Le scuse a Renato Sanches e l'annuncio sul futuro: Mourinho dopo Bologna-Roma

Mourinho
Mourinho / Ciancaphoto Studio/GettyImages
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Sconfitta pesante per la Roma sul campo del Bologna, un 2-0 che permette ai rossoblù di portarsi al quarto posto in solitaria e di continuare a stupire. José Mourinho ha parlato a DAZN nel port-partita, soffermandosi sia sulla sfida del Dall'Ara che sul proprio futuro, sbilanciandosi. Queste le sue parole:

"Chiedo scusa a Renato Sanches, quello che ho sentito che dovevo fare è molto duro per un calciatore ma è molto duro anche per me, mi è capitato 3-4 volte in carriera, è dura e mi scuso con lui. Senza Dybala la classe non c’è, senza Lukaku la fisicità non c’è, sapevo sarebbe stata dura senza di loro. La gente in campo… ho sentito che ovviamente volevano dare di più, però se non abbiamo avuto nessun problema a livello tattico, loro hanno segnato il primo gol ma la partita era controllata, abbiamo avuto difficoltà a livello fisico, loro hanno gente con motore, con gamba, intensità e noi non abbiamo intensità e questa fisicità. Per dire, Cristante può avere limitazioni dal punto di vista tecnico, ma ha fisico. La partita poi è diventata più complicata, abbiamo avuto le nostre possibilità per il 2-1 ma non lo abbiamo fatto e diventa difficile” riporta VoceGiallorossa.

La condizione fisica del gruppo e il futuro: “Mancini sta giocando con una pubalgia molto forte, gioca perché la squadra ha bisogno di lui. Non tutti i giocatori hanno la stessa situazione, altri giocatori hanno limiti tecnici, se tu paragoni gente come Moro, Ndoye, Freuler che hanno fisico è difficile, noi siamo inferiori dal punto di vista fisico. Io non volevo dirlo, ma lo dico a te. Voglio continuare nella Roma, voglio continuare e se continuerò qui dobbiamo pensare bene alle nostre limitazioni con il Financial Fair Play, posso lavorare con i giovani e sviluppare il loro potenziale e magari non con altri giocatori che non hanno niente da sviluppare. Lo dico a te per la prima volta, voglio restare e sono disponibile a pensare in modo diverso. Ora inizia un mese determinante, se la squadra sono tutti disponibili abbiamo qualità sufficiente per lottare. L’anno scorso non abbiamo finito quarti, ma abbiamo fatto una finale europea. Se siamo tutti, siamo una squadra capace per fare risultato. Senza giocatori è dura”.

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La proprietà e la voglia di rimanere: Non ho parlato della mia voglia di restare, sei il primo a cui lo dico. Abbiamo giocato a un livello basso, i tifosi possono essere poco innamorati dopo questa partita eppure i tifosi sono qui, quanti soldi hanno speso per stare qua? Sono tifosi unici, sarebbe dura una separazione. Se la separazione deve succedere, non sarà mai per causa mia. Ho fatto i complimenti a Motta, resta un mio bambino”.

L'arbitraggio: “Parlare dell’arbitro dopo questa gara è anche dura da fare. Penso ci sia stata differenza di criterio nei gialli, mi è sembrato un secondo giallo a Beukema che manca, poi Motta lo ha cambiato subito. Mi sembrava un giallo ovvio, poi magari sbaglio e non voglio criticare Guida”.