Lecce-Milan 2-2, le pagelle dei rossoneri: bene Reijnders, flop Calabria e Giroud
Il Milan pareggia sul campo del Lecce: 2-2 al termine della gara con i sigilli di Giroud e Reijnders e per i pugliesi di Sansone e Banda. Pioli esce dal Via del Mare con un punto dopo il k.o. casalingo con l'Udinese. Di seguito i voti dei giocatori rossoneri.
Maignan 6 - Il Lecce prova a impegnarlo: nei primi minuti di gioco ordinaria amministrazione per il francese che non scalda più di tanto i guanti. Al 38' dice di no a un tap-in di Banda in maniera superlativa, Maignan ci mette una pezza e salva la porta. Strepitoso intervento del portiere rossonero, che mantiene la porta inviolata nel primo tempo ma nulla può sulle due reti di Sansone e Banda. Il rammarico c'è, specialmente per non aver collezionato un successo e un clean sheet.
Calabria 5,5 - Un po' in affanno nella prima frazione: Banda lo costringe a spolmonarsi sul suo binario, duello in velocità con l'esterno del Lecce che lo mette più volte in difficoltà. Partita più di contenimento che di spinta quella del terzino italiano allenato da Pioli. Al 41' rischia grosso mettendo in difficoltà Maignan con un mezzo liscio quasi a svirgolare il pallone. Calabria non bissa l'ottima prestazione contro il PSG, qualche problemino fisico accusato nel finale. Al suo posto nel secondo tempo Musah (dal 46' Musah 5,5 - Copre e spinge quando serve, in un'esperienza milanista un po' camaleontica viste le posizioni ricoperte finora. Musah ha giocato come mezzala e ora anche come terzino rispondendo presente, oltre ad occupare anche il ruolo d'esterno di centrocampo. Ottimo il suo ingresso in campo, fino però all'erroraccio che ha portato al 2-2 di Banda. Brutto voto quello dell'ex Valencia, il cambio non ha portato all'effetto sperato).
Thiaw 6- Nel primo tempo francobolla Krstovic. E poi? Da una sua giocata nasce il gol del 2-0 griffato Reijnders. Prova buona ma non sopra le righe per il tedesco ex Schalke 04, che esce incolume dal Via del Mare. Crea parzialmente una diga con Tomori: pochi i pericoli, tanta la compattezza fino al doppio gol leccese con Sansone e Banda. Thiaw non ferma il primo in occasione del secondo gol e macchia una prova che fino ad allora sembrava essere assolutamente perfetta. Un sei agrodolce, considerato il risultato.
Tomori 6 - Nessuna sbavatura nel primo tempo, rischia con un intervento su Strefezza ma l'arbitro dice che non c'è nulla. Praticamente un muro nella prima frazione, secondo tempo che segue in parte la falsariga del primo con l'inglese che colleziona un buon voto seppur in maniera striminzita. Con Thiaw perde la compattezza dopo il gol che riapre la partita griffato Sansone. Tandem difensivo rossonero non da bollino rosso, ma con un voto comunque sufficiente anche se il risultato lascia un po' di amaro in bocca.
Theo Hernandez 6 - La "connessione" con Okafor funziona! Al 28' riesce perfettamente a scambiare la sfera con l'ex Salisburgo e a servire Giroud per l'1-0 rossonero. Come al solito è un treno sul binario mancino. Theo, sulla corsia di sinistra, crea qualche grattacapo al Lecce. Autostrada al 51' per lui, solo che perde il tempo per servire sull'altro lato Chukwueze. La corsa - come al solito - c'è, un po' meno invece la lucidità. Mezzo voto in più alla sufficienza per il cross basso per Giroud nel primo tempo, per il resto qualche errore in fase difensiva. Cala come tutti a metà del secondo tempo.
