Lo storico amico di Pogba: "Voleva sparire, non voleva più giocare a calcio"
Paul Pogba ha pensato di smettere col calcio. Lo ha rivelazione esce dalla bocca di Boubacar Camara, uno storico amico d'infanzia del centrocampista francese della Juventus sottoposto ad un interrogatorio dagli investigatori lo scorso 15 settembre a Nanterre (Hauts-de-Seine) in merito al sequestro di persona subito dal Polpo nella notte tra il 19 e il 20 marzo in un appartamento a Montevrain (Seine-et-Marne).
A riportare le parole di Camara è Le Journal du Dimanche. Come raccolto dal giornale transalpino, il 33enne ha spiegato così la situazione: "Nella sua prima stagione in Italia ho vissuto insieme a lui per quasi tutta la stagione, poi andai via perché era nato mio figlio. Poi mi sono preso cura di sua madre, Yeo Moriba. Il giorno dopo il rapimento, ho visto Paul Pogba seduto a letto assorto nei suoi pensieri in un hotel di Parigi. Piangeva e faceva fatica a parlare, mi ha raccontato di essere stato rapito da dei tizi incappucciati e armati, che gli hanno chiesto 13 milioni di euro. Allora mi ha confessato che voleva sparire, non voleva più giocare a calcio. Aveva paura per la sua famiglia. Ora non si fida più di nessuno, ma io sono innocente e sono una vittima come lui".