Le ragioni che possono portare (anche) la Serie A a boicottare il Mondiale per Club

Perplessità e prese di distanza in vista della nuova versione del Mondiale per Club
Gianni Infantino
Gianni Infantino / Eva Marie Uzcategui/GettyImages
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Non si placano le perplessità attorno al Mondiale per Club, competizione che la FIFA ha rivoluzionato introducendo un nuovo format allargato e programmandola per la prossima estate. A generare le polemiche sono soprattutto le varie Federcalcio nazionali e le associazioni sindacali dei calciatori, secondo le quali il torneo andrebbe a saturare ulteriormente un calendario che è ormai troppo fitto.

Come riferisce l'edizione odierna de Il Corriere dello Sport, è stata indetta una causa legale contro la FIFA, accusata di abuso di posizione dominante e di aver fatto calare dall'alto la nuova modalità del torneo. Una querelle che rischia di finire presto alla Corte di Giustizia Europea e che potrebbe vedere anche la Serie A unirsi al movimento di rivolta che vede La Liga, e in particolare il Real Madrid, come punto di riferimento.

Il Mondiale per Club, al quale parteciperanno Juventus e Inter, dovrebbe svolgersi tra giugno e luglio 2025, mesi che di fatto si pongono a cavallo tra due stagioni e che di fatto creerebbero grossi problemi ai club nella gestione di alcune situazioni contrattuali. I dubbi riguardano anche i premi in denaro: quando il nuovo format è stato lanciato, la FIFA ha promesso enormi cachet per tutti i club qualificati, ma per ora non è stato comunicato ufficialmente alcun montepremi. Così come non sono state annunciate le città degli Stati Uniti che dovrebbero ospitare la prima edizione della competizione.

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