Le ripercussioni dell'ingresso di Oaktree sul management e sul mercato dell'Inter
- A partire da martedì il fondo californiano rileverà le quote di maggioranza da Suning
- Che ne sarà del CdA e dell'asset manageriale dei nerazzurri?
- Il cambio di proprietà condizionerà il mercato?
Oggi alle 18:00 l'Inter scenderà in campo per il match valido per la 37ª giornata che la vedrà affrontare la Lazio. Per i neo-campioni d'Italia sarà un'altra passerella, quindi le principali attenzioni sono rivolte per quello che accadrà a partire da domani, ossia quando Oaktree rileverà le quote di maggioranza da Suning divenendo di fatto proprietario della società. Con la lettera pubblicata nella giornata di ieri, Steven Zhang ha sì denunciato l'atteggiamento ostile del fondo californiano ma ha anche gettato la spugna, facendo intendere che non riuscirà a restituire quei 380 milioni di euro necessari per la restituzione del prestito.
Il che vuol dire che a partire dal 21 maggio (martedì prossimo) per il club nerazzurro inizierà una nuova era che fino a qualche giorno fa, quando si dava per fatto l'accordo con Pimco, sembrava impronosticabile. Il senso di vuoto da parte dei tifosi è comprensibile e a rassicurarli ci pensa La Gazzetta dello Sport, che nell'edizione odierna spiega che ne sarà dell'Inter nell'imminente futuro.
Secondo la rosea, l'ingresso di Oaktree non avrà ripercussioni sull'attuale asset manageriale, considerato il vero punto di forza della squadra. Questo vuol dire che Marotta, Ausilio, Baccin e Antonello rimarranno al loro posto. A dimettersi saranno invece i membri dell'attuale consiglio d'amministrazione e il presidente Zhang, sostituiti da figure fedeli al fondo statunitense. Come spesso accade in condizioni di avvicendamento al vertice, si aprirà un periodo di gestione limitata all’ordinario. In parole semplici, il mercato verrà inizialmente messo in stand-by, così come le trattative per i rinnovi di Lautaro, Barella e Inzaghi. Il tutto dovrebbe però durare all'incirca una ventina di giorni.