Nico Gonzalez o Kouamé come prima punta al posto di Nzola o Beltran: ipotesi percorribile?
Nicolas Gonzalez
Nicolas Gonzalez / Insidefoto/GettyImages
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Si è spesso sottolineato quanto, in sé, le prime punte che non segnano con continuità rappresentino un problema relativo, in presenza di tanti altri interpreti capaci di andare in gol: l'esempio della Fiorentina è stato fin qui virtuoso in tal senso, con la capacità di regalare tanti marcatori diversi grazie a un esterno prolifico come Nico Gonzalez, a un Bonaventura in grande spolvero e alle incursioni offensive dei difensori.

Niente drammi, dunque, ma dati che iniziano a farsi senz'altro inquietanti o che comunque - dopo nove giornate di campionato - iniziano come minimo a suggerire qualcosa: lo stesso Vincenzo Italiano, pur non volendo cedere ad allarmismi, ha riconosciuto un certo peso di Nzola e Beltran caricati a salve (un solo gol per l'angolano, argentino ancora a secco).

Insostituibile, nonostante tutto

Un problema difficile da aggirare con rivoluzioni tattiche, per certi versi è evidente come un elemento con le caratteristiche di Nzola risulti insostituibile, al di là di quel che si è visto fin qui. In senso virtuoso potremmo tenere a mente l'exploit viola al debutto, a Marassi, per capire quanto l'angolano possa - sulla carta - risultare utile grazie alle sponde e al lavoro sporco, attirando su di sé i difensori e potendo dunque liberare gli esterni offensivi (Nico Gonzalez in primis). Un riferimento ideale più che effettivo, in questa prima parte di campionato: in molte occasioni i centrali sono riusciti a controllare efficacemente l'ex Spezia, la sconfitta interna con l'Empoli in questo senso ha rappresentato l'apice (in negativo) e ha visto i due centrali azzurri gestire agevolmente il centravanti gigliato, anche nel gioco aereo.

M'Bala Nzola
Nzola / Gabriele Maltinti/GettyImages

Il nodo più difficile da sciogliere riguarda la volontà di Italiano di avere in campo una prima punta con quelle caratteristiche, memore del resto di quanto accaduto a suo tempo con Vlahovic: un elemento che dia modo alla squadra di appoggiarsi e di salire, una punta vera e propria che offra soluzioni alternative al gioco nello stretto e che si faccia valere anche a livello fisico (anche Cabral, del resto, incarnava questo tipo di profilo). Si è anche riconosciuto come Beltran fatichi, come terminale offensivo, a trovare spazi per arrivare al tiro e a disimpegnarsi contro difese organizzate e attente come quelle italiane, diventando un'arma più utile in fase di rifinitura o di possesso (grazie alla tecnica che ha già fatto intravedere fin qui).

Ci sono alternative al dualismo Nzola-Beltran?

Esistono, dunque, possibilità alternative alla coppia fin qui poco prolifica rappresentata dai due nuovi acquisti? Potremmo individuare in linea di principio due possibilità, due idee che comportino lo spostamento nel ruolo di prima punta di elementi utilizzati come esterni: Nico Gonzalez e Christian Kouamé. Il primo, capocannoniere viola fin qui con 5 gol messi a segno, ha già dimostrato di poter far male sotto porta e si è fatto valere anche nel gioco aereo, fondamentale che spesso non rientra nelle mansioni tipicamente associate a un esterno offensivo.

Nicolas Gonzalez
Nico Gonzalez in Bundesliga / Matthias Hangst/GettyImages

Ci può tornare utile anche ripercorrere la parentesi tedesca nella carriera di Nico Gonzalez, con la maglia dello Stoccarda: in Bundesliga l'argentino ha giocato da prima punta, lo ha fatto perlopiù con un altro attaccante a supporto (in un 4-4-2 o in un 3-5-2) ma talvolta ha vestito i panni del terminale offensivo (con due trequartisti alle spalle). Non si tratta di un compito che Gonzalez ha svolto di recente, parliamo del 2018/19 e del 2020/21, ma non è di fatto una possibilità del tutto aliena per l'argentino: l'idea di un tridente composto da Brekalo-Gonzalez-Ikoné (almeno in linea di principio) potrebbe avere un proprio senso.

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Gonzalez non potrebbe offrire chiaramente quel tipo di lavoro spalle alla porta che Italiano cerca da Nzola ma, sulla carta, garantirebbe efficacia nell'attaccare lo spazio e grande capacità di saltare l'uomo. Più complesso, se non fantascientifico, aspettarsi un passaggio al 3-5-2 con Nico Gonzalez in coppia con Beltran o Nzola, andando a ripercorrere quel che accadeva spesso nello Stoccarda. L'idea di Kouamé prima punta appare infine ancor più logica, a livello di precedenti, e Italiano l'ha già percorsa a più riprese nella scorsa stagione: si tratta di una soluzione che non richiede chissà quale sforzo di fantasia e che, verosimilmente, potremmo anche vedere nelle prossime uscite.