Lo Scudetto dell'Inter, sorpresa Yildiz, critiche Leao e la Nazionale: Baggio a 360°

Roberto Baggio torna a parlare alla stampa e tratta diversi argomenti: dalla stagione della Juventus al rendimento di Rafael Leao, passando per la Nazionale e lo Scudetto dell'Inter.
Roberto Baggio
Roberto Baggio / SOPA Images/GettyImages
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Non concede interviste tanto facilmente, quindi non appena si concede alla stampa a Roberto Baggio vengono poste diverse domande per fargli commentare il maggior numero possibile di temi legati al calcio italiano. Sulle pagine dell'edizione odierna di Tuttosport è stata infatti pubblicata un'intervista in cui il Divin Codino ha parlato dell'imminente Scudetto dell'Inter, della stagione della Juventus, delle critiche nei confronti di Leao e della Nazionale.

Differenze rispetto al calcio del passato: "I tempi poi sono cambiati, quello che vediamo oggi è uno sport completamente diverso, c’è molto più studio, più conoscenza e più cultura. Una volta giocavamo sempre e solo con la palla. Era l’attrezzo che non dovevamo mai perdere o abbandonare…".

Sulla Juventus: "Non saprei, non essendo dentro l’ambiente è difficile per me dare qualsiasi tipo di valutazione. Quel che mi sento di dire è che la Juventus, anche se quest’anno non è più in corsa per lo scudetto, rimane una squadra difficilissima da affrontare e assolutamente sì, penso che abbiano tutte le carte in regola per qualificarsi alla prossima Champions".

Su Yildiz e Zirkzee: "Yildiz mi piace molto, ha delle qualità incredibili. Detto questo, credo che il calcio in Italia sia sempre stato e sia tuttora molto difficile. Zirkzee fatto un campionato eccezionale a Bologna. Ha grandi qualità e ampi margini di miglioramento".

Sulla Nazionale: "Credo che sia un progetto in fase di costruzione. Spalletti ha le qualità per scegliere i giocatori che rappresenteranno l’Italia all’Europeo. Bisogna dare il tempo a questi ragazzi per lavorare in pace. Un consiglio? Quando ti presenti a una competizione così importante, devi partire già dall’idea che darai tutto. Il lavoro che andranno a fare da qui in poi sarà quello che determinerà il loro percorso".

Sui giovani: "Credo che ai giovani italiani di oggi manchi la strada, quella in cui sono cresciuto io. Ci bastavano due magliette e la porta era fatta. In quelle realtà sviluppi un bagaglio tecnico che poi ti porti dietro per tutta la vita. Oggi abbiamo il timore che i nostri figli incontrino difficoltà, ma sono proprio quelle che ti formano. C’è troppa pressione, i ragazzi devono essere lasciati tranquilli, devono poter fare il loro percorso".

Ieri sera a margine dell'evento Antera ha poi aggiunto:

Sul rigore di Pasadena: “Rifarei tutto della mia carriera, anche gli sbagli. Vorrei solo ritirare il rigore di Pasadena. Con chi mi piacerebbe giocare dei calciatori attuali? Ce ne sono tanti forti. In realtà però pagherei qualunque cosa per tornare giovane e poter giocare di nuovo…”.

Estero sfiorato: "Per la Nazionale dissi no a Barcellona e Real Madrid: ai miei tempi andare all’estero significava perdere la maglia azzurra…".

Sull'Inter: "​L’Inter merita lo Scudetto: giocano il calcio migliore e hanno davanti Lautaro che fa la differenza".

Sulle critiche nei confronti di Leao: "Le critiche le ricevono sempre i grandi giocatori, quelli da cui ci si aspetta sempre il massimo. Dividere l’opinione pubblica è il destino dei campioni".


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