Le statistiche di Lipsia-Juventus 2-3 (Champions League)

La Juventus trova la seconda vittoria nella fase a girone unico di questa Champions League battendo il Lipsia in trasferta al termine di una partita che è stata a tutti gli effetti una montagna russa di emozioni. Rimasti in dieci per l'espulsione di Di Gregorio e con un gol da recuperare, i bianconeri sembravano spacciati, ma con Vlahovic prima e Conceiçao nel finale riescono comunque a portare a casa i tre punti.

Leggendo un match così ricco di emozioni sotto la lente di ingrandimento dei freddi numeri rischia di sminuire la portata dell'impresa riconducendola alla mera fortuna. Eppure, leggendo le statistiche di Lipsia-Juventus si può dedurre che il successo dei bianconeri in una situazione così complicata non è frutto del caso, bensì di una precisa strategia.

Le statistiche di Lipsia-Juventus 2-3 (Champions League)

Se dovessimo guardare solo i dati relativi agli Expected Goals (se non sai cosa sono dai un'occhiata a questa guida), con il 3,37 del Lipsia e l'1,20 della Juventus, sarebbe immediato affermare che la squadra di Motta sia semplicemente stata più cinica nel capitalizzare le poche occasioni create convertendole in gol. Una tesi che sarebbe senz'altro avvalorata dal maggior numero di tiri complessivi e nello specchio della porta dei tedeschi.

La Juve non è stata più cinica, è il Lipsia che ha sciupato molto, come attestano le 5 big chance sbagliate contro l'unica dei bianconeri, ai quali va però riconosciuto il merito di aver offerto un calcio propositivo nonostante l'inferiorità numerica. Come ha detto Motta a Prime Video nel postpartita, i suoi hanno "continuato a giocare con la convinzione di poter far male all'avversario" sventolando con orgoglio un coraggio che si rispecchia poi anche nei numeri, come nel maggior possesso palla, nei passaggi e nella loro precisione.

Per farla semplice, la Juventus non ha vinto perché è stata fortunata o perché il Lipsia ha sbagliato l'impossibile. Certo, l'imprecisione dei tedeschi costituisce indubbiamente un fattore, ma a differenza loro, i bianconeri hanno continuato ad adottare un approccio aggressivo e propositivo, e questa è stata la chiave dell'impresa di ieri.