Le sorprese e le delusioni della prima giornata di Serie A

La prima giornata di Serie A è già storia. I successi delle milanesi, dei Campioni d'Italia del Napoli, di Juventus, Fiorentina e Atalanta; le difficoltà delle romane, la vittoria esterna dell'Hellas Verona e il pari tra Torino e Cagliari in uno dei posticipi. Il massimo campionato italiano è ripartito dalle sue certezze, quelle dei bomber e di alcuni tra i calciatori più decisivi della passata stagione.

Essendo ancora tempo di aste del Fantacalcio, non è tardi per ricevere delle indicazioni sulle prime prestazioni della stagione. Chi ha sorpreso all'esordio stagionale? Chi ha invece deluso le aspettative?

Le sorprese della prima giornata di Serie A

Andiamo con ordine. La Serie A è ripartita dal Napoli e in Campania c'erano diverse certezze a inizio stagione. Due su tutte: Victor Osimhen e Kvicha Kvartskhelia. Assente il georgiano per infortunio, sulla cattedra degli assist è salito Giovanni Di Lorenzo, due nell'esordio di Frosinone. Nella stessa giornata la Fiorentina ha dilagato a Genova, contro la neopromossa di Gilardino. Hanno portato bonus in tanti e il migliore in campo è stato per distacco Giacomo Bonventura, evento che ormai non stupisce più; stupisce invece l'esordio nella nuova stagione del giovane terzino destro Michael Kayode, che si è presentato come seria alternativa a Dodó.

Se ci trasferiamo nel pianeta Atalanta a sorprendere sono due inaspettati. Fuori El Bilal Touré per diverso tempo e ancora non al Top nè Scamacca nè Lookman, il gol vittoria l'ha segnato Charles De Ketelaere, raddoppiato poi da Zortea. Seconde linee che si adattano subito e insidiano i titolari. La contemporanea sfida di Roma ha avuto due protagonisti principali: Antonio Candreva e Andrea Belotti. Se per chi è calcisticamente innamorato del primo il prezzo al fantacalcio continua a salire con il trascorrere del tempo, la doppietta del gallo ha presentato un attaccante diverso, ora principale candidato a risolvere il problema prima punta dei giallorossi.

Dai giallorossi di Roma a quelli di Lecce. La rimonta sulla Lazio è stata incredibile e a firmare il pareggio ci ha pensato il nuovo arrivato Pontus Almqvist, che ha bissato l'esordio con gol già visto in Coppa Italia contro il Como (4 in 4 partite se consideriamo le amichevoli). Nel frattempo a Udine la Juventus dilagava nel prima frazione. Azioni costruite e il duo vincente Chiesa-Vlahovic, ma soprattutto cose interessanti dai nuovi esterni, con la sorpresa Andrea Cambiaso da considerare una valida alternative su entrambe le fasce.

Nei posticipi del lunedì hanno brillato in pochi. Del Milan conoscevamo le qualità degli interpreti offensivi, e a stupire maggiormente è stato il nuovo centrocampista Tijjani Reijnders, finito subito nelle grafiche Opta per la sua qualità e nel tabellino per l'assist servito al volo a Olivier Giroud. Nel Torino, la parata della giornata è a firma Vanja Milinkovic-Savic, un intervento spaziale sul tiro a giro indirizzato all'incrocio dei pali del cagliaritano Nandez.

Le delusioni della prima giornata di Serie A

L'esordio stagionale non è stato tra i più positivi per alcuni volti nuovi della Serie A. Jens Cajuste ha causato un calcio di rigore dopo soli 4 minuti, per una spazzata irruenta e ingenua in occasione di un corner. Quasi un'ora e mezza più tardi è stato il nuovo portiere dell'Empoli, Elia Caprile, a far rimpiangere per un momento Guglielmo Vicario, a causa di un'uscita avventata e di un liscio che hanno originato il gol vittoria di Bonazzoli. È soltanto la prima giornata, ed è ovviamente ingiusto mettere etichette.

A San Siro Gianluca Caprari è apparso tra i più in difficoltà nella sconfitta maturata dal Monza contro l'Inter, e un discorso simile vale anche per Mateo Retegui, isolato e nervoso a Marassi nell'esordio in Serie A contro la Fiorentina, che immaginava senza dubbio diverso. Nella domenica complicata per il Sassuolo non è riuscito a sbloccarsi Andrea Pinamonti, apparso in difficoltà tra le maglie atalantine senza Berardi al suo fianco.

Male Chris Smalling nella Roma, ha una parte di colpe condivisa con Gianluca Mancini in occasione del primo gol della Salernitana, ed è uscito dopo un'ora di gioco per far spazio a Paredes. A via del Mare ci si aspettava uno Zaccagni diverso, sulla scia dell'anno passato, invece contro Gendrey non è riuscito a esaltarsi. A Udine un'altra prestazione negativa di un portiere, l'uscita a vuoto di Silvestri in occasione del tris juventino di Rabiot ha chiuso la sfida prima del tempo. Nel posticipo del lunedì tra gli attaccanti meno in forma è apparso Nikola Vlasic, comprensibile visto l'arrivo in ritardo in gruppo rispetto ai suoi compagni.