Pobega 6 - Pioli lo inserisce nella formazione iniziale come mezzala: innesca Leao, gioca fra le linee e al 13' è sua la prima occasione della partita quando dall'interno dell'area lascia partire una conclusione angolata con Falcone che ci mette la pezza. Buoni i break in mezzo al campo per recuperare la sfera, Pobega - sempre da mezzala - riesce nell'intento di sporcare la manovra leccese e a volte di far ripartire il Milan. Tiro strozzato dal limite però al 57' con Falcone che blocca senza problemi. Prestazione discreta, considerato anche il fatto che sostituire un giocatore come Loftus-Cheek non è proprio semplice. (dal 71' Florenzi 6 - Pioli fa avanzare Musah a centrocampo e mette Florenzi nel suo ruolo naturale, ovvero quello di terzino. Cerca di coprire in un momento complicatissimo dove il Milan perde il doppio vantaggio acquisito. Un sei che ci può stare, di certo non si poteva chiedere tanto all'ex Roma).
Krunic 5,5 - Da playmaker spetta a lui dettare i tempi della squadra. Pulito, ordinato, diligente, e semplici giocate. Anche per lui ordinaria amministrazione, con l'equilibrio assicurato tra i reparti. Prova - anche la sua - in chiaroscuro. Ormai è una pedina fondamentale nello scacchiere di Pioli, un bilancino tra i due reparti di mediana e attacco ma la dormita sul gol di Sansone è colossale. Mezzo voto in meno per un errore sicuramente evitabile col doppio vantaggio.
Reijnders 6 - Sgroppata di 50 metri palla al piede: costruzione dal basso e contropiede rossonero micidiale. Giroud gli porta via l'uomo e per l'ex AZ c'è una prateria culminata con il gol sotto le gambe di Falcone per il 2-0 e il primo sigillo di Reijnders in A. Azione fotocopia pochi minuti dopo: tre contro due con il tiro che però si stampa sul palo e nega addirittura la doppietta all'olandese. Partecipa più volte al contropiede del Milan: nel secondo tempo incursione degna di nota dopo uno scambio con Krunic, Chukwueze e Musah, solo che il suo pallone in mezzo viene neutralizzato. Buona solo in parte la sua prestazione, condita dal primo gol in campionato. Dopo il 2-2 leccese nel secondo tempo si spegne, lontano parente di quello visto nella prima tranche di gara. E forse visto nelle scorse apparizioni.
Chukwueze 6 - Spinge e punge nel binario di destra. Con Pulisic out, l'ex Villarreal non fa rimpiangere l'americano. Contribuisce all'azione che porta al 2-0 rossonero, e - seguendo le direttive di Pioli - riesce a dare il suo contributo alla spedizione leccese culminata con un successo. Affascinante il duello con Dorgu, con il danese che si impegna a vincere le schermaglie con il nigeriano. Chukwueze è autore oggi di una prestazione senza infamia e lode. All'80' lascia il posto a Jovic. (dall'80' Jovic sv).
Giroud 5 - E chi se non lui? Il francese raccoglie l'assist basso di Theo e deposita in rete il pallone del vantaggio al 28'. Gol da rapace d'area per l'ex Chelsea che riesce ad anticipare il difensore e a battere Falcone in un momento della gara in cui i pugliesi sembravano essere compatti. In maniera seppur non irresistibile, deviando la palla col corpo, il centravanti transalpino trafigge l'estremo difensore. Unico neo? L'essere scomparso un po' nella ripresa. Nel finale giallo per un fallo su Pongracic, poi il rosso per proteste dopo aver rivolto qualche parolina di troppo all'arbitro. Espulsione causata probabilmente dalla frustazione per aver perso l'appuntamento con la vittoria.
Rafael Leao sv - Pobega lo innesca in contropiede, ma il portoghese è costretto a fermare la corsa per un problema muscolare. Pioli lo toglie dal campo per far entrare Okafor, brutte notizie per il tecnico parmigiano che spreca un cambio nell'attacco a tre e perde la sua stella nei primi minuti di gioco. (dal 10' Okafor 6 - Prende il posto di Leao nel primo tempo, ottima la combinazione con Theo in occasione del primo sigillo firmato Giroud. Sicuramente l'ex Salisburgo fa sentire in piccola parte il suo apporto, riuscendo in maniera discreta e seppur non eccelsa a fare le veci della stella della squadra, ovvero Rafa Leao. Nella ripresa cala, un po' come tutto il Milan e viene cercato poco. Sei forzato, forse menzionabile per lo scambio con Theo nel primo tempo).