Le tre mosse decisive per il riscatto di Dusan Vlahovic con la Juve

Dusan Vlahovic
Dusan Vlahovic / Ivan Romano/GettyImages
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Si rinnova settimanalmente la tendenza, fin troppo automatica soprattutto in casa Juventus, a rendere a turno idoli oppure bidoni i calciatori più importanti della rosa: tocca adesso a Dusan Vlahovic godersi giorni di gloria e di rilancio, dopo le critiche e i mugugni precedenti, ed è chiaro che la doppietta contro la Salernitana (impreziosita da un assist) abbia spostato in modo deciso il racconto del serbo.

L'edizione odierna di Tuttosport si sofferma proprio su questa versione di Vlahovic, tirato a lucido e tornato protagonista, quello che in sostanza tutti aspettavano in casa bianconera. Si possono individuare tre tappe decisive, tre mosse chiave per sancire il rilancio in grande stile dell'ex viola.

Le tappe del recupero di Vlahovic

Innanzitutto il riposo necessario sia per fronteggiare i problemi fisici e la pubalgia che ne rallentava il ritorno che per allontanare lo stress: un riposo fisico, ovviamente, ma anche mentale e necessario per rendere più gestibile il carico di pressioni che iniziava a incombere e a farsi più gravoso.


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La seconda mossa è legata strettamente alla preparazione fisica: dopo il riposo, infatti, Vlahovic si è dedicato a un lavoro simile a quello che generalmente si svolge durante il ritiro estivo. Un lavoro mirato ad avere spunto e brillantezza sempre maggiori, non incentrato cioè sulla massa ma su altre caratteristiche da sviluppare.

Infine l'impegno per migliorare l'affinità coi compagni di squadra accanto al lavoro certosino svolto sfidando i compagni stessi (in particolare Di Maria e Danilo) sui calci piazzati.