Lo stadio, la Serie A a 18 squadre e la fiducia a Pioli: le certezze di Scaroni

Paolo Scaroni
Paolo Scaroni / Stefano Guidi/GettyImages
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Intervenuto nel corso di “Radio Anch’io lo Sport”, programma in onda su Radio Rai, Paolo Scaroni prende una posizione netta sui principali temi riguardanti il calcio italiano, come la necessità di ridurre le partecipanti alla Serie A per far fronte a un calendario troppo fitto. Il presidente del Milan ha poi parlato delle novità in ottica rossonera, come l'acquisto del terreno nell'area di San Donato per far erigere lo stadio e il rendimento di Stefano Pioli, al quale rinnova la sua fiducia.

Un sistema da riformare: "Noi vediamo due disallineamenti tra le istituzioni e gli interessi dei club. Il primo è tra la Lega nel suo insieme e la federazione. Noi della Lega Serie A che finanziamo l'intero gioco del calcio italiano abbiamo il 12% del potere all'interno della Federazione. Questa è un'anomalia, frutto della legge Melandri, che ci crea un senso di frustrazione perenne. La nostra voce all'interno della Figc è flebile mentre dovrebbe essere forte, fortissima, visto che paghiamo tutti i conti del calcio italiano. Il secondo disallineamento è stato impropriamente definito tra piccole e grandi squadre. In realtà noi club che giochiamo le competizioni internazionali, che abbiamo tanti giocatori chiamati dalle nazionali lamentiamo le troppe partite. I calciatori giocano le coppe europee, le partite della nazionale, la Coppa Italia e il campionato. Tutto questo porta a un carico di partite che diventa insopportabile e che è causa di tanti infortuni".

Un calendario troppo fitto: "Mi auguro si arrivi a una soluzione. Lo abbiamo già avuto il campionato a 18 squadre, anzi lo ricordo anche a 16. Vogliamo evitare le troppe partite. Giochiamo troppo, è un tema anche per la salvaguardia dei nostri giocatori, che sono il nostro patrimonio. Non credo che un disallineamento condizioni l'altro, sono due tematiche diverse. La Lega deve contare di più all'interno della FIGC, è un tema che riguarda tutti e che deve essere corretto"

Sul nuovo stadio: "Abbiamo comprato i terreni, abbiamo avuto una decisione favorevole preliminare da parte del comune di San Donato, abbiamo tutta una serie di passaggi che riguardano la regione e altri enti locali. Siamo relativamente ottimisti, anche se in Italia essere ottimisti sulla costruzione degli stadi è un compito piuttosto arduo. Andiamo avanti, abbiamo bisogno di un nuovo stadio. Il sindaco di Milano ci ha chiesto di fare un ultimo tentativo per vedere se è possibile una ristrutturazione, magari leggera, dello stadio di San Siro. Da questo punto di vista sono piuttosto negativo, non riesco a capire come si faccia a fare dei lavori importanti in uno stadio nel quale ogni settimana entrano 70mila persone. Tecnicamente è un tema difficile da affrontare. Ma ce lo chiede il sindaco e noi siamo rispettosi delle sue volontà".

Fiducia a Pioli: "Mutuo le parole sia del nostro ad Furlani sia di Ibra: noi abbiamo fiducia totale su Pioli e i risultati ce la stanno rafforzando questa fiducia. Quindi per il momento calma piatta su questo fronte".

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