Le scuse con Fonseca e la telefonata di Ibra: il Milan chiude il caso cooling break

Un'incomprensione ingigantita dall'eco di stampa e addetti ai lavori: è così che il Milan ha provato a minimizzare la portata e la gravità dell'ormai noto caso cooling break che ha visto per protagonisti Theo Hernandez e Rafael Leao. Eppure, mantenendo la vicenda all'interno dello spogliatoio, la dirigenza ha provato a fare chiarezza sull'accaduto con i diretti interessati.

Il chiarimento con Fonseca e la telefonata di Ibra

Stando a quanto riportato dall'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, Theo e Leao non si sarebbero resi conto della situazione rimanendo addirittura sorpresi del polverone che avevano sollevato. Nella pancia dell'Olimpico, al termine della sfida con la Lazio, i due hanno subito parlato con Paulo Fonseca, spiegandogli la ragione per cui non si erano avvicinati alla panchina durante il cooling break, e cioè che, essendo entrati in campo da pochi minuti, credevano di non aver bisogno di altre indicazioni tattiche. Stessa versione poi riportata anche a Zlatan Ibrahimovic, senior advisor di RedBird, nel corso della telefonata avuta con i due ex compagni. Lo svedese, anche lui travolto dalle critiche per essersene andato in vacanza in un momento così delicato per il Milan, ha voluto vederci chiaro ma neanche con lui i toni si sarebbero alzati.

I prossimi passi

Morale della favola, si è trattato di un malinteso. Ora Theo e Leao hanno lasciato l'Italia per unirsi ai ritiri delle rispettive nazionali per preparare gli imminenti impegni di Nations League. Magari l'aria di casa potrà giovargli, visto che i rossoneri si aspettano molto di più da quelli che dovrebbero essere leader in campo e nello spogliatoio, ma che finora hanno fatto parlare di sé soltanto per le prestazioni opache e per questa vicenda controversa. L'obiettivo è di distendere i nervi per farsi trovare più sereni alla ripresa del campionato, quando nel giro di una settimana il Milan dovrà vedersela con Venezia, Liverpool e Inter.