Le tappe principali del rinnovamento Milan targato Cardinale
Gerry Cardinale festeggia oggi i suoi primi 500 giorni alla guida del Milan. Lo fa con il bilancio in positivo e una squadra che può combattere su tre fronti, come dimostrano il primo posto in solitaria in Serie A e i due pareggi nel girone di Champions League.
Secondo l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, i 500 giorni targati RedBird si possono dividere fin qui in due spezzoni, anche se un altro sta per cominciare.
1. Parte uno nel segno della continuità
Quando è diventato proprietario del Milan, a maggio 2022, Cardinale non aveva alcuna intenzione di toccare un meccanismo societario che fino a quel momento stava funzionando alla perfezione. L'operato di Elliot è infatti culminato con il 19° Scudetto e per il numero uno di RedBird sarebbe stato deleterio alterare gli equilibri che si erano formati.
2. La rivoluzione di giugno
Lo scorso anno però qualcosa si è rotto e Cardinale ha capito che qualcosa andava cambiato, che bisognava agire. Lo scorso giugno il Milan ha dato il benservito a Maldini e Massara, i dirigenti fautori della ripresa del club dalla "banter era", ma soprattutto ha ceduto Sandro Tonali, ossia il giocatore che più di tutti sembrava impersonare lo spirito milanista e che i tifosi davano già come futura bandiera.
Poi però sono arrivati i tanti nuovi acquisti - 10 per la precisione - che hanno rivoltato come un calzino la rosa rendendola però più profonda e competitiva.
3. Il Milan che sarà
Questi primi 500 giorni sono solo l'inizio. Secondo GdS, Cardinale ha in mente grandi piani per il Milan e intende renderlo un brand riconoscibile e apprezzato in tutto il mondo. Per farlo vuole proporre un modello in stile americano e in tal senso vanno le partnership con marchi di moda (OffWhite) o con grandi squadre di altri sport (i New York Yankees del baseball). Per portare il club nel futuro, RedBird ha inoltre dotato il club rossonero di un reparto di analisi dati all'avanguardia.